Al campo nomadi River è iniziata l’operazione di sgombero dei moduli abitativi di proprietà del Comune di Roma, attività che sarà conclusa nei prossimi giorni con la contestuale chiusura delle utenze idriche ed elettriche. Il Comune mostra i muscoli e si chiama definitivamente fuori ma molto probabilmente gli attuali residenti resteranno lì, “ospiti” – si fa per dire – del proprietario del terreno che, ricordiamo, è un’area privata.
Di ciò ne sono certi sia il “Comitato via Tiberina” che la consigliera Luigina Chirizzi avendo reso noto il fatto con due comunicati distinti, il primo del 20 giugno ed il secondo del 21, a valle di un’assemblea pubblica tenutasi col presidente del XV, Stefano Simonelli.
Nel frattempo, questa mattina, nel campo nomadi agenti della Polizia Locale di Roma hanno proceduto fin dalle prime ore alla verifica della posizione sul territorio nazionale di alcune persone segnalate dal dipartimento capitolino politiche sociali perchè prive dei documenti o del permesso di soggiorno.
Si tratta di una decina di persone, tra uomini e donne di varia nazionalità, che sono state accompagnate al centro di foto-segnalamento della questura di Roma per i rilievi dattiloscopici. Al momento sono 8 i moduli sigillati e tutti gli occupanti hanno rifiutato l’assistenza alloggiativa.
Dove saranno stoccati i moduli?
“Non nel XV” è stata la risposta del parlamentino del Municipio XV che lo scorso 12 giugno ha votato all’unanimità un documento per escludere che la cinquantina di moduli abitativi fossero parcheggiati in un’area pubblica destinata a parking a Valle Muricana e con l’occasione il NO è e stato esteso a tutto il territorio.
Ma all’improvviso ecco che spunta una nuova ipotesi, i moduli potrebbero essere stoccati a Cesano. A lanciare l’allarme è il consigliere FI Giuseppe Mocci dichiarando che “Secondo indiscrezioni sempre piu’ insistenti, la maggioranza a Cinque Stelle che governa il XV Municipio sta pensando di spostare i moduli abitativi del campo nomadi di via Tenuta Piccirilli in un terreno comunale di Cesano. Sarebbe un fatto molto grave”.
“E’ una scelta sbagliata da contrastare con forza perche’ il M5S continua a pensare alla periferia di Roma come pattumiera della citta’, ma soprattutto – spiega il consigliere – perche’ verrebbe disatteso l’indirizzo politico dato dal Consiglio municipale lo scorso 12 giugno. A questo punto, o la maggioranza a Cinque Stelle ancora non ha ben chiaro che il territorio di Cesano appartiene al Municipio Roma XV, oppure, come gia’ fatto per l’impianto di compostaggio Ama, e’ convinta che in periferia vivano cittadini di serie B che possono essere maltrattati”.
“Lo abbiamo detto durante il Consiglio straordinario e lo ribadiamo nuovamente: l’amministrazione, invece di perdere tempo con scelte bizzarre – conclude Mocci – si attivi con urgenza per trovare un’area idonea fuori dal nostro territorio, altrimenti siamo pronti a dare battaglia per contrastare l’ennesima scelta scellerata”.
Costa: Raggi in salsa Salvini?
“Quello che sta succedendo in queste ore presso il campo rom River di Roma è di una gravità inaudita. Stanno sgomberando intere famiglie, 470 persone circa, lasciando abbandonati senza riparo numerose famiglie con neonati e bambini piccoli. Per alcune di queste , con regolare permesso di soggiorno, stanziali da decenni, e inserite nelle graduatorie delle case popolari, avevamo chiesto con diverse associazioni almeno il passaggio dal campo alle case del Comune. Ma non ci sono state risposte e l’assessorato ai servizi sociali se ne è lavato le mani”.
E’ quanto dichiara l’europarlamentare del PD, Silvia Costa, sostenendo che “nel contratto Lega-M5s si progetta la chiusura dei campi rom e questi sono i risultati immediati. Lo stile è quello di pensare di risolvere lo sgombero in modo disumano, prima del termine previsto nessuna capacità di gestione e creando la guerra dei poveri, dando solo dei soldi perché si arrangino. Questo non rispetta né le indicazioni europee con cui si sono dati finanziamenti all’Italia né gli indirizzi messi sulla delibera comunale che prevedeva soluzioni personalizzate di inserimento e percorsi di accompagnamento da parte dei servizi sociali con particolare attenzione ai nuclei con bambini” .
“È molto grave quanto sta accadendo con gravi responsabilità della giunta e nel silenzio del consiglio comunale. Si ignorano, inoltre, le convenzioni europee e internazionali di tutela dei minori. È inaccettabile – conclude Silvia Costa – che non ci sia un percorso di inserimento con delle modalità precise mentre intere famiglie vengono messe sulla strada e buttate fuori dai moduli abitativi nonostante le diffide scritte e protocollate in questi giorni da parte delle associazioni dei Rom”.
Edoardo Cafasso
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