
Per trascorrere una bella giornata all’aria aperta non sempre è necessario allontanarsi da Roma e percorrere con l’auto molti chilometri; a volte è possibile scovare, alle porte della città, piccole oasi di serenità come i tanti laghetti di pesca sportiva. Si tratta in genere di vecchie cave dismesse (come quelle di tufo sulla Via Tiburtina) e ce ne sono molte; una addirittura all’interno del tessuto urbano nei pressi di Piazza Preneste (si dice alimentata da una sorgiva).
Anche Roma Nord ha i suoi laghetti e noi ve ne segnaliamo tre: il lago della Bufalotta alla Marcigliana, il Lago Azzurro a Castel Giubileo e il lago delle Palme a Labaro.
In genere questi laghetti si trovano in aree isolate e nel verde dove i rumori del traffico non arrivano; l’ingresso è sempre riservato ai soci ma lo si può diventare all’istante richiedendo una tessera annuale il cui costo si aggira sui 2-3 Euro.
Se non si ha l’attrezzatura da pesca la si affitta e il costo totale non oltrepassa di norma i 15 Euro; però si può rimanere sul posto per l’intera giornata con bambini e cane al seguito, usufruire degli spazi comuni e delle strutture presenti (bar, tavoli, barbecue, bagni).
Se uno proprio non se la sente di strappare i poveri pesci al loro ambiente naturale può sempre rigettarli in acqua (in alcuni carpodromi è obbligatorio rigettare il pescato) oppure, una volta affittata la canna, fare finta di pescare e starsene tranquilli sdraiati su di una comoda panca, al sole. La tranquillità è assicurata dal proverbiale mutismo dei pescatori.
Il lago della Bufalotta si trova su Via della Marcigliana all’interno della Riserva Naturale; entrando dalla Salaria, percorsi pochi chilometri dopo l’area archeologica di Crustumerium e nei pressi di una centrale elettrica si trova il bel laghetto alimentato da un piccolo fosso.
Come nella maggior parte dei laghetti di pesca sportiva in acqua si trovano trote, carpe, black-bass e pesci gatto. Il luogo è molto piacevole e per giunta è in uno dei tratti più belli in assoluto della campagna romana.
Il lago Azzurro si trova invece oltre il GRA nei pressi di Castel Giubileo; per raggiungerlo bisogna uscire dove la segnaletica indica Castel Giubileo-Labaro e dirigere verso lo sbarramento sul Tevere; anche questo luogo è molto bello e piacevole. Immerso nel verde, con sponde erbose, e un bel punto ristoro ricavato all’interno di uno chalet di legno.
In realtà i laghetti sono due (c’è anche il carpodromo) entrambi ricavati da vecchie cave alimentate dall’acqua piovana e da un pozzo (non dalle acque del Tevere che ovviamente non possono essere captate).
Infine il lago delle Palme si trova a Labaro dietro la Stazione de La Celsa; per arrivarci bisogna entrare nel parcheggio sotto il cavalcavia in cemento armato della Flaminia. E’ leggermente più piccolo ma ugualmente bello.
Anche qui si entra per pescare (o fare finta) e starsene poi tranquilli ad osservare le acque immobili e verdognole cullati da quel venticello che in tarda mattinata si alza dal corso del fiume distante appena pochi metri.
Francesco Gargaglia
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