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Fra transenne e malumori ancora chiusa via Fabbroni

via fabbroni
Galvanica Bruni

Poco dopo le 11.30 di domenica 1 aprile, un’improvvisa fuga di gas ha causato la chiusura al traffico di via Fabbroni, una breve strada di neanche 300 metri ma molto importante perchè collega via Cassia Nuova con via Flaminia. Da allora per i residenti è iniziato un calvario. Non solo sono ostaggio delle transenne in quanto da via Flaminia non c’è possibilità di accesso mentre dalla Cassia solo per un breve tratto ma quel che li irrita è la lentezza con la quale vengono svolti i lavori.

A distanza di quaranta giorni dalla chiusura, non si ha alcuna idea a quale punto siano; i residenti riferiscono che nessuno dice loro nulla e che sui cantieri non c’è un solo cartello che dia loro qualche informazione.

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A ben guardare, le aree recintate con all’interno della sporcizia potrebbero dire che lì si lavora poco; le recinzioni rotte e sventolanti pare dicano che nessuno si premura di sistemarle.

È la sesta volta negli ultimi mesi che Italgas è costretta a intervenire in via Fabbroni” sostiene un residente asserendo che tutto è cominciato “quando hanno preso il via i lavori all’angolo con via Flaminia” dove sorgerà una nuova clinica privata. E ci racconta che il primo intervento “ha determinato anche la rimozione dei pali dell’illuminazione pubblica per rischio caduta, lasciando al buio più totale la strada“.

Bisogna essere degli esperti per capire se possa esserci un nesso di causa-effetto fra i lavori indicati e le rotture della rete del gas, anche se il passaggio di mezzi pesanti potrebbe però aver inciso sulla tenuta del manto stradale, che già di suo era ammalorato, andando così a gravare sulla sottostante rete di servizi.

Quel che sia, i residenti premono perchè via Fabbroni venga riaperta. E a premere sono anche tutti gli automobilisti impediti a raggiungere la Cassia dalla Flaminia e costretti ad un lungo e tortuoso percorso alternativo.

Gaia Azzali

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4 COMMENTI

  1. Possibile che l’Italgas non fornisca spiegazioni? E anche senza pensare al benessere dei cittadini che vi abitano…possibile che il cantiere della clinica sia bloccato anch’esso per l’impraticabilità della strada? Lì anche pochi giorni di ritardo dovrebbero costare parecchio e quindi smuovere la situazione…

  2. La situazione e’ grottesca,sono andata in Municipio piu’ volte,dove sono stata trattata male e senza riuscire a sapere nulla,l’unica cosa che ho capito e’ che fanno tutti a scaricabarile e la clinica ne gode perche’si e’ impossessata di tutta la strada,che se e’ chiusa al transito di normali cittadini,lo dovrebbe essere x enormi autoarticolati che prtano materiale alla clinica.L’italgas dopo un mese ha deciso di portare le tubature aeree perche’ la strada sprofonda,chi la ripara?

  3. Magari si potrebbero scrivere due righe anche sulla situazione che sta sopportando la parallela Via Maffeo Pantaleoni, paralizzata tutto il giorno da un traffico che non è in grado di sostenere anche a causa del giro che le macchine devono fare per raggiungere la Flaminia.
    In più in 40 giorni non si è visto un solo vigile a controllare ed eliminare la doppia fila (che causa rallentamenti ancora più pesanti) davanti agli esercizi commercali di Via Flaminia Nuova.
    Anche il XV Municipio si è completamente dimenticato di questo isolato. Probabilmente ci sono cose “più urgenti” da fare che sbloccare una strada che unisce Cassia e Flaminia con un traffico elevato.
    O, più probabilmente, alla nuova clinica (e a qualche controllore “distratto”) fa comodo avere chiuso quel tratto di strada per poter lavorare indisturbata…

  4. Infatti chi ha detto che i lavori della clinica sono stati interrotti, anzi lavorano a pieno ritmo ora che hanno tutto il tratto a disposizione per parcheggiare ogni sorta di mezzo anche di rilevante pesantezza. Se i cittadini, stanchi di aspettare, facessero fronte comune con una presa di possesso della strada impedendo l’accesso a chiunque. Vedremo se interrompendo i lavori di costruzione della clinica qualcuno si muove a sistemare la situazione.

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