Dopo le modifiche apportate anni fa al percorso della linea 32 che indussero a ribattezzarla la linea della coperta corta perchè accontentavano da una parte e scontentavano dall’altra senza riuscire a soddisfare completamente le esigenze di tutti i pendolari di Roma Nord, si torna a parlare di questo bus nel tentativo di accontentare gli scontenti di allora. “Ripristino delle fermate in zona Saxa Ruba e prolungamento della linea per via Carlo Emery, via di Castel Giubileo e via Silvio Gigli” è infatti quanto viene richiesto in due distinte proposte che saranno discusse dal Consiglio del XV convocato mercoledì 2 maggio alle 10 con prevista chiusura alle 15.
Ma oltre alla linea 32 si parlerà anche di emergenza abitativa, della viabilità in via Veientana Vetere e di modifiche alla composizione delle Commissioni consiliari alla luce delle due recenti new entry, Stefania Linguanti M5S e Giorgio Mori FdI. Un ordine del giorno ben nutrito che impegnerà i consiglieri per tutta la mattinata.
Come di consueto la seduta è pubblica e i cittadini che vorranno presentare all’aula istanze o segnalazioni potranno farlo prendendo la parola prima dell’inizio del Consiglio. Chi vorrà invece seguire i lavori d’aula stando davanti allo schermo di un tablet o di un computer potrà farlo cliccando qui.
L’ordine del giorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In occasione di questo prolungamento della linea 32, sperando che non comporti anche un allungamento delle attese alla fermata, vorrei proporre all’ATAC di eliminare quel demenziale giro dell’autobus attorno al Ministero degli Esteri, lungo via della Macchia della Farnesina, che assomiglia ad un percorso di guerra e che sottopone l’autobus a forti scosse, nocive sia per la struttura del veicolo che per i passeggeri, facendolo passare sul Piazzale della Farnesina, davanti all’ingresso principale del Ministero. I dipendenti del Ministero avrebbero comunque a disposizione una fermata in prossimità dell’edificio, e si accorcerebbe il percorso dell’autobus di circa 1000 metri e buoni 5 minuti. Vorrei che l’Assessore competente presentasse all’ATAC, oltre alla proposta di allungamento del percorso del 32, anche la mia proposta di accorciamento e di razionalizzazione.
Comitato Ambiente e Legalità – Ponte Milvio
Allungarne il percorso porterà con certezza a un allungamento dei tempi di attesa, specialmente in ora di punta (basti vedere le file sulla Flaminia/Corso Francia/Tor di Quinto al mattino per entrare e alla sera per uscire).
L’unica soluzione sarebbero corse (relativamente) brevi, che ci sono già, e con una frequenza maggiore, ma questo costringerebbe a rivedere l’intero modello organizzativo dell’azienda dei trasporti: il problema della gestione dei picchi con lavoratori con orario full time è che questi poi lavorano (e giustamente vengono pagati) per far girare mezzi semivuoti. Una soluzione potrebbe essere un massiccio utilizzo del part-time, magari incentivato a livello contributivo (es. turno dalle 6 alle 10 e dalle 17 alle 21), cosa che potrebbe essere di aiuto anche per i lavoratori con maggiore anzianità di servizio. Ma andrebbe poi ridiscusso con le OOSS, con tutto quello che ne consegue.
Non banale.
Ogni parte in gioco vorrà una fettina e la vorrà vicino all’osso. E alla fine la soluzione che verrà presa sarà quella che costerà meno fatica alla dirigenza e non dovrà essere ridiscussa con nessuno.
Assolutamente d’accordo con il Sig. Perrone: il giro del 32 attorno al Ministero è una cosa demenziale.