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Il Pianto Antico degli alberi di parchi e giardini

Galvanica Bruni

L’albero a cui tendevano la pargoletta motosega… Il Pianto Antico non di Carducci ma degli alberi di parchi e giardini del Municipio XV, un pianto non dissimile da quello di tanti altri municipi. Alberi potati, alberi tagliati, alberi abbandonati. Taglia e scappa. No, non è un nuovo gioco a premi ma il mood imperante negli ultimi anni nel Servizio Giardini del Campidoglio.

In un comunicato dello scorso gennaio, l’amministrazione capitolina rendeva noto di aver effettuato “139 abbattimenti di alberi  in urgenza, pari allo 0,5% dei circa 30mila alberi analizzati dagli agronomi. I lavori proseguiranno per 18 mesi dalla data di affidamento del servizio alle varie ditte individuate con gara europea.” E noi abbiamo voluto verificare de visu i risultati sul territorio partendo da situazioni più volte denunciate. Le avranno risolte o no?

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Si inizia dai dintorni di Ponte Milvio, ci trasferiamo poi in due siti di Vigna Clara e finiamo con la Cassia. Alcune vecchie alcune recenti, quattro situazioni emblematiche.

Parco Volpi

Siamo tornati ad esempio al Parco Volpi in via della Farnesina, dove abbiamo ritrovato immutata la situazione di un lungo tronco di pino, circa 6/7 metri, con ancora le radici a metà nella terra. Si abbatté al suolo con la nevicata del 2012, fu parzialmente fatto a pezzi ma la parte finale fu lasciata lì dove ancora oggi si trova, dopo sei anni.

parco volpi alberiIl parco è gradevole, perfetto per una passeggiata con gli amici a quattro zampe se non fosse decisamente pericoloso. Guardando in alto verso le cime di questi altissimi pini, sono ben evidenti alcuni rami spezzati che sembrano aver voglia di venir giù da un momento all’altro.

Incontriamo un papà con bambino e cane a passeggio che ci dice ”è un peccato che questo parco non sia tenuto bene, vede l’erba? Una parte è tagliata e una parte no. È sempre così”.

Via del Podismo

Dalla Farnesina ci spostiamo a Vigna Clara e raggiungiamo via del Podismo, dove nel giardinetto confinante con il liceo Farnesina a marzo del 2015 sono stati tagliati due alberi pericolanti.

alberi via del podismoDopo tre anni, il tronco di uno dei due è ancora disteso sull’erba. A poca distanza spuntano dalla terra altri tronchi tagliati. Una composizione monumentale “ai caduti”.

Piazza Jacini

Da lì, arrivare a Piazza Stefano Jacini è un attimo. In questa piazza, salottino bene del quartiere di Vigna Clara, a fine febbraio è stata effettuata la potatura degli alberi  e il risultato è decisamente sconfortante.

Il nastro giallo con i paletti di ferro, che servivano a transennare l’area dei lavori, giacciono a terra e cumuli di rami e foglie alti come le panchine, riempiono la piazzetta.

alberi piazza jaciniOltre al degrado, rappresentano un pericolo perché secchi come sono basterebbe un nonnulla, un mozzicone di sigaretta, a mandarli a fuoco assieme ai cassonetti accanto che sono strapieni.

alberi piazza jaciniIl giornalaio ci dice che ”avevano detto che sarebbero tornati dopo tre giorni. E sa qual è la cosa più comica? Che dopo qualche giorno dalla potatura è caduto un ramo, per fortuna non c’era nessuno sotto altrimenti sarebbe stata una tragedia!

Via Cassia-via Pareto

Il verde urbano viene classificato in verde attrezzato di quartiere e aiuole spartitraffico, rotatorie, banchine cordonate: in quest’ultimo modo si potrebbe definire lo spazio verde all’incrocio tra via Cassia e via Pareto alla fine di Corso Francia.

Anche qui il fotogramma mette in evidenza il degrado e l’incuria nella manutenzione. Qui, lo scorso settembre sono stati potati alberi e siepi abbandonando i resti della potatura, rami secchi e cumuli di sterpaglie sul piccolo prato.

alberi via paretoSempre nello stesso triangolo a bordo strada e sempre a settembre 2017 è stato abbattuto un pino pericolante. Oggi ciò che resta del pino segato sporge ancora dal terreno a futura memoria dell’incuria.

alberi via paretoCome se non bastasse, le transenne a suo tempo messe a protezione giacciono sul manto stradale, mentre la pavimentazione del marciapiede è completamente dissestata.

alberi via paretoDulcis in fundo, anche la fermata dell’autobus è stata inglobata nella recinzione obbligando gli utenti dell’Atac ad attendere il bus sulla strada. Alla faccia della sicurezza.

Eran trecentoeran giovani e forti…

In un comunicato che risale a luglio 2017, l’assessore capitolino all’Ambiente   aveva annunciato l’assunzione “urgente” all’Ufficio Giardini di 30 nuovi dipendenti. ”Entro il 2017 il nuovo personale ci aiuterà a potenziare le attività di manutenzione, valorizzazione e sviluppo del verde” ebbe a dire lanciando il cuore oltre l’ostacolo nell’affermare: “Vogliamo che Roma sia sempre più bella, curata e pulita. L’obiettivo è arrivare a 300 nuove assunzioni.”

Ad oggi non se s’è saputo più nulla. Trecento nuovi addetti sarebbero stati un ottimo esercito, come quello invocato dalla Spigolatrice di Sapri, e si sarebbe visto e sentito il loro operato. A giudicare però dal decadimento delle aree verdi pubbliche, dai tronchi e dai cumuli di rami abbandonati pare che non trecento ma nemmeno trenta siano state le assunzioni. E pensare che erano “urgenti”.

Francesca Bonanni

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9 COMMENTI

  1. la verità è che su ogni Pino prendono 1500 euro dicono.. ed hanno ucciso e non potato centinaia di pini solo nella nostra zona anche giovani, dritti e sani! nessuno si lamenta e molta gente nemmeno se ne accorge. In tutto il resto del mondo il comune è obbligato a ripiantumare una nuova pianta ed invece a Roma lasciano il mozzone per decenni che fa degrado ed è molto più pericoloso! che Vergogna! i pini ci mettono 50 anni a crescere e sono la caratteristica di Roma! per di più le siepi che adesso stanno “potando” sono di alloro e farle cosi basse è praticamente meglio levarle..perchè l’alloro ha bisogno di una minima altezza..insomma di che parliamo..se ne occupa un’associazione che si chiama greenside Roma..dovrebbe curare tutti i giardini della zona..guardate voi e giudicate..

  2. La cura del verde in questa città è un disastro. Da quando c’è questa nuova amministrazione le cose sono anche peggiorate. Mai vista una cosa simile altrove.

  3. I pini per natura danno dei problemi legati alla loro radici, qui pero’ si è andato ben oltre la decenza. Soldi buttati

  4. Ma si hanno notizie del presidente del municipio ?? non lo si vede e sente dalla campagna elettorale !!
    A questo punto, non pensavo di poterlo mai scrivere, rimpiango giacomini e gli sportelli della tutela del nulla eterno… almeno era pulito.

  5. Vorrei segnalare.le condizioni pietose dell’Aquila all’incrocio tra Cassia vecchia e Nuova e via Oriolo Romano . Sono 3 anni che la bellissima palma centrale si è seccata ma il povero tronco è rimasto lì. Le erbacce alte hanno soffocato le belle piante di rose. Una indecenza! Forse bisognerebbe favorire la presa in carico da parte dei molti vivai di zona…

  6. Gli alberi abbattuti, sono li da anni ma la colpa è sempre degli ultimi arrivati! Le buche invece non ci sono mai state! Adesso, invece sì! Prima arrivavano a Roma, milioni a palate…. adesso niente! Il ministro: la Raggi non venga a parlarmi con il cappello in mano! Che significa? Che manca personale, mezzi, fondi…. Allora? Roma è stata SEMPRE male amministrata….. ora senza finanziamenti, vogliamo risolvere tutti i problemi? Non mi sono simpatici i 5S… ma li abbiamo scelti noi! Allora teniamoceli!

  7. Anche in via Ranuccio Farnese la stessa cosa. Iniziano d’urgenza a tagliare gli alberi pericolanti e non sulla scarpata della tangenziale, ne fanno il 70%, lasciano transennato il rimanente 30 fino a fata da destinarsi, e soprattutto lasciano metà delle ramaglie tagliate sulla strada dove diventa molto difficile ripristinare il parcheggio. Credo dunque sia un metodo di lavoro ben sperimentato.

  8. E non siete stati al parco del Labaro da via Dalmine… i rami di pino caduti a cavalcioni degli stessi risalgono alla nevicata a Roma…. e non di ques’anno!!! Malgrado i messaggi da me inviati all’allora servizio.

  9. Segnalo che all interno del giardino di via cassia-via pareto sono stati inspiegabilemente tagliati almeno due alberi vivi e vegeti della stessa specie di quelle visibili nell’articolo, direi innocui, ed anche un pino giovane pendente verso l interno del giardinetto (non frequentato); ed un altro grande pino vicino a quello caduto a settembre, indebolito dalla terribile siccità e dalla mancanza di cure per tanti anni. bella gestione del danaro pubblico da parte di dirigenti i quali avrebbero dovuto limitare al massimo i tagli e comunque informare qualche settimana prima i comitati e le associazioni locali. C’è anche un parco vicino, con i relativi vincoli paesaggistici..

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