Con i suoi 139 metri d’altezza è il rilievo più imponente del sistema dei colli denominati Monti della Farnesina e rappresenta per le sue caratteristiche ambientali un vero mosaico di diversità biologica ormai raro a Roma.
Qui, nel parco di Monte Mario – un prezioso polmone verde tra gli edifici di quartieri come il Trionfale e la Camilluccia, a ridosso degli uffici del Tribunale e del complesso del Foro Italico – la macchia mediterranea ha dovuto fare i conti, nel corso dei secoli, con numerose specie introdotte dall’uomo e la boscaglia risultante è una distesa verdeggiante di lecci, sughere, aceri, carpini, macchie di cisti e cornioli ma anche pini, alberi di Giuda, ginestre, cipressi.
Ma il Parco ha dovuto fare i conti anche con l’incuria, il degrado e l’abbandono tanto da indurre il Codacons a ricorrere alla carta bollata nel tentativo di rimuovere l’immobilismo delle istituzioni.
E nel gennaio del 2018 il Tar del Lazio ha accolto un ricorso del Codacons nominando un commissario “ad acta” e sostituendolo all’amministrazione capitolina nella realizzazione del Parco di Monte Mario.
Alla base della decisione del Tar, il mancato intervento da parte del Campidoglio che, seppur tenuto alla realizzazione di un’area verde per i cittadini all’interno del parco di Monte Mario, non si è attivato in tal senso, costringendo il Codacons a chiedere la nomina di un commissario.
I giudici del tribunale amministrativo, infatti, con la sentenza n. 6514 del 7 giugno 2016 avevano accolto un precedente ricorso dell’associazione concedendo all’amministrazione 120 giorni di tempo per l’adozione dei necessari atti di progettazione esecutiva e di affidamento degli interventi in questione e ulteriori 120 giorni per l’esecuzione dei lavori e l’apertura del Parco alla cittadinanza ed all’utenza.
“Nulla però è stato fatto per cui – rende noto il Codacons – di fronte all’inerzia del Comune e degli altri enti coinvolti, abbiamo presentato un nuovo ricorso per chiedere la nomina di un Commissario ad acta che si sostituisse al Comune nel dare esecuzione alla sentenza del tribunale“.
Ricorso pienamente accolto dal Tar che ha nominato in qualità di Commissario il Responsabile del Dipartimento per le Infrastrutture, i sistemi informativi e statistici del Ministero delle Infrastrutture ing. Gianfrancesco De Luca che si è insediato venerdì 16 marzo.
E come primo atto ha dato 3 giorni di tempo al Comune di Roma per iniziare, d’intesa con il Demanio dello Stato, il procedimento di cessione dell’area in questione e permettere l’effettivo avvio dei tanto attesi interventi di riqualificazione e rimessa in pristino dell’area verde. Interventi che saranno realizzati avvalendosi dei fondi già esistenti a sostegno degli stessi.
“Grazie all’incessante azione del Codacons finalmente il parco di Monte Mario vedrà la luce e l’area verde, dopo anni di tentativi di speculazione edilizia, sarà restituita ai cittadini eliminando il degrado e il totale abbandono in cui versa attualmente anche a causa dell’incuria dell’amministrazione capitolina” commenta il presidente Codacons, Carlo Rienzi.
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