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Ponte Milvio, la movida al setaccio dei Carabinieri

carabinieri notte
foto di repertorio
Galvanica Bruni

Dalla serata di ieri e per tutta la notte, i Carabinieri della Compagnia Roma Trionfale e della Stazione Roma Ponte Milvio, supportati da Carabinieri del N.A.S., del Nucleo Ispettorato del Lavoro e delle unità cinofile di Ponte Galeria, con la partecipazione del personale dell’A.R.P.A. Lazio, dell’ASL e della S.I.A.E., hanno eseguito un’operazione straordinaria di controllo nei luoghi della Movida di Ponte Milvio.

L’attività – rende noto il Comando Provinciale dell’Arma –  è stata svolta al fine di garantire un sano divertimento a tutti i frequentatori della zona, verificare il rispetto delle regole e, laddove necessario, contrastare di ogni eventuale forma di illegalità o di degrado.

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Il bilancio

17 gli esercizi commerciali controllati dai Carabinieri, 11 dei quali sono stati sanzionati amministrativamente per complessivi 15.000 euro.

In particolare, in un noto ristorante di via Alessandro Fleming, i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro hanno accertato la presenza di un lavoratore impiegato senza un regolare contratto.
In un altro ristorante della zona, i Carabinieri del N.A.S. di Roma hanno sequestrato 80 Kg, di alimenti,  privi di etichetta e di ogni altro elemento riconducibile alla tracciabilità.

In piazzale Maresciallo Diaz, i tecnici dell’A.R.P.A. Lazio e della S.I.A.E., hanno sanzionato il titolare di un’attività temporanea di attrazioni itinerante (ndr: leggasi giostre recentemente aperte), perché sprovvisto dell’autorizzazione alla diffusione della musica e per emissioni sonore superiori al limite previsto.

Tra via Riano e via Flaminia, i Carabinieri hanno identificato e sanzionato 4 persone, un italiano e 3 stranieri, mentre esercitavano l’attività di parcheggiatore abusivo.

Nel corso delle attività, sono state infine identificate 168 persone ed eseguiti accertamenti su 45 veicoli, molti dei quali sanzionati per violazioni al codice della strada.

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4 COMMENTI

  1. Quando leggo questi articoli su operazioni “straordinarie” e gli irrisori numeri indicati, ho la conferma che negli altri 364 giorni il controllo ordinario sia pari a zero.

  2. Mi permetto di segnalare al Comando Provinciale dell’Arma che l’attività di ieri notte svolta al fine “di garantire un sano divertimento a tutti i frequentatori della zona, verificare il rispetto delle regole e, laddove necessario, contrastare ogni eventuale forma di illegalità o di degrado” è un ottima cosa, ma ignora un soggetto ovvero il residente.
    Il residente non trova, infatti, per la tipologia dei comportamenti molesti messi in atto nel quadrante un diretto e immediato beneficio, (ne beneficia indirettamente come cittadino rispettoso della legalità). Non trova sanzionate o forme di deterrenza da attività del genere, quali l’inquinamento acustico/ambientale, l’assenza di quiete notturna, blocchi stradali di fatto …..). A fronte di situazioni che si perpetuano da anni.
    Occorre pertanto, a mio sommesso parere, concepire, mettere in atto e curare delle azioni mirate a tutelare il bene comune, che si può definire: “standard minimi di qualità della vita in zone da movida”. Se quel bene comune lo si ritiene meritevole di protezione.
    Si tratta certo di azioni in cui occorrerebbe riuscire a coinvolgere le riottose o essenti Amministrazioni comunali e municipali oltreché il Comitato di Quartiere che per anni ha parlato nel deserto.
    L’Arma e la Questura presero anni indietro quest’iniziativa, poi di fatto caduta nel vuoto, non sarebbe il caso di provare a riprenderla.

  3. Ritengo necessario rendere esplicita la piena condivisione per quanto scritto da Bruno (fondatore e ora membro del Direttivo del Comitato Abitare Ponte Milvio), se possibile “rincarando la dose”.

    Benvenuta l’“operazione straordinaria di controllo” dell’Arma, dei NAS, dell’ARPA, dell’ASL, della SIAE e di tutta la compagnia che si è associata nell’azione di setaccio, ma mi chiedo se dobbiamo, ancora una volta, accontentarci di queste operazioni straordinarie, una tantum che accadono una due volte all’anno, producono effetti irrisori e transeunti (direi ad alto tasso di volatilità) e miseramente tentano di mettere a posto le coscienze.

    Quando sarà che, finalmente, si inizierà invece a ragionare, e conseguentemente agire, in termini di “ordinarietà”?

    Noi cittadini esattamente questo chiediamo, ormai da decenni: interventi sistemici pianificati e agiti all’interno di una visione complessiva di città come luogo di sana e civile convivenza tra i diversi cittadini, lavoratori, residenti, pedoni ed automobilisti, turisti e operatori, bambini e vecchi, donne e uomini.
    Luogo per la vivibilità del quale gli Amministratori sono chiamati ad essere continuamente presenti (e non soltanto nei drammatici periodi elettorali, quando non costa nulla bombardarci di stupide promesse che offendono la nostra intelligenza).
    Le diverse e complesse problematiche della movida a Ponte Milvio – ma più in generale si dovrebbe dire della quotidiana vivibilità dell’area di Ponte Milvio, di giorno e di notte e in tutti i giorni della settimana – vanno affrontati con decisioni politiche non oltre rinviabili, basate sulla evidenza della situazione così chiaramente manifesta agli occhi più sprovveduti, anche a quelli di chi continua a far finta di non vedere.
    E chiaramente mi riferisco alla fallimentare Giunta che amministra questo Municipio XV.

    Da anni invochiamo, continuamente offrendo e dimostrando la nostra completa disponibilità, l’avvio di un processo partecipativo in grado di creare il necessario confronto tra tutte le forze in campo (i cosiddetti stakeholders), comprese quelle che sono “straordinariamente” intervenute, una tantum, nel fine settimana appena trascorso.
    Ma l’Amministrazione rimane sorda ed indifferente, per altro senza assumere in prima persona provvedimenti di qualsiasi portata o efficacia.

    E la situazione di generale degrado, ripeto quotidiano e notturno per sette giorni alla settimana, inutile riproporre la dolente lista, precipita sempre di più, giorno dopo giorno.

    Gli unici interventi, ad esempio l’assai discutibile PMO sparato senza criterio ormai parecchi mesi fa e mai completato, ricordano più che un sano e pianificato intervento amministrativo sul territorio, la famosa raccomandazione di Franceschiello affinchè venisse impartita alle forze armate di terra e di mare: “Facite ‘a faccia feroce’”!!!

    Purtroppo, in questo desolante quadro di mancanza di assunzione di responsabilità degli Amministratori latitanti in modo sempre più insopportabile, anche l’encomiabile ultimo intervento dei Carabinieri rischia di ridursi ad una momentanea “faccia feroce”….in attesa del prossimo “facite ‘a….!!!”.
    Ripeto, desolante!

    Paolo Salonia
    Portavocedel Comitato Abitare Ponte Milvio

  4. L’ennesimo intervento staordinario, tanto per far vedere che ci sono, poi per il resto dell’anno torna tutto come prima.

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