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    Elezioni 2018, la novità del tagliando antifrode

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    Quest’anno ai seggi elettorali ci sarà una novità: il tagliando antifrode. Si tratta di un bollino con un codice alfanumerico che verrà applicato su una appendice di ciascuna scheda per la Camera e per il Senato e che il presidente del seggio dovrà staccare prima di metterle nell’urna.

    Le disposizioni, infatti, prevedono che sia quest’ultimo, materialmente, ad effettuare questa operazione e non l’elettore.

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    Il tagliando antifrode riporta un codice alfanumerico che, al momento della consegna delle schede agli elettori, il presidente di seggio deve far annotare sulla lista elettorale accanto al nome dell’elettore.

    A votazione effettuata, a differenza delle precedenti elezioni non si deve inserire le schede nelle urne. Vanno invece consegnate al presidente di seggio il quale prima controllerà che il codice corrisponde a quello annotato, poi staccherà il tagliando antifrode che verrà conservato dal seggio in apposite buste, e infine depositerà le schede nelle rispettive urne.

    Ne consegue che l’elettore non dovrà per nessun motivo staccare l’appendice con il codice di sua iniziativa, pena l’annullamento della scheda e del voto.
    Quanto sopra relativamente alle sole elezioni politiche.

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    4 COMMENTI

    1. Hi capito bene? Un codice che collega scheda ed elettore? Quindi si può risalire a chi ha votato cosa? Ma il voto non era segreto? Spero di aver capito male…

      • Il presidente del seggio lo staccherà prima di mettere la scheda nell’urna per cui nessuno potrà risalire a chi ha votato. In questo modo nessuno ti potrà costringere a votare per chi non vuoi tu fornendoti un’altra scheda.

        • Esatto, in pratica il tagliando consentirà di associare le schede agli elettori che hanno effettivamente votato, ma solo nella loro globalità e quindi tutelando la segretezza del voto. Mi sembra una buona cosa, fino a quando qualcuno troverà un sistema per aggirare l’ostacolo. Per esempio, sostituendo una scheda con il tagliando già strappato con un’altra nelle stesse condizioni e già votata. Al momento non vedo come questo sia possibile se il tagliando viene strappato dal presidente del seggio un momento prima di inserirla nell’urna, ma visto che c’è sempre qualcuno che la sa lunga… non c’è mai da stare tranquilli.
          In ogni caso, al momento, mi sembra una cosa apprezzabile, e mi chiedo perché valga solo per le elezioni politiche e non per le regionali.

    2. che siano i tagliandi annotati in materia anonima sullo stesso registro con le firme degli elettori e lasciati alla schede elettorali come matrice di banconota no? Che antifrode è questa? Le schede si possono sostituire lo stesso. 🙂

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