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Perché votare Lorenza Bonaccorsi alla Camera

lorenza bonaccorsi
Galvanica Bruni

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Nata a Roma il 20 luglio 1968, una laurea in Storia Economica all’Università Statale di Milano con il prof. Giulio Sapelli, e una figlia di 18 anni, Carolina. Poi la politica, una passione da sempre.

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Lorenza Bonaccorsi si presenta così a queste elezioni, dopo cinque anni di impegno costante in Parlamento per la cultura, per lo spettacolo, per Roma.

Per la precisione, è la candidata scelta dal centrosinistra per il collegio uninominale di Roma 3 – Zona Castel Giubileo, la sua – ed è nella lista del Partito Democratico nel collegio proporzionale Lazio 2-01 (Civitavecchia, Viterbo, Rieti).

Consapevole che i progressi degli ultimi anni, e che le riforme impostate e finalizzate dai governi Renzi e Gentiloni stiano dando i loro frutti, Lorenza Bonaccorsi è consapevole che ci sia ancora tantissimo da fare.

Voglio un Paese dove mia figlia e tutti i figli possano avere un’opportunità per la loro vita”, ha annunciato tra i motivi della sua candidatura.

I nostri 18enni devono poter uscire di casa e cominciare ad affrontare la vita, come i loro coetanei europei, senza essere limitati da problemi economici. Per questo è giusto aiutarli a detrarre le spese dell’affitto”, aggiunge.

Economia, imprese e lavoro

C’è un lavoro che va continuato, non sprecato, ed è quello che riguarda il rilancio dell’economia e delle imprese.
L’Ires è la tassa più assurda che ci sia e io voglio ridurla ancora, fino al 22%”, argomenta Lorenza Bonaccorsi, “e voglio non solo che le tasse calino, ma che si riducano anche di numero. Occorre semplificare le procedure e abbattere la burocrazia”.

E per quanto riguarda il lavoro, ci tiene a specificare: “Non è giusto che metà delle buste paga vada in tasse. E che il lavoro stabile costi troppo. Per questo dobbiamo portare dal 33% al 29% il costo dei contributi. Lotterò perché i posti di lavoro che finalmente si stanno creando abbiano una retribuzione giusta. E se i datori di lavoro non lo faranno da soli, noi fisseremo un salario minimo”, aggiunge.

Ed è tanta l’attenzione anche a chi ha avuto il coraggio o la necessità di mettersi in proprio, “da aiutare con gli 80 euro mensili”.

La famiglia

Poi c’è il capitolo famiglia. “Chi fa un figlio costruisce il futuro di tutti. Per questo è necessario che siano detratti dalle tasse 240 euro al mese per ogni figlio fino a 18 anni, 80 fino a 26 anni. Chi si prende cura di una persona non più autonoma, deve essere sostenuto di più. Verrà aumentata l’indennità di accompagnamento e introdotto un budget di cura per poter avere una persona accreditata senza pagarla”.

E aggiunge, per la protezione di chi ha più bisogno: “Le pensioni minime sono ancora troppo basse. Vanno aumentate. Dopo tanti anni di lavoro non è accettabile non poter godere una vita dignitosa”.

Immigrazione e sicurezza

Ma il tema forse più sentito di questa campagna elettorale è l’immigrazione, e la percezione di sicurezza.

Su questo, Lorenza Bonaccorsi usa parole chiare: “L’accoglienza non basta. Chi ha diritto di stare resti, gli altri siano riaccompagnati nel loro Paese. Ma chi resta, sia aiutato a trovare un lavoro con cui mantenersi, una casa dove vivere, rispetti le nostre regole, la nostra cultura, impari la nostra lingua. Perché le nostre città siano più sicure, perché le nostre periferie non siano abbandonate, le nostre strade vivibili di giorno e di notte”.

Quello della sicurezza è un tema che si intreccia anche con la giustizia: “Voglio una giustizia giusta, con sentenze che arrivino in tempi ragionevoli. È stata fatta tanta strada ma ancora bisogna farne”.

In una frase sola

Ma il senso della candidatura, dell’impegno di Lorenza Bonaccorsi può ridursi anche in una frase sola: “Perché l’Italia sia un Paese più giusto e più forte. Più sicuro. Dove chi ha voglia di rischiare possa farlo senza pentirsene e chi resta indietro non sia mai lasciato solo”.

Per questo io mi metto in gioco. Ma ho bisogno di voi. Di ognuno di voi. Dei vostri consigli, del vostro aiuto. Perché le cose si cambiano solo se si è in tanti a volerlo. Solo se si è insieme a farlo. Ci si rivede in questi giorni, occhi negli occhi”.

Questa è la sua parola in una campagna elettorale dove non servono più promesse ma parlano i fatti.

lorenza bonaccorsi scheda

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