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Vigna Clara, gli attraversamenti pedonali in 3D

strisce via della farnesina
ArsBiomedica

A distanza di un anno dalla nostra precedente inchiesta sullo stato degli attraversamenti pedonali nell’area compresa fra Ponte Milvio e Vigna Clara, siamo tornati a fare lo stesso tragitto alla scoperta di eventuali novità e per vedere quanto sia sicura la vita del pedone in queste strade.

Via Nemea

Partendo da Piazza Giuochi Delfici, prendiamo via Nemea ma basta percorrere pochi metri per renderci subito conto della situazione invariata se non addirittura peggiorata rispetto ad un anno fa.

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Proprio all’inizio infatti, all’altezza del civico 7 dove c’è una fermata Atac molto frequentata visto che è proprio davanti alla parrocchia e dove scendono a frotte anche i ragazzi che vanno al vicino Liceo Farnesina, dovrebbe esserci un attraversamento pedonale con tutti i crismi.

via-nemea attraversamenti pedonali
via Nemea altezza n.7

E’ stata la Polizia Locale a disporne la realizzazione per motivi di sicurezza. La Determinazione Dirigenziale è datata 20 settembre 2017 ma trascorsi 150 giorni delle strisce non c’è ombra.

DD strisce via Nemea
fonte sito web XV Municipio

Proseguiamo, e nei pressi del civico 21 incontriamo le prime parvenze di strisce. Sono sbiadite, quasi invisibili. Andiamo avanti e all’incrocio con via Orti della Farnesina le zebre sembrano essere del tutto sparite. Il centro della carreggiata ne è privo ed è solo grazie a due righe appena sotto il marciapiede che ci rendiamo conto che li una volta c’era un attraversamento pedonale.

via Orti Farnesina angolo via Nemea
via Orti Farnesina angolo via Nemea

Continuiamo su via Nemea e giungiamo all’incrocio con piazza Riccardo Moizo, dove vediamo diversi alunni delle medie di via della Maratona attraversare la strada in situazione di pericolo perché, tanto per cambiare, anche lì le strisce sono quasi un fantasma.

Piazza Moizo
Piazza Moizo

Via della Farnesina

Ci lasciamo la piazzetta alle spalle e scendiamo lungo via della Farnesina. Anche qui lo stesso scenario di un anno fa, comprese le strisce che all’angolo di via della Maratona dovrebbero consentire agli alunni delle medie di attraversare in sicurezza.

via della Maratona angolo via della Farnesina
via della Maratona angolo via della Farnesina

E duecento metri più in giù, neanche davanti l’asilo nido comunale riusciamo a vedere delle strisce degne di questo nome eppure sono usate tutti i giorni da bambini, mamme e nonni. Abbiate pietà, almeno queste rifatele.

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asilo nido Farnesina

Altri duecento metri e là dove si concentrano numerosi negozi gli attraversamenti pedonali rappresentano un vago ricordo che forse soltanto chi ci abita da decenni può testimoniare di aver visto una volta.

via-della-farnesina
via della Farnesina

E dire che anche qui lo scorso settembre la Polizia Locale aveva ravvisato l’urgente necessità di realizzare quattro nuove strisce all’altezza degli incroci con via Alberigo Albricci e via Ottavio Ragni. E anche in questo caso, dopo 150 giorni, chi ci vive le sta ancora aspettando.

DD strisce via farnesina
fonte sito web XV Municipio

Arriviamo fino all’incrocio con via Duchi di Castro e lì troviamo la stessa situazione di un anno fa: metà delle strisce coperte da un manto di asfalto e non ridisegnate.

Alla ditta che ha effettuato quell’intervento era forse finita la vernice? Sarebbe interessante sapere se il lavoro è stato pagato per intero o a metà.

via Duchi di Castro
via Duchi di Castro

via Orti della Farnesina

Torniamo indietro e giriamo per via Ranuccio Farnese (qui il rischio aumenta perchè di notte questa strada è totalmente al buio) e ci spostiamo in via Orti della Farnesina dove sotto il ponte della tangenziale per metà carreggiata ci sono le strisce e nell’altra metà no. Sarà effetto di una qualche spending review?

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Via Orti della Farnesina

Ci dirigiamo oltre e giunti la dove le auto sono obbligate a svoltare a destra, all’incrocio con via dei Giochi Istmici, dopo 365 giorni troviamo la stessa doppia zebratura fantasma.

E dire che quel punto è pericolosissimo perchè  quel che resta delle strisce si trova subito dopo la curva e l’automobilista non può immaginare la presenza di un pedone in attraversamento, in particolar modo se non conosce la zona.

via-giochi-istmici
Via Giochi Istmici angolo via Orti Farnesina

Proseguiamo fino a giungere all’altezza del liceo Farnesina dove i ragazzi non hanno un solo attraversamento sicuro per andare da un marciapiede all’altro.

Torniamo a Piazza Giochi Delfici  e lo facciamo fischiettando “una vita spericolata” di Vasco Rossi, inno del pedone in questo spicchio di Roma Nord con elevata intensità di traffico, scuole e numerosi esercizi commerciali.

Il Codice della Strada

Il Codice della Strada spiega molto chiaramente quali siano gli obblighi dei pedoni.
I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi.” (Art.190).

Anche per quanto riguarda i conducenti le regole sono ben definite:”i conducenti devono fermarsi quando i pedoni transitano sugli attraversamenti pedonali. Devono altresì dare la precedenza, rallentando e all’occorrenza fermandosi, ai pedoni che si accingono ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali.” (Art.191).

Oltre a ciò viene anche specificato che “Tutti i segnali orizzontali devono essere realizzati con materiali tali da renderli visibili sia di giorno che di notte anche in presenza di pioggia o con fondo stradale bagnato.”

Esistono persino le misure esatte per lunghezza, larghezza e spessore relative alle strisce pedonali ma nelle strade che abbiamo appena percorso il tutto resta mera teoria.

A fine gennaio, il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha lanciato l’allarme per l’aumento degli incidenti nella capitale, ponendo l’attenzione anche sulla condizione di degrado delle strade.
Una situazione aggravata dallo stato fatiscente della segnaletica stradale: in molti quartieri gli attraversamenti pedonali sono pressoché invisibili, e appaiono sbiaditi se non quasi del tutto cancellati, e rendono impossibile per gli automobilisti vederli per tempo incrementando gli incidenti”.

Strisce pedonali in 3D

Se e quando si penserà a metter mano al rifacimento della segnaletica nella Capitale, un esempio da prendere in seria considerazione è quanto realizzato in Islanda dove nella cittadina di Isafjordur sono stati inaugurati attraversamenti pedonali caratterizzati da strisce  dipinte sull’asfalto in maniera tale da creare l’illusione ottica della tridimensionalità.

Lo scopo è quello di convincere gli automobilisti a sollevare il piede dall’acceleratore in prossimità dei punti più pericolosi. Lo stesso metodo è stato adottato anche in India, il Paese con la più alta percentuale di vittime stradali.

Ecco, forse per i romani questi effetti futuristici sono anche troppo, si accontenterebbero di avere delle normali strisce ben visibili, durature, dipinte secondo le regole del codice della strada.

Perchè poi, alla fin fine, diciamocela tutta, a Vigna Clara i residenti non hanno proprio nulla da invidiare all’Islanda o all’India, quantomeno in termini di sigle. Anche i loro attuali loro attraversamenti pedonali si possono infatti definire in 3D: Dimenticati, Degradati, Desaparecidos.

Romeo Difra

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10 COMMENTI

  1. AHAHAHHA….veramente ma li fanno col gessetto? Io sono arrivato in Via della Farnesina nel 2015, ottobre. Da allora ad oggi in tutta l’area (orti, prati, colli, Nemea ecc…) non è rimasto nulla, non un cenno di giallo per le aree critiche, le strisce pedonali sono rimaste solo ad indicare che si possono parcheggiare le macchine con le 4 frecce. Fatevi via della Farnesina, non ne vedrete, nemmeno dove i bambini (Via della Maratona) fluiscono dopo aver lasciato l’istituto. E mi parlano di 3D? Magari…con la regia di Spielberg…perché è fantascienza. Se poi aggiungo che non si vede mai un vigile nell’esercizio delle sue funzioni il tutto diventerà esoterismo.

  2. Probabilmente al XV Municipio attendono un via libera da Casaleggio, o da Grillo, per far partire le “nuove” strisce pedonali…

  3. Strisce pedonali. Cos’è, una barzelletta?
    E come mostrano anche le vostre foto, anche fossero disegnate, sulle strisce pedonali sono parcheggiate tutto il giorno e la notte automobili, a destra come a sinistra.
    – in via della Farnesina angolo via Ottavio Ragni (foto 1, per puro caso a sinistra era libera, ma con 500 parcheggiata per traverso e auto in doppia fila davanti, non sia mai chi arriva con la macchina da nord riesca a vedere chi sta attraversando)
    – in via della Farnesina e in via degli Orti della Farnesina angolo via Ranuccio Farnese (parcheggiati anche sul marciapiede h24 nella più totale impunità)
    – davanti al nido (foto 6) parcheggiati giorno e notte sulle strisce
    – davanti alla pasticceria/pizzeria (angolo via Albricci), parcheggiati sulle strisce h24
    – davanti alla farmacia parcheggiati per traverso sulle strisce gialle della fermata del bus
    – angolo con via dei Duchi di Castro (foto 8), parcheggiati sulle strisce h24 (tanto che chi deve dipingerle non può e lascia l’asfalto senza strisce)
    – etc etc etc
    E i vigili? Fanno proprio il motto di Dante “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”?
    Sono anni che è così e anche chiamare il comando (0667697320) è totalmente inutile. L’ho fatto più di una volta nei mesi passati. Poi ho smesso, tanto non serve assolutamente a nulla: a distanza di ore/giorni sono sempre li. Non ci sono i carri attrezzi dal 2015? Almeno passare per fare una multa a una sosta vietata dovrebbe essere un compito facile che richiede poco tempo. Solo passando a strascico sul triangolo Farnesina-Nemea-Orti della Farnesina 4-5 volte al giorno ci pagherebbero gli stipendi di tutto il comando.

  4. Medaglia a FB, che descrive solo una parziale situazione, diciamo quella che nottetempo si può osservare. Senza le dinamiche infernali dei carichi/scarichi mattutini, triple file, soste davanti ai passi carrabili (ho macchina in garage e spesso per entrare e uscire…inutile dire che è arma a doppio taglio). Ma a sottolineare l’atteggiamento impunito delle persone è che noi poveri osservatori, abbiamo notato che le strisce rifatte davanti al blocco barfarmacia, non erano ancora asciutte (gialle, quindi divieto assoluto di sosta se non per aventi diritto) che già le macchine NON SOLO non hanno rispettato il nuovo senso previsto in lungo (e non a spina di pesce) dei parcheggi, ma hanno subito inaugurato i divieti, infrangendoli tutti. Le strisce? I picchetti di vigili, altroché. E come ha saggiamente scritto FB (che è stato fin troppo clemente), ci pagherebbero gli stipendi di due/tre circoscrizioni di vigili col ricavato delle multe. Solo di quella fetta piccola, minuscola del XV.

  5. Attraverso quotidianamente tutti gli attraversamenti in foto col mio cane, sia di giorno che sera: se non stai veramente attento, rischi di essere messo sotto.
    Paradossalmente, un punto dove si rischia grosso è l’attraversamento su Via della Farnesina, sotto il cavalcavia della tangenziale, nel punti in cui scendendo, si è costretti a voltare a sinistra. Molti automobilisti (soprattutto furgoni delle consegne che vanno a grande velocità) non si accorgono del senso unico a salire, proseguono comunque: se un pedone attraversa, guardando solo nel senso di marcia, ci vuole poco e viene arrotato. Il punto è questo https://screencast.com/t/qLDWBOLe

  6. Esiste anche della segnaletica luminosa che si vede da lontano che avverte dell’imminenza di un attraversamento gli automobilisti e contemporaneamente illumina quel tanto che basta l’attraversamento, per restare nei tempi di crisi si potrebbe pensare di sacrificare due lampioni per lato per ogni installazione luminosa alta quasi quanto un lampione, misurare bene l’intensità della luce affinché non sia di disturbo al pedone obbligato comunque a guardare quando attraversa una strada da entrami i lati, calcolare lo spazio, la velocità, l’arrivo ed il comportamento degli automobilisti.
    Per quanto riguarda il rifacimento delle cosiddette “zebre” che sono indispensabili esiste come tutti sanno una specie di gara per promuovere sistemi innovativi di tinteggiatura con uso di vernici speciali perché la parte di asfalto verniciata compromette abbastanza l’aderenza dei veicoli quando piove .
    La campagna di prova di queste vernici o soluzioni innovative speciali, molto costose che garantivano una durata maggiore, una resistenza maggiore all’usura e sopratutto un’aderenza dei veicoli maggiore in caso di pioggia ovvero più “sicure” non ha dato i risultati sperati tanto propagandati a fronte di un risparmio del numero delle pose nell’anno.
    Per cui in molti casi come si è visto viene ancora utilizzato il sistema canonico di sempre con le relative diverse pose l’anno.
    Da notare che oggi più che mai gli attraversamenti costituiscono un problema serio e faccio, rinnovo nel mio piccolo i complimenti a VCB.

  7. Ottimo servizio. Aspetto il seguito partendoda Piazza dei Giuochi Delficivcerso via di Vigna Stellutie piazza Jacini Situazione identica. Devono ridipingerle, ma dopo aver trovato la vernice giusta. Tempo fa ho saputo che ne usano una che non dura ma non è tossica. In alternativa si potrebbero fornire gli operai di mascherine?

  8. Veramente in tutta Roma e perfino in centro, a Trastevere etc.. le strisce sono fantasmi evanescenti.
    Con l’aggravante che il pedone attraversa sulle strisce che ancora intravede sentendosi al sicuro, ma l’automobilista anche se procede a 30 all’ora non può vedere quel grigiolino sfumato di beige che una volta era zebrato bianco e nero. Una volta, ma mica tanto tempo fa!!! Quando a fine estate sono tornata a Roma a Via Cassia altezza via di Grottarossa era stato appena rifatto il manto di asfalto e stavano ridipingendo le strisce pedonali. A dicembre erano già sbiadite !
    Intorno alle ore 17, quando in inverno è già buio, le luci a led che hanno sostituito le precedenti lampadine dei lampioni stradali abbagliano gli automobilisti senza illuminare i pedoni e le zebre sbiadite così scompaiono del tutto.
    Chi ha l’appalto delle vernici evanescenti? Perché non si usano vernici indelebili e magari fosforescenti? Perché a Roma hanno usato luci a led non idonee quando già si sapeva che in altri paesi europei dopo averle provate hanno dovuto sostituirle di nuovo perché la resa era bassissima?
    Quanti funerali di pedoni sulle non-strisce dovremo ancora attendere perché ci sia un’inchiesta della procura anche su queste “mafioserie” di piccolo calibro ma di grande pericolosità? Perché le assicurazioni non coinvolgono in concorso di colpa le amministrazioni competenti che latitano?

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