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Di pino in pino saranno in sedici a sparire dalla Cassia

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Da domani, 16 pini presenti in via Cassia Nuova saranno abbattuti perché malandati e verranno sostituiti con dei tigli“. Così aveva annunciato su facebook l’assessore capitolino all’Ambiente Pinuccia Montanari alle 18.25 di martedì 13 febbraio e così è stato.

Già nella giornata del 14 sul marciapiede di destra, direzione fuori città, nel tratto compreso fra l’incrocio con via Oriolo Romano e il civico 472 di via Cassia, là dove ci sono l’Ufficio Servizi Sociali del Municipio XV e il  Teatro Patologico, sono stati abbattuti sei pini.

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Salvo il post pubblicato poche ore prima sul social dall’assessore – stando al quale un’altra decina subirà la stessa sorte nelle prossime giornate –  nessun preavviso è stato però dato ai residenti.

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A differenza di quanto l’assessore scrive usando foto scelte per giustificare l’abbattimento di vari alberi importanti, molti dei pini abbattuti erano perfettamente vivi e sembravano  in buono stato di salute (sono ancora visibili su google cliccando qui) ed erano giovani.”

A sostenerlo, dopo aver puntato il dito sugli abbattimenti in via San Godenzo (ndr: effettuati, come dichiarato da alcuni condomini, per motivi di sicurezza), è nuovamente l’avvocato Antonio Smiroldo ribadendo che  tali interventi “non sono stati pubblicizzati adeguatamente o con largo anticipo, né ne è stata data comunicazione ai residenti della zona per una discussione pubblica, vista l’importanza dell’operazione“.

Operazione che peraltro è in corso anche in altri quartieri di Roma con le stesse modalità tanto che anche Italia Nostra è recentemente intervenuta per chiedere che “venga immediatamente aperto un tavolo di concertazione e che tutte le decisioni sul patrimonio collettivo vengano prese con assoluta trasparenza degli atti amministrativi e con la partecipazione dei cittadini fino ad ora negata” .

E’ quel che chiede anche l’avv. Smiroldo sostenendo che “in molti casi anziché abbattere sarebbe bastato potare con risparmio di risorse pubbliche comunali” e quindi dei contribuenti, e ricordando che già lo scorso ottobre, nelle aiuole di Largo Saraceno – ancora su via Cassia Nuova – “sono stati abbattuti due pini giovani pendenti verso l’interno ed altri 3-4 alberi vivi ed innocui, lasciando peraltro rami e fogliame completamente abbandonati fino ad oggi” e, allora come oggi, senza informarne prima i residenti.

Insomma, trasparenza e partecipazione è il minimo sindacale che viene richiesto; un post su facebook, la sera prima degli interventi, da parte di un assessore pare veramente poco.

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3 COMMENTI

  1. Roba da denuncia per disturbo della quiete pubblica sempre che esista ancora questo reato ! Ma lo sapete voi a che ora tagliavano gli alberi questa notte ? Alle 2.30 !! Con le motoseghe hanno svegliato tutta la famiglia. Ma si può fare una cosa del genere ??

  2. e certo ci mancano i tigli a sporcare la strada e rendere scivoloso il manto ! i PINI sono il simbolo di Roma! devono rimpiantarli! fra 50 anni non ci sarà nemmeno un pino

  3. I “pini” saranno anche il simbolo di Roma, solo che hanno una particolarità ben nota a chi frequanta il XV Municipio: hanno un apparato radicale che provoca danni, avvallamenti e gibbosità al manto stradale.

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