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    Elezioni 2018, come si vota per la Camera e Senato

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    Il prossimo 4 marzo la popolazione italiana sarà chiamata alle urne per rinnovare i 630 Deputati e i 315 Senatori che, insieme ai Senatori a vita, comporranno il Parlamento della Repubblica italiana nella XVIII Legislatura; inoltre i cittadini di Lazio e Lombardia nello stesso giorno voteranno anche per il rinnovo del Consiglio Regionale e per il Presidente della Regione.

    E’ importante notare che, nonostante molti media e spesso gli stessi partiti politici si lascino scappare affermazioni a dir poco ambigue sul tema, a differenza delle elezioni amministrative in cui, oltre ai consiglieri, i cittadini votano anche per il Presidente della Regione o per il Sindaco, nel caso delle elezioni politiche il voto riguarda solo la nomina dei Parlamentari, mentre il Presidente del Consiglio sarà indicato dal Capo dello Stato sulla base dei risultati elettorali e in seguito a ciò sottoposto ai voti di fiducia di entrambe le Camere.

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    Qualora il Presidente del Consiglio incaricato non dovesse ricevere l’approvazione anche di una sola delle due Camere non potrà entrare in carica e il Presidente della Repubblica dovrà scegliere tra indicare un altro candidato da sottoporre alle Camere o sciogliere queste ultime per ridare la parola ai cittadini con nuove elezioni.

    Il Rosatellum

    Le elezioni si svolgeranno secondo i dettami della Legge n. 165/2017 comunemente nota come Rosatellum, dal nome del Parlamentare del PD Ettore Rosato che ne è l’ideatore.

    Tale legge prevede che le camere vengano elette con lo stesso sistema elettorale misto proporzionale-maggioritario: per la precisione 232 Deputati verranno eletti con sistema maggioritario in collegi nominali e 386 invece con sistema proporzionale in collegi plurinominali.

    In maniera similare i Senatori saranno divisi in 102 eletti con sistema maggioritario e 207 con il sistema proporzionale. A questi bisogna poi aggiungere i 12 Deputati e i 6 Senatori che verranno eletti nelle Circoscrizioni Estere.

    Prima di entrare nel dettaglio delle istruzioni sul come si vota, è utile elencare le principali caratteristiche della nuova legge elettorale:

    1 – salvo il numero di seggi (e quindi di collegi), non ci sono differenze tra i meccanismi utilizzati per la formazione della Camera e del Senato;

    2 – riceveremo due sole schede (oltre quella relativa alle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia): una rosa per la Camera e una gialla per il Senato e su entrambe dovremo esprimere la nostra preferenza sia relativa al candidato per il collegio uninominale (quota sistema maggioritario) sia al partito per quello plurinominale (quota sistema proporzionale);

    3 – non è possibile esprimere un voto disgiunto: il voto espresso per il collegio uninominale vincola quello per il collegio plurinominale obbligando, pena la nullità della scheda, l’elettore a scegliere nel proporzionale un partito tra quelli collegati al candidato votato nel maggioritario;

    4- per la quota proporzionale non sarà possibile esprimere preferenze: i parlamentari verranno eletti basandosi sull’ordine in cui compaiono nelle liste elettorali per un numero proporzionale ai voti ottenuti dal partito di appartenenza.

    Come si vota

    Come si può vedere dal facsimile, la scheda è organizzata con i blocchi per i collegi plurinominali relativi a ciascuna coalizione (o partito singolo) cui fanno da “cappello” i nomi dei candidati per i collegi uninominali.

    scheda-elettorale elezioni 2018Affinché la propria scheda venga considerata certamente valida, il voto dovrà essere espresso in uno dei seguenti modi (ogni altro modo di espressione del voto, soprattutto l’apposizione di più di due segni, sarà causa di contestazione e annullamento della scheda):

    1 – tracciando due X, una sul nome del candidato prescelto per il collegio uninominale e l’altra sul simbolo di uno dei partiti elencati subito sotto il nome del candidato votato (N.B.: sul simbolo del partito, non sull’elenco dei candidati accanto al simbolo o peggio sul nome di uno di essi in quanto potrebbe essere interpretato come segno di riconoscimento del voto con conseguente possibile contestazione e/o annullamento della scheda);

    2 – tracciando una sola X sul simbolo del partito prescelto (in questo caso per il collegio uninominale il voto verrà assegnato automaticamente al candidato cui è collegato il partito votato);

    3 – tracciando una sola X sul nome del candidato prescelto per il collegio uninominale. il voto espresso in tal modo verrà ripartito tra i partiti collegati al candidato prescelto proporzionalmente ai voti ricevuti.

    I collegi elettorali nel Municipio XV

    Infine una breve descrizione della suddivisione territoriale dei collegi elettorali della Circoscrizione Elettorale Lazio 1 che insistono sul XV Municipio, ottenuta sulla base dell’incrocio tra le informazioni contenute nel D.L. 189-2017 e la mappa delle Zone Urbane di Roma utilizzata dal blog MappaRoma:

    Per la quota uninominale della Camera dei Deputati il XV Municipio ricade su tre Collegi:

    1 – la parte a Sud di Via Camilluccia e a Ovest di Ponte Milvio – Via Cassia ricade nel 1° Collegio “Quartiere Trionfale”;

    2 – la parte a Est di Ponte Milvio e della Cassia e a Sud del Rivolo dell’Aniene (Via Wilfredo Pareto – Via Tuscania – Via Tuscia) ricade nel 2° Collegio “Quartiere Montesacro”;

    3 – tutto il resto del Municipio, ovvero la parte a Nord di Via della Camilluccia, di Piazza Giuochi Delfici e del Rivolo dell’Aniene ricade nel 1° Collegio “Zona Castel Giubileo”.

    Al contrario di quanto avviene per i collegi uninominali, l’intero XV Municipio, e non solo, per la quota plurinominale afferisce al I° Collegio; da ciascuno dei tre collegi plurinominale della Circoscrizione Elettorale Lazio 1 verranno eletti 8 deputati.

    Per il Senato invece il XV Municipio viene diviso in due collegi sia per la parte uninominale che per quella plurinominale.

    La parte Sud del Municipio (che per la Camera dei Deputati Uninominale era divisa tra i Collegi 1° e 2°) fa capo al 1° Collegio “Quartiere Gianicolense” per l’uninominale e al 1° Collegio Plurinominale, mentre la parte Nord fa capo al 4° Collegio “Quartiere Collatino” per l’uninominale e al 2° Collegio Plurinominale.

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    1 commento

    1. Grazie per aver diffuso notizie utili, visto il guazzabuglio che dobbiamo affrontare per recarci al seggio il 4 marzo conoscendo in anticipo i nomi delle candidate e dei candidati che troveremo nelle due schede.
      Ho notato però un’ inesattezza.
      Castel Giubileo è il collegio 3 e non 1 e quindi serve una correzione a questo ultimo riguardo.

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