Home TIBERINA Agenti accerchiati e allontanati. Accade al campo nomadi River

Agenti accerchiati e allontanati. Accade al campo nomadi River

Comitato via Tiberina: "Episodio gravissimo e inaccettabile, cittadini abbandonati al loro destino". Diccap: "Servono garanzie per gli agenti della PL".

campo nomadi river
Galvanica Bruni

Una cinquantina di abitanti del campo nomadi River di via Tenuta Piccirilli, sulla Tiberina, hanno costretto una pattuglia della Polizia Locale ad allontanarsi, interrompendo così il servizio di presidio che era stato chiesto a gran voce dal Comitato cittadino “Via Tiberina” a nome di chi ha casa nella stessa via.

Il fatto è accaduto nel pomeriggio di lunedì 5 febbraio ed è stato reso noto dal sindacato UGL Polizia Locale che ha bollato come “vergognoso l’aver fatto ritirare il presidio per non avere grane con le velleitarie ed arroganti rivendicazioni degli occupanti abusivi. Certi comportamenti squalificano la figura stessa delle istituzioni“.

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Il fatto

Sono di pochi giorni fa le pressanti richieste dei residenti che denunciavano come l’abbandono del campo da parte del Comune – che lo ha reso di fatto abusivo pur “tollerandone” ancora la presenza fino al prossimo 30 giugno stando all’ultima ordinanza capitolina – ha aumentato il livello di insicurezza della zona.

E così, da pochi giorni, una pattuglia di Polizia Locale presidiava via Tenuta Piccirilli e il campo nomadi con il compito di controllare i veicoli in entrata ed in uscita.

Nel pomeriggio di ieri è bastata però una banale contravvenzione a far scatenare una rivolta. Una cinquantina di nomadi sono usciti dal campo accerchiando ed inveendo contro gli agenti e pretendendo il loro allontanamento.

Contattato il Comando per chiedere rinforzi, gli agenti hanno invece ricevuto l’ordine di ritirarsi, interrompendo il servizio di presidio.

Residenti: “Episodio inaccettabile e gravissimo”

Dal territorio si leva forte la condanna del Comitato via Tiberina che, oltre a rappresentare i residenti di via Tiberina e di Borgo S.Isodoro, è la voce del centinaio di persone, circa trenta nuclei familiari, che vivono in via Tenuta Piccirilli.

Riteniamo inaccettabile quanto accaduto. Inaccettabile e gravissimo che il presidio volto a garantire la sicurezza interrompa il proprio servizio, perché minacciato da occupanti abusivi, invece di ricevere rinforzi dal Comando” dichiarano gli esponenti a VignaClaraBlog.it sostenendo che “se hanno paura per la propria incolumità coloro che dovrebbero garantire la sicurezza, come dovrebbero sentirsi i cittadini residenti nella via? Con l’unica differenza che i primi sono “liberi” di andarsene“.

È intollerabile e impensabile che degli occupanti abusivi possano imporre la propria legge sulle forze dell’ordine e sulle istituzioni stesse. Il messaggio inviato è gravissimo, quello di una città che permette l’illegalità e abbandonando i cittadini al loro destino. Ciò non è permissibile“.

Non è compito dei cittadini trovare soluzioni, per quello ci sono le istituzioni. Che si comportino da tali – incalzano dal Comitato –  assumendosi le responsabilità di una situazione fuori controllo generata da pura improvvisazione. Non basta più essere amministratori di “nome”, adesso, è giunto il momento di esserlo di “fatto” e se ciò non dovesse essere possibile che si lasci il posto a qualcuno in grado di farlo.  I residenti di Via Tenuta Piccirilli e gli abitanti delle zone limitrofe – concludono – meritano rispetto“.

“Servono garanzie”

Su quanto accaduto al campo nomadi River abbiamo raccolto l’opinione di Stefano Giannini, coordinatore romano del Diccap, Dipartimento Camere di Commercio Autonomie locali Polizie locali del quale fa parte anche il Sulpl.

Abbiamo mandato una richiesta al comando in cui chiediamo una sospensione di questo tipo di controlli fino alla stesura di un protocollo operativo a firma del dirigente che si assuma la responsabilità, rispetto alle leggi vigenti sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, della salute dei suoi dipendenti” sostiene Giannini che conclude dichiarando: “è ora di finirla con la storia che se tutto il servizio va bene serve a far carriera ai dirigenti ma se va male la colpa è degli operatori come ultima ruota del carrozzone“.

Mocci: “Flop del piano superamento”

Dal XV Municipio si leva la voce di Giuseppe Mocci, consigliere Forza Italia, il quale sostiene che “Quanto accaduto è l’emblema del fallimento delle politiche della giunta Raggi sul superamento dei campi nomadi a Roma. In questi mesi l’amministrazione Cinque Stelle Capitolina, con il consenso della maggioranza del XV Municipio, è riuscita a trasformare un campo rom autorizzato in una struttura illegale e abusiva, dove neanche alla Polizia è consentito entrare“.

Esprimiamo piena solidarietà agli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, accerchiati dagli occupanti del campo, sempre più convinti – conclude Mocci – che il Movimento Cinque Stelle sia sempre più inadeguato a dare risposte concrete ai problemi della città”.

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1 commento

  1. Inaccettabile è che il comando di polizia locale (che non mi pare abbiano obbligo di arma) non ha chiamato la polizia od i carabinieri di zona per i rinforzi. Perché credo che ai “vigili urbani” spetti la sorveglianza e le contravvenzioni ma non la sicurezza del territorio. Gravissimo, e grave anche il tono dell’articolo che chiamandoli “polizia locale” ne svia il significato verso altri aspetti per attaccare la giunta Raggi che non mi pare centri nulla, semmai è dalla prefettura che partono le responsabilità.

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