Home TEMPO LIBERO Ponte Milvio, Gino Castaldo presenta “Il romanzo della canzone italiana”

Ponte Milvio, Gino Castaldo presenta “Il romanzo della canzone italiana”

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A Ponte Milvio, venerdì 2 febbraio sarà di scena la musica italiana.  Da Libri e Bar Pallotta, Gino Castaldo – tra i piú noti giornalisti e critici musicali italiani nonché giornalista de ‘La Repubblica’ – incontra infatti lettori e fan per parlare del suo ultimo libro, “Il romanzo della canzone italiana” edito da Einaudi.

L’appuntamento è alle 18.30 e, a vivacizzare la serata, accanto a Gino Castaldo ci saranno Ernesto Assante – giornalista e anche lui critico musicale de ‘La Repubblica’ – e Paolo Biamonte – uno dei più noti critici musicali italiani che da trent’anni segue i più importanti eventi musicali e di spettacolo per l’Ansa – per una serata tra parole e musica in compagnia di amici delle sette note.

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Il libro

All’inizio del 1958 tutto è pronto per cambiare, e tutto cambia. Ma gli italiani non ne hanno ancora la precisa percezione. Nell’aria c’è odore di miracolo economico, s’intravede un’inedita promessa di sviluppo. In fondo nessuno l’ha detto a chiare lettere, e per una di quelle sincroniche e stupefacenti coincidenze della storia, il compito di questa esplosiva rivelazione spetta a una canzone…”

Così scrive Gino Castaldo, ricordando che, grazie a uno straordinario incrocio di congiunture sociali e culturali, la storia della canzone italiana moderna ha un inizio preciso. È la sera del primo febbraio del 1958. Modugno canta Nel blu dipinto di blu e improvvisamente avviene un salto evolutivo.

libro gino castaldoGli italiani si rendono conto che tutto sta per cambiare, e la canzone volta pagina: inizia un’avventura mirabolante e irripetibile che dura fino ai nostri giorni, passando attraverso la sensibilità dei primi cantautori genovesi, scoprendo le gioie dell’estate e dell’adolescenza del rock’n’roll, crescendo attraverso la rivolta dei gruppi beat, maturando nella rivoluzione promossa da De André, Guccini, Battisti, e nel rinascimento che tra gli anni Settanta e Ottanta porterà la cultura musicale del nostro Paese ai suoi massimi splendori. Fino alle innovazioni che toccano la soglia del 2000.

È una storia intensa e profonda nella quale possiamo leggere gioie, emozioni, caratteri, aspirazioni e contraddizioni della nostra identità culturale.

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