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Saxa Rubra, multata per voler andare sulla ciclabile

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Un paradosso tutto targato Spqr. Forse non eccessivamente eclatante ma abbastanza significativo di come ogni giorno i romani si imbattono nelle difficoltà del vivere quotidiano nella capitale, dove anche portare i bambini a pedalare sulla ciclabile diventa un problema.

A segnalarci l’episodio chiedendoci di portarlo all’attenzione dell’opinione pubblica perchè “grida vendetta e richiede l’adozione di idonei provvedimenti” è Daniela Poccia, avvocato e mamma di tre bambine, residente a Prima Porta.

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L’episodio-paradosso

Faccio spesso uso – ci racconta la nostra lettrice – della pista ciclabile che inizia a Labaro dopo il Ponte di Castel Giubileo, sia da sola che con le mie figlie“.

Soprattutto quando vado con loro – che hanno 8, 6 e 3 anni – porto le bici in macchina e parcheggio in via Enzo Tortora, una strada poco trafficata che si trova nelle immediate vicinanze dell’inizio della pista: riesco così a salvaguardare l’incolumità delle mie bambine“.

E così Daniela ha fatto ai primi di settembre andando col marito e le bambine, ma con due diverse auto, in via Tortora per godersi una passeggiata in bici.

Ebbene, volete sapere cosa è successo? Alla fine di ottobre ci siamo visti notificare ben due multe per aver parcheggiato oltre la linea bianca di sinistra” ci dice Daniela alquanto sconcertata.

Noi abbiamo pagato perchè non siamo litigiosi di natura (e questo sebbene io faccia l’avvocato per mestiere) e tuttavia troviamo profondamente ingiusta la cosa” sostiene Daniela che pone due seri quesiti.

Come è possibile che nelle immediate vicinanze di una pista ciclabile non vi sia un luogo dove poter parcheggiare e accedere alla pista stessa?” 

“Come si giustifica la mancanza di tolleranza a fronte di una parcheggio che non ostacola in alcun modo la circolazione stradale nè arreca danno agli abitanti della zona?

Due interessanti domande che chissà se troveranno risposta.

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5 COMMENTI

  1. Il titolo dell’articolo è fuorviante dal momento che la multa non è stata elevata per aver percorso o voler percorrere la pista ma più semplicemente per non aver rispettato un divieto di sosta, giustamente sanzionato. Il problema è semmai un altro, ovvero di offrire degli spazi di parcheggio in prossimità della pista che è una sacrosanta rivendicazione. Quindi, non equivochiamo come al solito… di tolleranza in tolleranza questa città è nel caos e come al solito si trova sempre la scusa giusta quando si tratta di multe.

  2. i divieti vanno rispettati… ma ciò che sconcerta è come fa un’amministrazione incapace e inefficiente nel mantenere una pista ciclabile ( giuro che un mio amico a ottobre è andato a tagliare di persona la vegetazione che occupava la pista) e tanto più di realizzare un minimo di parcheggi nel punto di partenza della stessa, ad essere invece così efficiente nell’elevare multe in una zona praticamente priva di traffico e problemi di viabilità in genere.

  3. Tra tolleranza e faccio come mi pare c’è una bella differenza. Quello che ha parcheggiato la Ferrari nel posto per handicappati non può appellarsi alla tolleranza e nemmeno l’avvocato che per andare in bici pretende di parcheggiare dove gli fa comodo.

  4. Tutti a dire che le regole vanno rispettate ma poi quando arrivano le multe per non averle rispettate contestiamo le regole…. qualcuno un tempo aveva detto DURA LEX SED LEX e per il rispetto della legge aveva dato la vita.

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