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Atac, l’odissea di 25 bambini residenti sulla Cassia

il pomeriggio di una domenica di festa all'insegna dell'ecologia si è tramutato in un'odissea difficile da dimenticare

Atac
foto di repertorio
Duca Gioielli

Domenica 19 novembre, prima domenica ecologica 2017-2018. Alcuni genitori organizzano un evento al Bioparco con un gruppo di 25 bambini di otto anni residenti in zona Tomba di Nerone.

Una bella ed istruttiva gita per svolgere la quale chiedono all’Ufficio capitolino per la Mobilità la concessione di 5 permessi di circolazione per il ritorno alle 18, durante il blocco del traffico.

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Permessi che vengono negati e la gita si trasforma in una vera odissea.

Altro che mezzi pubblici potenziati, vergogna per ATAC e frustrazione per noi genitori che invece vorremmo trasmettere fiducia e ottimismo ai nostri figli” è il commento della nostra lettrice Laura S. che ha voluto rendere pubblica la vicenda.

No permessi, avete 4 opzioni

Il percorso era semplice: dal Bioparco a Tomba di Nerone, una mezz’ora al massimo. Abbiamo richiesto cinque permessi di circolazione per altrettante auto al call center dell’Ufficio Mobilità, ma ci sono stati negati” racconta Laura spiegando i razionali addotti dall’operatore.

Pare dunque che ai genitori sia stato suggerito, nell’ordine: di affittare un pullman; di usare il car sharing; di verificare le deroghe previste dall’ordinanza sindacale; di usare i mezzi pubblici e cioè la linea Atac 19 fino a Viale delle Milizie e poi il 301.

Nutro vergogna per la prima proposta e quindi neanche la commento” afferma Laura spiegando che “per quanto riguarda il car sharing ricordo che la Cassia (ndr: come recentemente denunciato da Vignaclarablog.it) non è inclusa in alcuna mappa di copertura essendo stata di recente esclusa anche da Car2Go. Infine, per quanto riguarda le deroghe, la dignitosa mobilità di gruppi di bambini in visita a musei o aree di interesse culturale a Roma non è prevista tra le esenzioni dal divieto di circolazione nella domenica ecologica“.

E veniamo alla quarta opzione suggerita dall’operatore: usare i mezzi Atac. Peccato che la linea 223, che garantisce un collegamento diretto tra la Cassia e le aree di interesse culturale nel centro di Roma, di domenica non svolge servizio.

Ci saremmo aspettati il funzionamento di questa linea almeno in occasione delle domeniche ecologiche – sottolinea la nostra interlocutrice – ma la Cassia non sembra essere adeguatamente presa in considerazione dall’Atac nella pianificazione per la mobilità del Comune di Roma“.

Ad ogni modo, i genitori accolgono di buon grado il suggerimento e questa è la situazione alle 18 di domenica 19 novembre così come risulta nelle nelle tre APP – Movit, Viaggia Con Atac, Muoversi a Roma – che papà e mamme scaricano su i loro cellulari per essere sicuri di scegliere il giusto percorso e per avere aggiornamenti in tempo reale.

Linea 19 fermata Bioparco partenza ore 18:24 (ogni 20 minuti); linea 301 fermata Viale delle Milizie partenza ore 18:46 circa (ogni 15 minuti); arrivo a San Godenzo alle 19.

L’odissea

Continua il racconto di Laura. “La linea 19 parte in orario senza problemi. Arrivati alla fermata Milizie alle 18:35 circa, tutte e tre le APP  mostrano informazioni con orari discordanti e poi i messaggi “nessun autobus“.

Alle 19 circa telefoniamo al Comando Polizia Locale e all’ATAC perché siamo preoccupati, abbiamo la responsabilità di 25 bambini di 8 anni che aspettano al freddo da più di mezz’ora senza avere modo di sapere se e quando passerà l’autobus. Non riceviamo conferme sull’arrivo dell’autobus né assistenza“.

L’autobus 301 arriva alle 19:05 circa, ma non possiamo salire perché pieno stracolmo (abbiamo fotografie a testimonianza). Decidiamo quindi di prendere il 280 che passa dopo circa 10 minuti, per consentire ai bambini di riscaldarsi, per avvicinarci verso la Cassia e perché immaginavamo che il successivo 301 sarebbe arrivato altrettanto pieno“.

Scendiamo alla fermata nei pressi dello stadio Olimpico, attendiamo ancora al freddo fino alle 19:45, quando il 301 arriva ancora pieno“.

Non abbiamo scelta, saliamo a forza con i nostri 25 bambini con grande paura che possano sentirsi male o che possa succedere loro qualcosa (sostiamo addossati alle porte dell’autobus e scendiamo a ogni fermata per consentire il transito degli altri viaggiatori)“.

Arriviamo alla fermata di Via Cassia/San Godenzo alle 20 circa, un’ora e 40 minuti dopo la partenza dal Bioparco, in condizioni di assoluta fluidità di traffico in un percorso di circa 7 chilometri.

Facciamo l’appello dei bambini e fortunatamente, perché solo la fortuna ci ha assistito, ci sono tutti. Qualcuno accusa nausa, tutti sono decisamente stanchi e provati“.

Domenica ecologica ok, ma dateci i bus

Rimaniamo favorevoli alle domeniche ecologiche e vorremmo trasmettere ai nostri figli il valore positivo che è alla base di queste iniziative” ci dice convinta Laura sottolineando che il viaggio di ritorno è stato organizzato con i mezzi pubblici “pensando che fosse educativo, ma il risultato è stato disastroso“.

Non si può comunicare il potenziamento dei mezzi pubblici e poi non vigilare sull’effettivo funzionamento almeno delle corse previste a regime normale. Viene così limitata la libertà di circolazione.

Nel nostro caso – incalza Laura – avendo preventivamente segnalato all’ufficio per la Mobilità la situazione particolare di un gruppo di bambini, riteniamo a dir poco increscioso che sia stato negato loro il diritto di circolare a Roma senza rischi e dignitosamente“.

Nelle prossime domeniche ecologiche terremo i nostri bambini a casa – conclude Laura – visto che  non è concesso loro di circolare senza vergognarsi di abitare a Roma“.

Mail presa in carico

Laura ci tiene a sottolineare che la sua segnalazione, oltre ad essere stata inviata alla nostra testata, è stata correttamente inoltrata alle 12.55 di martedì 21 novembre al sito Romamobilità.it ottenendo questa risposta: “la sua mail è stata presa in carico per una valutazione in merito“.

Laura resta in attesa di un riscontro e con lei i 25 bambini di otto anni per i quali il pomeriggio di una domenica di festa all’insegna dell’ecologia si è tramutato in un’odissea difficile da dimenticare.

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7 COMMENTI

  1. Io ero sull’autobus con tutti i bimbi mi sembrava di essere in discoteca quando si sta in autobus con tanta gente non si puo strillare come aquile

  2. Lei non ha capito molto. Quando 25 bambini vengono stipati d’imperio in una gabbia di pollaio (a questo vengono ridotte le poche e inefficienti vetture ATAC), se strillano è ancora poco.

  3. Una vera vergogna la Domenica a Roma si tramuta in un in
    cubo se non hai una macchina. Altro che ecologia! Si vergogni la Sindaca e chi crede ancora in lei.

  4. @Giulia
    Non è questione di macchina: quel giorno c’era la “domenica ecologica”, tutte le auto erano bloccate. Anche ad averla non sarebbe cambiato nulla (a meno che non fosse una euro 6 a benzina).
    E pur essendoci il blocco delle auto i mezzi pubblici non sono stati minimamente potenziati.
    Il tutto in una zona che è appena al di fuori della fascia verde, a ridosso della quale non ci sono parcheggi (visto che la fascia verde inizia dalla Cassia angolo Via Pareto, dove parcheggi non ne esistono, né normali né di scambio). E dove il car sharing non arriva perché poco produttiva.

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