Home ARTE E CULTURA Per il 4 novembre torna l’open day a Palazzo Marina

Per il 4 novembre torna l’open day a Palazzo Marina

palazzo marina
Galvanica Bruni

Venerdì 4 e sabato 5 novembre, in occasione delle celebrazioni del “Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate”, la Marina Militare aprirà le porte di Palazzo Marina ai romani nell’ambito dell’attività “Caserme aperte”.

L’iniziativa è organizzata per celebrare la giornata che segnò la fine di quella che allora venne definita la “Grande Guerra” e per ricordare la data in cui andò a compimento il processo di unificazione nazionale che, iniziato in epoca risorgimentale, aveva portato alla proclamazione del Regno d’Italia il 17 marzo 1861. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa Nazionale.

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Per l’occasione è stata organizzata una visita guidata gratuita per ripercorrere i passi della storia centenaria di Palazzo Marina, luogo simbolo della Marina Militare, in cui predomina la presenza di elementi metaforici legati al mare.

L’ingresso, che si affaccia sul lungotevere delle Navi, è arricchito dalle grandi ancore di due corazzate austriache: la Viribus Unitis, affondata durante la Prima Guerra Mondiale, e la Tegetthoff, preda bellica consegnata all’Italia nel 1919 e smantellata, nel 1925, a La Spezia.

Accedendo tramite il monumentale scalone d’onore, il percorso ha inizio dalla Sala dei Marmi riccamente decorata, attraversa gli storici corridoi che si affacciano sul cortile d’onore interno e porta alla prestigiosa Biblioteca, con un patrimonio librario di oltre 40 mila volumi tra cui molti manoscritti e documenti che vanno dal ‘500 al ‘700.

Dipinti, foto e antichi strumenti della marineria saranno il filo conduttore del percorso tra storia e arte, tradizione, architettura e iconografia marinara in una ideale navigazione che tocca la Storia d’Italia e della Marina Militare.

In occasione dell’evento saranno presenti un Centro Mobile Informativo e uno stand promozionale presso i quali sarà possibile conoscere i prodotti editoriali della Marina Militare come il Calendario 2017, Notiziario della Marina, Rivista Marittima e i volumi dell’Ufficio Storico, insieme al personale di Forza Armata che illustrerà le opportunità professionali che questa offre.

Anche in questa circostanza la Marina Militare sostiene la Fondazione Telethon nella battaglia contro le malattie generiche rare, contribuendo alla raccolta fondi attraverso la vendita dei famosi “cuori di cioccolato” per finanziare i numerosi progetti di ricerca. La Marina Militare ci mette quindi il “cuore” per non lasciare indietro nessuno e aiutare chi, ogni giorno, combatte la propria battaglia personale.

Ingresso: Lungotevere delle Navi 17 dalle 09 alle 12 e dalle 15 alle 19 si sabato 4 che domenica 5 novembre.

La storia di Palazzo Marina

“..L’Amministrazione da me presieduta deve provvedere alla costruzione di un fabbricato per la sede dei suoi uffici centrali. Tale fabbricato, oltre che rispondere alle esigenze dei vari servizi di questa Amministrazione, dovrà anche soddisfare quelle dell’estetica in relazione alla specie degli uffici che vi si devono sistemare, e in armonia agli importanti edifici pubblici della capitale…”.

Così scriveva il 18 dicembre 1911 l’allora Ministro della Marina al Consigliere per l’edilizia del Presidente del Consiglio di quell’epoca, Antonio Giolitti, ed è così che la nuova sede ministeriale della Marina Militare trova la sua locazione fuori della seicentesca Porta del Popolo, sull’attuale Lungotevere delle Navi.

L’Opera è tra le più significative dell’architetto Giulio Magni (Velletri 1859 – Roma 1930), nipote del Valadier, collaboratore di Giuseppe Sacconi alla realizzazione del Vittoriano.

Il progetto, iniziato nel 1912 e inaugurato il 26 ottobre 1928, attinge al repertorio Liberty romano, con decisa impronta di “michelangiolismo eclettico” con assonanze proprie del “barocchetto.

Il Palazzo si estende per un area complessiva di 31 mila mq di cui 11.500 coperti e 4.580 a cortili e giardini. Alto 28 e lungo 142 metri, 6 piani e sotto tetto per l’allocazione di circa 750 ambienti ufficio.

Diceva Michele Vocino nel giorno dell’Inaugurazione: La Marina, bisogna pur dirlo a suo vanto, dovunque pone piede, a bordo o a terra, sa subito lasciare, come può, una certa impronta di signorilità e di eleganza…”.

A conferma di quanto asserito negli anni 30 si trova riscontro nel propileo d’ingresso arricchito dalle ancore di due corazzate austriache la “Viribus Unitis” affondata durante la Prima Guerra Mondiale e la “Tegetthoff” preda bellica consegnata all’Italia nel 1919 e smantellata, nel 1925, a La Spezia.

Il prospetto posteriore (Via Flaminia) oltre al giardino all’italiana si arricchisce di un’artistica cancellata, opera della Società Ciangottini.

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