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“Piano solo”, Stefano Bollani all’Auditorium

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Fra i grandi appuntamenti dell’ottobrata romana dell’Auditorium, dopo i Procol Harum che saranno sul palco lunedì 9 ottobre, e dopo la fascinosa pianista e cantante jazz canadese Diana Krall, che si esibirà venerdì 13, da segnalare c’è l’appuntamento con Stefano Bollani fissato alle 21 di domenica 15 ottobre nella sala Santa Cecilia quale anteprima di Roma Jazz Festival

Nato il 5 dicembre 1972 a Milano ma cresciuto a Firenze, compositore, pianista e cantante, autore teatrale, scrittore e conduttore sia in radio che in tv, dotato di una solida preparazione classica e di una curiosità onnivora, questo artista istintivo e poliedrico sale sul palco perché ogni volta vuole imparare qualcosa di nuovo e “perché è più conveniente che pagare uno psicanalista”.

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Per Bollani la musica è un gioco, da reinventare ogni volta mischiando i generi e lavorando di fantasia, cambiando continuamente ambito e formazione e abbattendo ostacoli e barriere. Cercando stimoli e suggestioni ovunque, Bollani, esplora il passato e indaga il presente: una volta coglie l’attimo con le sue improvvisazioni e la volta dopo si insinua all’interno di prestigiose orchestre sinfoniche.

Dal jazz alle sonorità brasiliane, dal pop alla canzone d’autore, con frequenti incursioni in territorio classico, Stefano Bollani non sta fermo un attimo: smonta, toglie, aggiunge e rimonta, si lascia ammaliare e crea nuove fascinazioni, e poi – alla ricerca di un’atmosfera diversa – ricomincia in un posto differente.

“Piano Solo” ovvero da solo al piano

Domenica 15 ottobre Bollani sarà al piano da solo ma più che un tradizionale concerto al pianoforte il suo sarà un omaggio all’arte dell’improvvisazione perchè nel momento in cui sale sul palco per un one man show, tutto può accadere.

Non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala a cui aggrapparsi per seguire il succedersi dei brani. Lo spettatore è trascinato in un’avventura ogni sera diversa, un viaggio a perdifiato attraverso orizzonti musicali solo apparentemente lontani.

Si può passare così da Bach ai Beatles, da Stravinskij ai ritmi brasiliani, con improvvise incursioni nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta. In questo vero e proprio flusso di coscienza musicale, il riso e l’emozione si mescolano.

Una sola cosa è certa, alla fine del concerto sarà il pubblico a decidere il bis. Bollani diligentemente segna ed esegue sul momento i pezzi richiesti: un medley imprevedibile in cui il virtuosismo si mescola all’irriverenza.

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Bollani sarà nella Sala Santa Cecilia domenica 15 ottobre con inizio alle 21.  I biglietti costano da 15 a 30 euro e per acquistarli si può cliccare qui

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