Home VIGNA CLARA Adeguare le aree attigue alla stazione Vigna Clara: il XV dice NI

Adeguare le aree attigue alla stazione Vigna Clara: il XV dice NI

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Galvanica Bruni

Attrezzare ed adeguare le aree circostanti la stazione Vigna Clara in attesa che il prossimo 6 dicembre il TAR si pronunci sull’apertura della stessa e conseguente attivazione della linea Vigna Clara – Valle Aurelia.

Questo prevedeva in sintesi il documento presentato dal PD nel Consiglio del Municipio XV tenutosi martedì 25 luglio, proponendo la riprogettazione e la riconversione delle aree adiacenti alla ferrovia, attualmente abbandonate, in posti auto, compresa l’area di proprietà comunale alla fine di via Monterosi; la messa in sicurezza, anche dal punto di vista pedonale, di quest’ultima; la tutela e la regolarizzazione del mercato rionale di Piazza Diodati tramite un piano di riqualificazione e ristrutturazione della piazzetta da concordare fra RFI, proprietaria dell’area, il Campidoglio, il Municipio e gli operatori commerciali.

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Ma il dibattito si è concluso con otto consiglieri che hanno votato a favore e tredici, fra le fila della maggioranza M5S,  che si sono astenuti. Conclusione, il documento è stato respinto al mittente. Quelle opere restano in stand-by.

Torquati: “spettacolo deludente”

A margine della seduta, Daniele Torquati, capogruppo PD, ha dichiarato che oggi “è andato in scena l’ennesimo spettacolo deludente della maggioranza a 5 stelle: un partito politico che ha vinto le elezioni, governa il Municipio ma non ha alcuna idea di come farlo. Il voto di astensione dato oggi ne è la dimostrazione”.

“Il nostro documento – spiega Torquati – chiedeva alla maggioranza una posizione chiara sul raddoppio del binario sulla tratta Vigna Clara – Valle Aurelia, sulla chiusura dell’anello ferroviario Nord e anche su quelle migliorie che devono accompagnare questo percorso. Dalla riconversione in posti auto delle aree adiacenti la ferrovia alla messa in sicurezza di via Monterosi fino alla tanto attesa e sperata tutela e regolarizzazione del mercato rionale di Piazza Diodati. Nulla di tutto questo è stato votato da questa maggioranza che non sa cosa vuole, si astiene e non propone alcuna alternativa”.

Si tratta di “una vergognosa astensione – conclude Torquati – che lascia i cittadini nel dubbio del futuro e le Istituzioni municipali prive di senso”.

Simonelli, “nè no nè sì”

La nostra redazione ha raggiunto telefonicamente il presidente del XV, Stefano Simonelli, per chiedergli la ratio dell’astensione.

“L’astensione odierna – dichiara a VignaClaraBlog.it – non ha significato un no secco, altrimenti avremmo votato direttamente a sfavore. Vi pare che anche noi non vogliamo sistemare l’area, il raddoppio dei binari e la chiusura dell’anello ferroviario con questa fame che ha la città di trasporto su ferro?”

“L’astensione, in merito alle opere da effettuare intorno alla stazione, ha avuto in significato preciso e cioè riparliamone con calma, a ragion veduta e con gli interlocutori giusti. Meglio arrivare un giorno dopo con le cose fatte bene piuttosto che il giorno prima con soluzioni tampone”.

Interlocutori giusti? “Non ha senso – precisa Simonelli – che il Consiglio licenzi un indirizzo politico da dare in pasto agli uffici tecnici senza il coinvolgimento di RFI che, tanto per dire, è la proprietaria dell’area di Piazza Diodati e che, di nuovo tanto per dire, si è già espressa formalmente – sottolineo il formalmente – sul non mantenimento del mercato nel prossimo futuro.
Anche, infine, gli spazi adiacenti il tracciato ferroviario e la sede stradale di via Monterosi sono all’interno della proprietà RFI: come votare un documento che ne chiede la trasformazione in parcheggi senza avere prima il suo assenso?”

“Ergo – conclude Simonelli – astensione ha voluto dire rinviare tutto alle commissioni consiliari competenti, aprire un tavolo con RFI e Campidoglio e guardare al problema nella sua interezza”.

Vicenda in stand-by

Tutto questo accade mentre in Parlamento il Ministro Delrio dovrà rispondere all’interrogazione del senatore Tocci  che gli ha formalmente chiesto di sapere quali iniziative intende prendere per evitare ulteriori ritardi nell’attivazione della linea ferroviaria Valle Aurelia – Vigna Clara e se intende informare i cittadini sulla conformità dell’opera e i requisiti di legge riguardo ai problemi statici e ambientali, nonché alla dotazione di idonee tecnologie anti vibrazione e di contenimento della dispersione elettrica.

Ma è l’intera vicenda ad essere tutta in stand-by. Fra poco più di quattro mesi, il 6 dicembre, giorno in cui è stata spostata l’udienza, la terza sezione del TAR Lazio dovrà giudicare nel merito i due ricorsi pendenti alla luce della relazione che il collegio formato da tre professori della Sapienza avrà consegnato il 15 settembre, data ultima non oltre prorogabile dopo il primo rinvio concesso il 30 giugno.

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