Home ATTUALITÀ Migranti e profughi nel Parco di Veio?

Migranti e profughi nel Parco di Veio?

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Via Prato della Corte, una lunga strada ai confini del XV Municipio che partendo da via della Giustiniana, poco dopo Prima Porta, si snoda per chilometri all’interno del Parco di Veio.

Lì, cinque edifici che occupano altrettanti ettari in un’area di proprietà della Regione Lazio, sono stati destinati, dopo esser stati ristrutturati, a fungere da Centro polifunzionale della Protezione Civile Regionale.

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Ma sempre lì, stando a una denuncia del consigliere regionale di centro destra Giuseppe Cangemi, sulla base di un accordo tra Ministero degli Interni e Regione Lazio al posto di mezzi e uomini della Protezione Civile dovrebbero invece arrivare profughi e rifugiati.

Sempre stando alla denuncia di Cangemi ampiamente ripresa dal quotidiano romano Il Tempo, pare che la richiesta del Viminale sia da tempo sulle scrivanie della giunta regionale che parrebbe orientata a dare il suo ok affinchè l’area di via Prato della Corte ospiti profughi nell’ambito del piano di accoglienza del governo.

Quanti? Le dimensioni del complesso fanno facilmente supporre – azzarda Il Tempo – che esso sia in grado di accogliere tre-quattromila stranieri.

Violente le reazioni sui social di chi vive nei dintorni. “Il nostro territorio usato come pattumiera” piuttosto che “il Parco di Veio diventerà una latrina” le espressioni più “colorite” che danno la dimensione di quanto la comunità locale sia refrattaria alla sola idea.

Gli stessi nuclei di volontari della Protezione Civile del XV Municipio dichiarano di voler scendere sul piede di guerra annunciando un prossimo sit-in in via Prato della Corte.

Quanto sia fondata l’intera notizia, quanto effettivamente la giunta Zingaretti sia propensa a cambiare la destinazione d’uso dell’area però è ancora tutto da scoprire.

In attesa degli sviluppi e che anche il Municipio XV dica la sua,  c’è chi suggerisce all’Ente Parco di Veio di bloccare tutti i nulla osta, come ad esempio quello per l’impianto fognario che non è sicuramente adatto ad accogliere 24 ore su 24 centinaia, forse migliaia di persone.

A farlo è Massimo Pezzella, Vice Coordinatore romano Forza Italia, sostenendo che “non si possono mettere centinaia di persone in un sito che è nato per tutelare meglio il territorio di Roma Nord e destinato alla Protezione Civile. La strada di collegamento, inoltre, non è adatta perché priva di molti servizi e l’impatto sull’ambiente e sull’ecosistema di uno parchi più importanti ed estesi della Regione Lazio sarebbe violento. Il sito della Protezione Civile è nato come punto di controllo e intervento per il territorio e non – conclude – come albergo per qualcuno”.

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