Home VIGNA CLARA Stazione Vigna Clara, Torquati: “Bene sit-in, male l’assenza del XV”

Stazione Vigna Clara, Torquati: “Bene sit-in, male l’assenza del XV”

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Galvanica Bruni

Nella mattinata di giovedì 6 luglio si è tenuta una nuova manifestazione per la riapertura della stazione Vigna Clara e conseguente messa in esercizio della tratta Vigna Clara – Valle Aurelia.

I manifestanti si sono dati appuntamento davanti al Tar Lazio di via Flaminia chiedendo che nessuna proroga venga concessa al team di esperti nominati dal Tribunale e la cui relazione, che deve essere presentata proprio in questi giorni, sarà propedeutica al giudizio di merito che si terrà il prossimo 27 ottobre.

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Anche questa volta la manifestazione è stata organizzata dal Comitato “Un anello per Roma” che con una petizione online ed un’altra cartacea ha raccolto oltre 2mila firme consegnate questa mattina a supposto della richiesta per la quale si è svolta la manifestazione di cui è stata data notizia anche dal TGR Lazio.

A margine della manifestazione, Daniele Torquati, capogruppo PD in XV Municipio, così dichiara.

“Ringrazio quanti questa mattina hanno manifestato davanti al Tar del Lazio per chiedere la riapertura della stazione di Vigna Clara e perché sia evitata una nuova proroga allo stop. Come anche in altre occasioni, dispiace constatare l’assenza delle autorità municipali e dei consiglieri di maggioranza che forse non comprendono che si tratta di una ferrovia fondamentale per la mobilità: l’apertura di Vigna Clara consentirebbe di raggiungere in pochi minuti i principali vettori della metro A e B. Il Tar non proceda ad un nuovo stop, ma riapra piuttosto un percorso virtuoso perché il tratto ferroviario sia riaperto”.

“La Presidenza del Consiglio del Municipio XV recuperi le vistose assenze di oggi al Sit-In e accetti di portare in Aula l’ordine del giorno presentato dal gruppo municipale del Pd lo scorso aprile. Si tratta di discutere apertamente su due grandi temi generali che ci stanno particolarmente a cuore: il raddoppio del binario sulla linea Vigna Clara – Valle Aurelia e la chiusura dell’Anello Ferroviario Nord di Roma.”

“Chiediamo che si apra un dibattito in Aula e che sia fatta chiarezza anche sulle tante idee che illustriamo nello stesso ordine del giorno:  la riprogettazione e la riconversione delle aree adiacenti alla ferrovia –  attualmente abbandonate – in posti auto; la messa in sicurezza, anche dal punto di vista pedonale, di Via Monterosi; la riqualificazione ambientale delle zone attraverso la piantumazione di alberi e la creazione di aree di sosta; la tutela e la regolarizzazione del mercato rionale di Piazza Diodati, concordando con gli esercenti, Roma Capitale, il Municipio XV e RFI un piano di riqualificazione e ristrutturazione dell’area occupata e dei banchi stessi.”

“Il Municipio, oggi assente al fianco dei cittadini che hanno partecipato al sit-in, recuperi con un Consiglio dedicato  e con una discussione aperta”.

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9 COMMENTI

  1. Passeranno altri vent’anni ma la Stazione vigna Clara non potrà mai entrare in fuzione semplicemente perché è fatta male, non rispetta il territorio, quel Territorio come è stato spiegato, l’insistenza di questi soggetti la dice lunga sul loro senso di responsabilità, un insitere che è uno spreco di tempo e di denaro con la stessa insistenza battagliassero per la realizzazione di nuovi binari antivibrazione e di copetrture anti rumore a partire da un kilometro almeno prima della prima casa.

    • Caro “leosc”,
      mi dispiace, ma il Suo sembra decisamente un messaggio lanciato nel vuoto. Per quale motivo la stazione sarebbe fatta male, i binari non sarebbe antivibranti, ecc…? Se ha degli elementi oggettivi, per favore, li tiri fuori, altrimenti lasci perdere, per favore.
      Le auguro una buona giornata.

  2. Gentile Sig. Leosc,
    come fa a dire che la stazione di Vigna Clara è fatta male, non rispetta il territorio, manca di barriere antirumore e non sarà mai aperta?
    Da ciò deduco alcune cose:
    1) Lei non abita a Vigna Clara
    2) Lei non ha mai visto la stazione di Vigna Clara nè le strade adiacenti
    3) Lei non è mai entrato dentro la stazione
    Comunque Le ribadisco:
    la stazione è fatta bene
    le barriere antirumore ci sono da trent’anni ma lei non le ha mai viste
    la galleria è stata tutta demolita e ricostruita per garantire la massima stabilità (Lei forse non sa che in caso di terremoto la stessa galleria collaborerebbe al sostegno dei fabbricati di Vigna Clara)
    il tappetino antirumore non taglia le vibrazioni, ma le elimina
    I treni non fanno crollare le case
    La linea A della metropolitana passa sotto quattro fabbricati in corrispondenza di piazza Irnerio con due gallerie diverse ma non è crollato nulla in vent’anni di esercizio.
    In tutto il mondo le gallerie delle ferrovie passano sotto i palazzi ma non ne è crollato neanche uno.
    Il treno di Vigna Clara (ed arriverà presto, stia tranquillo), non sarà possibile nè vederlo nè sentirlo dalle case perchè (con suo grande dispiacere) fermerà sotto la stazione e non sopra su via Tuscia.
    Il danno erariale che stanno provocando i ricorrenti ancora non è quantitificabile, ma parliamo di centinaia di migliaia di euro.
    E poi una domanda: a cosa si riferisce quando parla del Territorio?
    Si riferisce forse ad una riserva indiana?
    Mistero.
    Comunque Le auguro una meravigliosa giornata in mezzo al traffico come ho dovuto subire io ieri per lo sciopero dei mezzi pubblici (per inciso, se ci fosse stata la linea in esercizio, avrei potuto prendere il treno, ma Lei i treni li odia).

  3. Italiani, un popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigratori di allenatori della nazionale e di…. ingegneri dei trasporti !!

  4. @Stefano e Cesare,
    sono un pò entrato nel tecnico e non è il mio mestiere, avete ragione, come cittadino fortemente invitato a interessarmi delle questioni generali a partire da quanto accade nel quartiere che conosco meglio, ovvero avvicinamento alla politica iscrizione al PDL del 2009 ed iscrizione a FDI-AN nel 2014 accogliendo il monito del 2008 di Berlusconi lanciato per avere maggiori garanzie anche in futuro riguardo a PACE, LIBERTA’, DEMOCRAZIA e GIUSTIZIA che ci sono piaciute, cioè senza Uomini Nuovi o Dittatori, devo dire la mia e così testimonio democrazia e libertà.
    Tornado alla Stazione Vigna Clara già fonte di lazzo televisivo evitando anche perché ingiusta una polemica senza fine, credo umilmente che la stazione ferroviaria di Piazza Euclide invisibile ed impercettibile con ingresso dal Bar sotto i portici, lato giornalaio, sia la soluzione più appropriata anche per la zona dove ora è la Stazione Vigna Clara che nella nuova ristrutturazione non conosco, avete di nuovo ragione.

    • Caro “leosc”,
      insomma, per farla breve, il suo è un messaggio politico, e non tecnico.
      Ammettendo certamente che “pace, libertà, democrazia e giustizia” siano delle aspirazioni più che legittime e condivisibili da tutti, Le chiedo a questo punto per quale motivo l’apertura della stazione di Vigna Clara possa essere ostativa al raggiungimento di tali obiettivi. Lei la vorrebbe simile alla stazione di Piazza Euclide? E non pensa come forse vi siano delle ragioni tecniche (a partire dalla morfologia del terreno, per dirne solo una) che possano aver portato ad una scelta differente?
      A proposito: sotto Piazza Euclide i treni passano dal 1932 e ancora non risultano crolli di palazzi, come è invece è avvenuto altrove per cause che nulla avevano a che fare con l’esercizio ferroviario.
      Meditate, gente, meditate…

      Un cordiale saluto, Marco

  5. Pieno accordo con Stefano, e lo ringrazio del lavoro che sta facendo per informare i cittadini e sensibilizzare la Politica. Anche io vorrei stigmatizzare l’assenza del Municipio, anche se non hanno poteri diretti di intervento nella vicenda, avrebbero il dovere di esprimersi su una questione di così grande rilievo per il territorio, e chiedere insieme a noi al TAR, sia pure con il dovuto rispetto, di agire con la massima sollecitudine, dato che è opinione largamente diffusa che non esista alcun motivo per impedire l’esercizio di quella linea, mentre è in atto un grave danno per la cittadinanza e per l’Erario.

  6. Ultime news.
    L’udienza pubblica è stata spostata dal 25 ottobre al 6 dicembre: infatti è stata concessa una proroga fino al 15 settembre per la consegna della relazione (il team degli ingegneri aveva chiesto addirittura il 29 settembre!).

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