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XV Municipio, si dimette dall’incarico il presidente della Commissione Bilancio

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Con una sofferta lettera aperta resa pubblica su facebook, Ignazio Squillante, consigliere M5S del XV e presidente della Commissione Bilancio, ha rinunciato a questo incarico.

La decisione, a quanto si legge, è dovuta a una non troppo velata delusione su come il Campidoglio sta gestendo la vicenda del crollo della palazzina di via della Farnesina 5 a causa del quale il consigliere e la sorella hanno perso le loro abitazioni assieme ad altre otto famiglie.

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La lettera, che riportiamo integralmente essendo di pubblico dominio, è stata inviata ad Andrea Mazzillo, Assessore Capitolino al Bilancio e Patrimonio, e a Stefano Simonelli, Presidente del Municipio XV.

“E’ una decisione molto sofferta a cui sono arrivato dopo un periodo di travaglio interiore”, scrive Ignazio Squillante nel pubblicarla.

“Sono passati 8 mesi da quell’orrendo 24 settembre 2016, quando la casa in cui abitavo con la mia famiglia, nel palazzo che condividevo con mia sorella e altre otto famiglie si è sbriciolato in parte, rendendo necessaria la successiva demolizione totale.

Da subito è stato chiaro che le cause del crollo, con ogni probabilità, non erano riconducibili a negligenze dei proprietari, cosa che si sta rendendo ancora più chiaro ed evidente ora che si stanno completando le indagini geologiche sotto le fondamenta. Per noi è stato un colpo durissimo, non solo economico ma anche psicologico.

Abbiamo confidato in un aiuto delle Istituzioni Capitoline, le quali hanno preso una strada a dir poco rigorosa.
Visto che si tratta di cosa privata, ci hanno detto, i privati (noi condomini) dovranno occuparsene, compresa la copertura delle spese di demolizione e smaltimento macerie, ingentissime. Si rifaranno poi, eventualmente, sui responsabili.

Poco importa se la ricerca dei responsabili sia complicatissima e se, una volta (speriamo) trovati, occorra una causa di anni e anni, perché sappiamo tutti i tempi e i modi della giustizia in Italia quali sono.

Va bene, non ci è piaciuta come linea, ma l’abbiamo accettata.
Dalle persone con cui ho condiviso – e condivido – il sogno di migliorare la politica in Italia, mi sarei aspettato qualcosina in più. Ma non voglio giudicarli. Posso capire la loro prudenza. Non è il massimo del coraggio ma posso comprenderlo.

E’ stato anche votato un documento del Consiglio Comunale (OdG 40 del 17/11/16), all’unanimità, in cui sono stati elencati molti impegni del Comune, dal credito agevolato alle indagini geognostiche, dalla copertura parziale delle spese di Demolizione e Smaltimento macerie all’assistenza alloggiativa.

Al momento, dopo 6 mesi dal suo voto, tale documento è ancora disatteso. E’ stato costituito un Tavolo di Concertazione tra Comune e cittadini per implementarlo ma per ora non si è prodotto quasi nulla.

So che state lavorando ancora nella ricerca delle soluzioni, ma ormai il tempo trascorso è talmente tanto che il timore che i risultati, se arriveranno, saranno pochi, sta diventando sempre più forte.

E allora questo è il mio appello, quanto meno per avere in tempi rapidi degli aiuti che, pur gratuiti per le casse pubbliche, ci potrebbero supportare notevolmente ad affrontare – sempre da soli – le difficoltà a venire e sperando che anche le altre azioni richieste dal OdG 40/2016, saranno col tempo il più possibile coperte.

Chiedo quindi una risposta rapida almeno su questi 2 punti (ripeto, senza impatti sulle casse del Comune):

1 Garanzia Comunale sull’accensione dei mutui bancari per la ricostruzione. Senza di essa, visto che è quasi impossibile ottenere un mutuo su un immobile da ricostruire, alcuni condomini sarebbero costretti a svendere il loro diritto a ricostruire, aggiungendo al danno, un’ enorme beffa.

2 Agevolazione sul pagamento degli oneri concessori. I quali comporterebbero comunque una nuova entrata per il Comune, che senza crollo non ci sarebbe stata, ma ad un tasso ridotto.

A rafforzamento di questo Appello, annuncio le mie dimissioni da Presidente della Commissione Bilancio del Municipio Roma XV, continuando in ogni caso ad esercitare tutte le attività di Consigliere e a dare il mio pieno appoggio al Gruppo M5S del Municipio.

Sarò nuovamente disponibile a riprendere la carica, se mi verrà proposto, una volta che si avrà una risposta positiva, formale e definitiva, ai due punti di cui sopra.

Conoscendovi, Stefano e Andrea, e sapendo quanto vi state già impegnando su questo tema, so che prenderete questo mio appello come una sfida a fare ancora meglio, per tradurre in fatti quelle buone intenzioni che ci hanno spinto, insieme, a presentarci al voto dei cittadini per cambiare, in meglio, la realtà di questa città meravigliosa.”

 

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1 commento

  1. Comprendo le difficoltà della situazione per chi, come Lei ha perso un bene prezioso come l’abitazione. Mi permetta però di svolgere un ragionamento più ampio connesso anche alla sua carica di consigliere e Presidente di Commissione del Municipio. Lei comprenderà che la sua duplice veste, di esponente dell’istituzione locale e inquilino della palazzina crollata, la pone in una condizione particolare in quanto qualunque forma di agevolazione (anche a titolo non oneroso) concessa dal Comune nei confronti degli inquilini della palazzina, rappresenterebbe un precedente. Intendo dire che se in futuro si verificasse un fatto simile ( e ovviamente nessuno se lo augura), il Comune dovrebbe necessariamente riconoscere le stesse agevolazioni eventualmente concesse agli inquilini di via della Farnesina, altrimenti chiunque potrebbe avanzare il sospetto che la disparità di atteggiamento da parte del Comune sia da attribuire al fatto che nel caso di Ponte Milvio abbia influito la presenza tra gli inquilini di un Consigliere Municipale. Così come in molti potrebbero chiedersi se questo suo apprezzabile gesto di dimettersi da Presidente della Commissione di fronte all’immobilismo del Comune di Roma, si sarebbe verificato anche nel caso in cui il crollo avesse riguardato qualsiasi altro palazzo e inquilini del Municipio. Mi creda, non c’è nulla contro di Lei in queste righe, ma semplicemente un monito a fare attenzione alla sua duplice veste in questa triste situazione che ha coinvolto Lei e altri cittadini del Municipio.

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