Home CRONACA Via Panattoni, nuovo incontro ravvicinato con cinghiali

Via Panattoni, nuovo incontro ravvicinato con cinghiali

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foto di repertorio
Galvanica Bruni

Quale sia la popolazione di cinghiali all’interno della Riserva Naturale dell’Insugherata è difficile dirlo anche se si incontrano numerosissime tracce sul terreno, il cinghiale infatti lo ara letteralmente rivoltandolo per mezzo del grugno.

Ma ormai nessuno più li tiene e dall’interno della Riserva sconfinano ogni giorno. Il fatto che arrivino sulle strade è favorito essenzialmente da due fattori: l’assenza di recinzioni e la disponibilità di cibo sotto forma di rifiuti abbandonati.

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In via Panattoni, zona Cassia Antica e ai piedi del Villaggio dei Cronisti, il problema rifiuti è aggravato dal fatto che lì l’AMA, per questioni di spazio, non ha ancora portato i cassonetti standard e al loro posto ci sono i secchioni di vecchia memoria, facilmente ribaltabili con una musata.

Inoltre, specie lungo il tratto iniziale di Via Panattoni le recinzioni sono inesistenti o in pessimo stato e il tratto boscoso che coincide con la fascia di rispetto del Fosso dell’Acqua Traversa è spesso ingombro di rifiuti.

I cinghiali ancorché siano degli animali selvatici non sono certo degli stupidi; una volta individuato il luogo dove trovano di che sfamarsi senza fatica o pericolo cominciano a frequentarlo regolarmente.

Ed è così che in via Panattoni può accadere di incontrarli regolarmente, e non solo di notte, come ci racconta Marina Cagetti protagonista con il suo cane di un incontro ravvicinato avvenuto verso le 18 di pochi giorni fa.

Mi trovavo in compagnia del mio cane di nome Neve, taglia media, nella parte bassa di via Panattoni, direzione maneggio. Ad un certo punto ho avvertito un calpestio di rami secchi provenire dal parco. Pochi secondi dopo è sbucato un cinghiale che per ben due volte ci ha letteralmente “caricate”. 

Inutile dire che sono stata assalita dal terrore più totale nel vedere quella bestia che si avventava contro di noi. Ero consapevole che la lotta era impari e che se mi avesse colpita avrei sicuramente fatto una triste fine.

La mia reazione è stata quella di di scappare urlando  a squarciagola ma nessuno ha sentito le mia grida. Solo più tardi, mentre risalivo via Panattoni per tornare verso casa, un altro abitante della zona ci ha soccorse e ha chiamato il  1515.

A seguito dei due attacchi subiti, il mio cane ha riportato una larga ferita sul costato e la frattura della zampa sinistra. E’ normale essere aggrediti sotto la propria casa in pieno pomeriggio da un cinghiale? Ho tuttora una paura tremenda anche solo al pensiero di percorrere quel tratto di strada.

Che altro aggiungere, finiremo col fare le battute di caccia notturne rischiando di spararci addosso gli uni con gli  altri? A chi bisogna rivolgersi per ripristinare la sicurezza della zona?

Quest’ultima domanda di Marina Cagetti pare trovare risposta nel “decalogo” emenato dall’Ente Parco di Veio pochi giorni fa.

Parlando anche a nome di RomaNatura, ente gestore dell’Insugherata, e precisando che “i cinghiali non sono né aggressivi, né pericolosi, ma lo possono diventare se si sentono privati di una via di fuga” ha detto chiaramente: “Nei parchi naturali le recinzioni devono essere limitate al minimo per permettere il passaggio della fauna che sono chiamati a tutelare. Nessuna norma prevede la necessità di una recinzione perimetrale del parco, bensì solo una segnaletica di avvertimento. Il posizionamento di recinzioni lungo le strade principali è una competenza del proprietario del fondo”.

Stando a quanto scritto in questo comunicato del Parco di Veio, spetta quindi ai proprietari delle aree private inserite all’interno della Riserva recintarle.

Fra distinguo e prese di posizione, e dopo l’incidente mortale in cui ha perso la vita un uomo in via dell’Inviolatella Borghese, quella dei cinghiali a Roma Nord continua ad essere una vera emergenza di fronte alla quale persino la Procura nelle scorse settimane ha aperto un’inchiesta per capire chi abbia la responsabilità del controllo degli animali selvatici nei parchi della capitale.

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