Occupazione di suolo pubblico con dehors e tavoli all’aperto ancora nel mirino della Procura della Repubblica di Roma le cui indagini, avviate pochi giorni fa, si stanno concentrando su una ventina di autorizzazioni ad altrettanti locali rilasciate negli ultimi quattro anni dall’Ufficio Suap del Municipio XV. La Procura di Roma sta perseguendo l’ipotesi di abuso di ufficio.
L’inchiesta prende le mosse da quanto accaduto dal 2013 pur se chi conosce la storia dell’evoluzione del fenomeno sulla piazza non può non ricordare che la deregulation ha preso il via qualche anno prima. Alcuni giorni fa i carabinieri hanno portato via dalla sede di via Flaminia 872 i faldoni con permessi e licenze dei locali ma la notizia di oggi è che nel mirino degli inquirenti c’è anche il Municipio inteso come organo politico.
Stando a quanto si è appreso oggi dal TGR Lazio, pare infatti che nel 2013 la giunta municipale a guida Torquati avrebbe emesso una delibera sulle occupazioni suolo pubblico che consentiva di rilasciare le concessioni bypassando la necessità di avere già un Piano di Massima Occupabilità redatto e ufficializzato.
Piano sul quale il XV stava già lavorando ma che non è giunto a termine a causa dell’interruzione anticipata della consiliatura dovuta alla caduta della Giunta capitolina di Ignazio Marino. Ciò non toglie che il PMO comunque fosse rimasto sulla carta.
Ai microfoni del TGR Lazio, Stefano Simonelli, presidente del XV Municipio, confermando che è stata avviata anche un’indagine interna sulla materia, oggi ha ricordato che “lo scorso 5 gennaio, grazie anche al lavoro svolto dall’amministrazione precedente, è stato approvato il piano di Massimo Occupabilità” ed ha ammonito quei locali che ancora non hanno rimosso dehors e tavolini a mettersi rapidamente in regola perchè la Polizia Municipale è già in pista per far rispettare le nuove regole.
In merito alle notizie odierne che lo chiamano direttamente in causa, la nostra redazione ha raggiunto Daniele Torquati, all’epoca dei fatti presidente del XV e assessore al commercio in pectore, che così ci dichiara: “Ora come allora vogliamo che si proceda nell’attuazione del Piano di Massima Occupabilità per dare regole certe ai cittadini, ai commercianti e a chi addetto ai controlli. Il lavoro nei tre anni precedenti, dopo la lettera della Soprintendenza che ci chiedeva di redigere il piano, è stata sempre in questa unica direzione e ci fa specie che mentre in aula e in commissione l’attuale assessore al Commercio ci ringrazia, sui giornali dice che è un risultato della nuova Giunta.
Per Ponte Milvio abbiamo sempre chiesto regole certe e uguali per tutti: da qui lo sforzo sulla redazione del PMO con il necessario coinvolgimento della Soprintendenza in tutti i passaggi effettuati. Attendiamo con estrema positività gli esiti dell’indagine della Procura”.
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