Home POLITICA Il pasticciaccio dell’isola ecologica nel XV, Simonelli: “Un refuso”

Il pasticciaccio dell’isola ecologica nel XV, Simonelli: “Un refuso”

Stefano Simonelli
Stefano Simonelli
Galvanica Bruni

Cado dalle nuvole, questa storia mi risulta nuova, non ne sapevo nulla. O si sono sbagliati a scrivere il testo, oppure è una follia. Indagherò“.  Così ha dichiarato questa mattina a La Repubblica Stefano Simonelli, presidente del Municipio XV, rispondendo alla domanda come possa essere accaduto che su una proposta di risoluzione presentata dal Gruppo consiliare M5S sia stato chiesto di fare un’isola ecologica dell’AMA in due aree di proprietà privata a Valle Muricana quando di norma è su aree pubbliche – per evitare espropri, affitti od acquisti a prezzi di mercato a carico delle casse pubbliche – che andrebbero realizzate.

Il fatto è venuto alla luce nella serata di sabato 14 gennaio quando un comunicato a firma Gina Chirizzi e Marcello Ribera, consiglieri PD del XV, ha rivelato l’esistenza di questo documento presentato alcuni giorni prima.

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Nello stesso si chiede al minisindaco Simonelli di “valutare l’opportunità di promuovere la realizzazione di un centro di raccolta ” da adibire a isola ecologica indicando con precisione i riferimenti catastali di due aree private a Valle Muricana, una delle quali è di proprietà di Erminio D’Agostino, presidente del Comitato di Quartiere Karol Wojtyla. Un comitato attivo da anni, che non risparmia energie nel difendere ogni giorno gli interessi e i diritti del vasto territorio che rappresenta.

D’Agostino, sempre a La Repubblica, ha subito e categoricamente smentito ogni suo coinvolgimento.
Sembra una gag di ‘Scherzi a parte’,  ho visto il minisindaco anche sabato, abbiamo ripulito insieme alcune strade del quartiere, ma questa proposta la ignoravo. Non venderei mai la casa e il terreno che mio padre ha acquistato dopo una vita di sacrifici. Sono pazzi, andrò in municipio a chiedere spiegazioni“.

Un pasticciaccio? Stefano Simonelli, chiamato in causa, ne ha spiegato le ragioni e svelato le cause in un comunicato di pochi minuti fa.

“Quanto dichiarato nei diversi articoli usciti in questi giorni è frutto di un banale errore di trascrizione delle particelle catastali delle aree promosse al punto 2 della proposta. In altre parole, ci si è dimenticati di trascrivere uno “0” nelle relative particelle. Le aree in questione fanno parte di un gruppo già individuato dalla precedente consiliatura e di cui l’assessore all’ambiente ha verificato la destinazione d’uso. Tutte le planimetrie delle aree di cui sopra sono state acquisite in presenza della consigliera Luigina Chirizzi e di Marcello Ribera.”

“Mi preme specificare – sottolinea Simonelli – che il documento  prevede “l’opportunità di promuovere la realizzazione di un centro di raccolta nella sezione D foglio 60 particella 2(missing 0)14 e sezione D foglio 60 particella 2(missing 0)12”.  Questo è  da intendersi non come imposizione,come vorrebbe far credere qualcuno, bensì come promozione e coinvolgimento della cittadinanza.”

“Visto quanto sopra, rimaniamo perplessi nel constatare che coloro che hanno lavorato con così tanta attenzione all’individuazione delle suddette aree, ritrovando nella proposta di risoluzione le medesime informazioni, mancanti di un semplice 0, abbiano avuto tanta difficoltà nel riconoscerle e concludiamo sorvolando qualsiasi tipo di commento sulle fantasiose ipotesi esplicitate da alcuni consiglieri dell’opposizione. Ci dispiace soltanto che siano state fatte illazioni verso un cittadino senza nemmeno verificare il reale accadimento dei fatti.”

 

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