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Come se nulla fosse mercoledì c’è Consiglio in XV

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Mercoledì 21 dicembre nuova seduta di Consiglio in XV Municipio. L’inizio lavori è alle 9.30 con termine previsto alle 14. Ben nove punti all’ordine del giorno ma solo due riguardano direttamente il territorio.

Come se nulla fosse, come se nulla accadesse dentro i confini del XV, come se il Piano di Massima Occupabilità non pendesse come spada di Damocle su Ponte Milvio e dintorni, come se la Torretta Valadier non fosse chiusa da quattro anni, come se la palazzina di via della Farnesina non fosse crollata tre mesi fa, come se la rotatoria del La Giustiniana fosse stata già realizzata invece di essere sotto inchiesta, come se il palazzetto dello sport di Cesano non fosse rimasto a metà dalla notte dei secoli, come se Grottarossa non attendesse un collegamento col GRA da anni – tanto per citare alcuni dei diversi fili appesi nel XV – mercoledì 21 dicembre il parlamentino di via Flaminia è stato convocato per esprimere ben sei pareri – peraltro assolutamente non vincolanti né obbligatori – su altrettante proposte che arrivano dal Campidoglio.

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Smarcato come primo punto la ratifica di sostituzione di due componenti del Comitato di Gestione del Centro Anziani “Cesano”, il Consiglio dovrà infatti cimentarsi nel valutare ed esprimere un parere sui seguenti argomenti.
Tutti importanti, per carità, tutti più o meno con eventuali riflessi anche sulle cose di casa nostra, ma il territorio attende risposte concrete, non pareri.

Pareri che verteranno su:

Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare a firma dei Consiglieri Catini, Angelucci, Pacetti, Coia, Agnello, Terranova, Sturni, Ferrara, Calabrese, Paciocco e Saccia: Regolamento Sale da Gioco e Giochi leciti.

Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare a firma della Consigliera Celli: Regolamento per l’attività sportiva nelle strutture scolastiche dei Municipi – Centri Sportivi Municipali – Revoca della deliberazione del Consiglio Comunale n.163/2003.

Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare a firma dei Consiglieri De Priamo, Meloni e Ghera: Linee guida per l’adozione del Regolamento di Roma Capitale per le sale giochi, l’installazione – produzione e/o distribuzione di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici da gioco e VLT (Videolottery).

Proposta di deliberazione di iniziativa del Municipio I: “Integrazione alla Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 36 del 2006”.

Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare a firma del Consigliere Corsetti: approvazione del Regolamento per la concessione di spazi ed aree pubbliche in riduzione o affrancazione del canone in cambio della fornitura di beni e servizi pubblici e gratuiti.

Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare a firma del Consigliere Corsetti: approvazione delle Linee Guida e del Regolamento per l’affrancazione della Tassa di Soggiorno in cambio della fornitura di beni e servizi pubblici e gratuiti su spazi ed aree pubbliche.

Dulcis in fundo il territorio. Solo alla fine, se la pazienza avrà accompagnato i consiglieri per tutta la durata della lunga seduta prenatalizia che li attende, si discuterà del completamento della rete fognaria del Borgo di Cesano e dell’ultimazione dell’impianto di via Procaccini, secondo e ultimo stralcio del piano di risanamento idraulico di Prima Porta cominciato nel 2006 e mai portato a termine.

L’appuntamento, per chi fosse interessato a seguire la maratona dai banchi del pubblico, è in via Flaminia 872, mercoledì 21 alle 9.30 – (red.)

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9 COMMENTI

  1. Diciamo che invece di scrivere sempre e solo dei soliti quartieri ricordiamo anche che ci sono quartieri molto più periferici di monte milvio che aspettano un consiglio con i seguenti ordini del giorno (da anni)
    •strade alternative a valle muricana ( la mattina X fare 5km ci vuole mezzo ora)
    • parco giochi valle muricana
    •aree verdi (non siamo degni di neanche una misera panchina
    •acquisizione centro polivalente via Sulbiate
    • sicurezza della strada
    Ecc ecc ….

  2. Aria fritta, se vogliamo proprio essere clementi. Oltre ai problemi esposti nell’articolo, ci sarebbe il degrado delle aree verdi, la pulizia delle strade, la presenza dei vigili urbani, per liberare i marciapiedi della Via Cassia dalle auto e la piazza di ponte Milvio, ormai un degradato sulk.

  3. Indubbiamente importanti i punti all’odg della prossima riunione del Consiglio Municipale del XV° per quanto attiene le delicatissime questioni legate alla regolamentazione delle Sale da Gioco e dei Giochi leciti.
    Non parliamo, poi, delle espressioni di pareri, obbligatori, sulle deliberazioni comunali e municipali, specialmente queste che trattano della famosa Delibera 36/2006 e delle concessioni di spazi ed aree pubbliche.

    Ma la riflessione che pone la Redazione sui “tempi di attesa” per le risposte sulle emergenze del territorio (di chi ci lavora e di chi ci abita) ci appare pertinente.

    In una recente “lettera aperta” (https://www.vignaclarablog.it/2016120966415/ponte-milvio-a-proposito-di-dehors-sedie-e-tavolini/) scrivevo a proposito delle azioni della nuova Giunta a 5 stelle “…Non si capisce, infatti, l’organicità del disegno complessivo…”.
    In verità si rimane sgomenti di fronte al “disordine” che – almeno così appare a noi inerti cittadini – delle decisioni che vengono assunte e concretizzate sul terreno (quando raramente questo accade).

    Prendiamo nuovamente, ad esempio, il tema del PMO (Piano di Massima Occupabilità), lo strombazzato miracolo che si manifesterà entro il 31 dicembre 2016.
    A tale proposito, ci sembra, e saremo felici quando verremo smentiti dai fatti concreti, che il caos dell’iniziativa municipale sia totale.

    Cronaca di un disastro non annunciato, ovvero di una figura barbina che sarebbe stato meglio evitare.

    Ebbene, il Municipio, elmetto (da cantiere) in testa, va alla soluzione definitiva dell’annosa e inqualificabile questione dei due dehors di via Flaminia, con conseguente rimozione delle pedane occupanti il suolo pubblico stradale.

    Nella giornata di giovedì 15 dicembre, infatti, appaiono sui marciapiedi adiacenti i due dehors divieti di sosta validi dal 16 al 24 dicembre, il tutto con il consueto e inconfondibile nastro biancorosso per circa 10+10 metri.
    A motivare il provvedimento, nella comunicazione esposta alla cittadinanza, veniva chiaramente indicata la finalità dello smantellamento e della rimozione delle pedane su cui si impostano i dehors, in esito alle sentenze dei vari ricorsi.
    Finalmente!!!
    Il venerdì 16, di prima mattina, alle ore 8.30 erano sul posto in grande spiegamento: due vigili urbani (rara visione!!!), un grosso mezzo con strumenti per la rimozione, almeno 3 operai con divisa arancione per lavori stradali, più altre persone probabilmente espressione del municipio e della titolarità dell’esercizio di mescita. L’intento era evidentemente e visibilmente quello di procedere alla rimozione.
    Alle ore 10 sempre del 16 mattina non c’era più traccia di nulla: sparita la comunicazione alla cittadinanza della prossima rimozione, il nastro biancorosso volatilizzato, i vigili tornati nelle nebbie, camion e ruspe svaniti, gli operai in tuta arancione e tutti gli altri personaggi dileguati.
    Grazie al cielo per restituirci il senso della realtà e sgombrare il dubbio di essere improvvisamente caduti nel misterioso luogo di Brigadoon, le consuete auto in sosta.

    Si è saputo che il titolare di uno degli esercizi interessati ha esibito carte e documenti dai quali facilmente si evinceva che, tra una manciata di giorni, ci sarà l’udienza del Consiglio di Stato che si dovrà pronunciare sul suo appello.
    A quel punto i vigili, o chi per loro, hanno ritenuto “conveniente” soprassedere in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, onde evitare ben più gravosi costi di ricostruzione a carico dei contribuenti nel caso di sentenze favorevoli alla permanenza dei suddetti dehors.

    Se non fosse da piangere, ci si potrebbe anche sforzare a lasciarsi andare a qualche amara risata.

    Ma era troppo informarsi preventivamente sullo stato di fatto dei diversi gradi di giudizio per poi decidere tempistiche e modalità?

    Quanto è costata questa sceneggiata e chi paga?

    E’ troppo chiedere che vengano date risposte ufficiali e altrettanto ufficiali spiegazioni?

    Infine (per modo di dire) sarà possibile conoscere le linee d’azione, sperabilmente costruttive ed efficaci, che il Municipio intende svolgere in merito a questa questione?
    In merito alla palazzina “in bilico” di via della Farnesina e del destino dei suoi abitanti (almeno il gatto Dondolo è stato salvato dai Vigili del Fuoco)?
    In merito al caos sempre più devastante di Piazzale Ponte Milvio?

    Magari al punto “varie ed eventuali” del ricco odg del Consiglio del prossimo 21 dicembre.

    Paolo Salonia
    Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

  4. La programmazione delle attività di Consiglio rappresenta l’esito delle convergenze politiche e delle iniziative assunte dalle commissioni consiliari. Poi ci sono le espressioni parere, figlie dell’attuale organizzazione del decentramento amministrativo.

    Ovviamente è necessario uno sforzo affinché le proposte dei consiglieri, o delle commissioni, si collochino tra le domande del territorio e il lavoro della giunta. Diversamente si rischia l’autoreferenzialità. Spetta al consiglio orientare, incalzare e controllare l’esecutivo.

    Ho letto l’ordine del giorno e non mi permetto di commentarlo perché non so attraverso quali mediazioni è stato costruito. Tuttavia alcune cose sui singoli punti si possono dire.
    Faccio un esempio. Anziché discutere su un’opera (idrovora di via procaccini) che è in via di completamento, perché non porsi il tema della continuità del programma di mitigazione del rischio idraulico e, quindi, del finanziamento del 3° Stralcio? Parliamo di una grande responsabilità tutta in capo all’attuale amministrazione che ha, di recente, costituito una cabina di regia sul dissesto senza prevedere lo stanziamento delle risorse necessarie. Il compito degli eletti (tutti) è quello di immaginare e costruire il futuro del territorio ed il mio è un suggerimento utile a guardare avanti.

    Marco Tolli

  5. @ marco tolli –
    Convergenze politiche? Programmazione ? ma scherza o dice davvero? questi sono termini e concetti che per i giovani consiglieri del XV e dal M5S in genere, sono antiquati e di difficile comprensione. Il termine stesso “CONVERGENZA POLITICA” per il M5S, è quasi una bestemmia se è vero come è vero che loro hanno fatto del termine “CONTRO” il loro alfiere di battaglia (che in tempi di anti politica rende in termini di consenso, come dimostrano i risultati a favore del M5S). Chi è contro ” a prescindere”, non può convergere per definizione. Sulla programmazione poi lasciamo perdere, visto che il Comune si è visto bocciare niente meno che il bilancio dall’organo preposto ( mai accaduto prima). L’antipolitica ha fatto credere alla pancia della gente che concetti come “sintesi politica”, “convergenze” e udite udite… “compromesso” finalizzato al raggiungimento di risultati con il maggior consenso possibile, fossero da bandire per i prossimi 100 anni dal vocabolario e dall’agire politico. Oggi, di fronte a tanta approssimazione politico amministrativa, chi prova ad usare la testa si rende conto che forse le cose stanno diversamente e che alcune “categorie politiche” andrebbero rivalutate. Il Movimento 5 Stelle ci sta mettendo ( a sua insaputa)) del suo per rivalutarle senza aspettare 100 anni. Ovviamente queste sono cose che Lei Sig Tolli sa bene e che ho motivo di ritenere che condivida, stando a quanto leggo dai suoi commenti.

  6. @ghino,

    a me sembra che la rappresentanze dei 5 stelle sia straordinariamente variegata. All’interno convive una moltitudine di sensibilità, spesso ammutolite da un sistema opprimente che non le lascia esprimere. Del resto non potrebbe essere diversamente dato che in cima alla catena di comando c’è una realtà economica (casaleggio associati) che vincola la rappresentanza eletta dal popolo con contratti di dubbia legittimità. E poi anche la polarizzazione mediatica (grillo, raggi, di maio ecc) non fa emergere compiutamente cosa c’è veramente “sotto”. Ma questo è un problema di tutti i partiti.

    Ora, per quanto riguarda gli eletti a Roma, nei municipi e al comune, io credo che ci siano tante persone genuine e di valore, ma anche tantissime inadeguate. Nulla di sconcertante: è accaduto anche al pd che alla prova di governo del comune e per la prima volta di tutti i municipi, non è stato in grado di esprimere una classe dirigente all’altezza dei problemi della città. Roma da 10 anni vive una crisi organica ( morale, ambientale, economica), segnata dall’inadeguatezza della governace, della macchina amministrativa, della rappresentanza (non solo politica, ma anche economico-produttiva).

    Nel bene o nel male i grandi partiti del 900, radicati nella società, hanno educato il popolo alla democrazia e formato gruppi dirigenti. A tutti i livelli, anche nei municipi. La crisi dei partiti, in un paese costruito sulla democrazia dei partiti (cit Pietro Scoppola), produce quello che viviamo. Il tema è aperto: chi forma le nuove classi dirigenti?

    Ora, questo “essere contro” non mi torna. Almeno a Roma. Mi pare che più semplicemente ci sia, nel nostro municipio, un eccesso di prudenza che porta ad evitare o posticipare le discussioni per l’evidente impreparazione della maggioranza. In comune, invece, vedo una sempre meno latente guerra interna. Un nemico fuori compatterebbe, ma è troppo grande l’entropia.

    Concorderà con me che forse era “più grillino” marino della raggi.

    Buone feste

    M. TOLLI

  7. Intendevo dire che il M5S per definizione nasce come “Movimento “contro” il sistema dei partiti esistenti”. Sulle scelte e le discussioni di temi concreti del Municipio e della Città, in effetti sembra prevalere il tentativo di sviare i problemi per inadeguatezza e impreparazione. Per il resto, non posso che condividere queste sue valutazioni specie sui partiti e sulla formazione delle classi dirigenti. Ovviamente sono convinto anche io che nel M5S vi siano molte persone per bene (anzi in tal senso penso siano la stragrande maggioranza). Per quanto riguarda Marino, sebbene avesse anche lui dei limiti oggettivi (anche mediatici ), credo che in effetti abbia provato più lui a scardinare incrostazioni e rendite di posizione di alcuni poteri/settori della Città, di quanto non stiano facendo coloro ( M5S) che si erano presentati come il nuovo che avrebbe cambiato tutto. Devo dire inoltre che Marino l’ho rivalutato dopo la sua “cacciata” dal Campidoglio, avvenuta con modalità che a mio avviso hanno segnato una delle più brutte pagine per la democrazia della capitale e non solo ( vedi firme dal notaio dei consiglieri). La Raggi rischia di seguire la stessa sorte di Marino. Spero solo che, se il suo partito decidesse di dargli la spinta finale sul burrone (come avvenuto appunto per Marino con il PD) ciò non accada mettendosi in fila davanti ad un notaio, ma alla luce del sole nel solo luogo a ciò deputato: L’aula Giulio Cesare
    Auguri

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