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Nuovo campo rom, Chirizzi (PD): “M5S del XV trasparente solo a parole”

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Un nuovo campo rom doveva nascere nel XV Municipio oppure nei limitrofi XIV o III. Così diceva il Bando di Gara indetto dal Comune di Roma in data 14 giugno col quale si intendeva reperire un’area attrezzata “per l’accoglienza e soggiorno di 120 nuclei familiari di etnia Rom“. Di questi, 109  provenienti dal camping River in via Tenuta Piccirilli, sulla Tiberina.

Contro questo bando il 27 luglio si schierava unanime il XV Municipio, chiedendone il ritiro. Il 9 agosto, a sorpresa, contro il ritiro del bando votava invece a favore il Consiglio comunale a maggioranza M5S. Il 10 Agosto dal XV partiva una lettera a Virginia Raggi nel quale si chiedeva “il rispetto di quanto votato in Consiglio Municipale“. Poi, pochi giorni dopo, si veniva a sapere che  l’Associazione Nazione Rom (ANR) aveva chiesto e ottenuto l’apertura ufficiale di una indagine da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

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Il bando scadeva il 22 agosto e il nuovo campo doveva essere aperto dal primo di ottobre. Ma da fine estate non se n’è saputo più nulla.

Qual è l’esito del bando di gara? A che punto è la ricollocazione dei 109 nuclei rom presenti nel campo River? Quando e come si intende superare l’esperienza di quest’ultimo, come già richiesto dal XV? Queste le domande contenute in documento posto all’attenzione del Consiglio del XV Municipio nella seduta odierna.

Documento che se approvato, sarebbe stato inoltrato al sindaco Virginia Raggi come formale interrogazione del Consiglio effettuata sulla base del comma 2 dell’articolo 10 del Regolamento sul Decentramento Amministrativo. Documento che però non è piaciuto alla maggioranza M5S che di fatto lo ha bocciato.

La proponente, Luigina Chirizzi, consigliera PD, così commenta la vicenda.

“Nella seduta odierna la maggioranza 5 stelle ha sbarrato la strada alla legittima richiesta proveniente dal territorio di conoscere in che modo il Comune sta riorganizzando la presenza dei campi rom nel nostro Municipio, anche sulla base delle procedure in corso per reperire un’area attrezzata che possa ospitare le 120 famiglie oggi residenti al River. Da mesi siamo in una situazione incredibile: dal Presidente fino agli uscieri nessuno sa nulla. Ma ciò che è veramente paradossale è che nessuno deve sapere”.

“I professionisti della trasparenza hanno infatti pensato bene di determinare, con il loro voto,  la bocciatura della risoluzione con la quale il Consiglio intendeva chiedere notizie al Sindaco sul futuro del campo River, sui tempi di chiusura, e sullo stato del procedimento relativo al bando per il nuovo campo. Una scelta surreale, che rappresenta a tutti gli effetti un schiaffo alla trasparenza e ai cittadini. Ma non solo – incalza Chirizzi – umilia il Consiglio, l’organo sovrano di rappresentanza dei cittadini, al quale viene negato il diritto di acquisire informazioni su temi relativi al territorio di appartenenza.”

“Il nuovo corso – conclude la consigliera PD – doveva portare aria fresca, trasparenza e partecipazione. Fin qui hanno solo insabbiato le cose. Andremo fino in fondo per capire cosa si nasconde sul River e perché su questo tema hanno scelto di coprire  il Campidoglio.”

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1 commento

  1. Quella a cui oggi abbiamo assistito è stata una presa di posizione da parte del M5S davvero imbarazzante. La proposta della consigliera Chirizzi era necessaria e valida per diversi motivi sostenuti a gran voce dai consiglieri Torquati e Calendino. L’ottusità e l’incapacità di affrontare in maniera adeguata il tema ha portato il movimento all’astensione. Secondo loro non è importante sapere che fine ha fatto quel bando. Gli è sufficiente sapere che è pervenuta una sola busta e che breve si riunirà la commissione esaminatrice. La trasparenza e la legalità invocata a gran voce dal movimento va a rotoli davanti ai fatti. A parole sanno benissimo invocarla ma non sanno applicarla. Non sanno utilizzarla a servizio dei cittadini. Noi cittadini vogliamo sapere cosa sta accadendo. La questione doveva esser portata all’attenzione della sindaca Raggi. Il campo intanto c’è e non ci dovrebbe essere. Al bando ha partecipato un solo soggetto ( chissà chi) e non sappiamo se la destinazione sarà l’attuale ( che dovrebbe chiudere ) o un ‘altra ( che comunque tradisce il progetto di superamento dei campi). Due milioni di euro per due milioni di passi indietro alla faccia dell’integrazione e dell’adeguamento alle normative europee che ci hanno promesso in campagna elettorale. E a noi questa astensione da chi si è assunto la responsabilità di governare il XV municipio non piace.

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