Home ATTUALITÀ Quel (mancato) rispetto del caro estinto nel cimitero Flaminio

Quel (mancato) rispetto del caro estinto nel cimitero Flaminio

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Nessuno scoop, nessuna voglia di fare indagini o altro, più semplicemente una serie di foto che vorremmo svegliassero qualche coscienza.

Perché un Paese civile, e soprattutto una città che continuiamo imperterriti a definire eterna, dovrebbero avere rispetto dei morti.

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Le istantanee, scattate nel cimitero di Prima Porta, sono la testimonianza di un degrado financo indipendente dalle giunte comunali, destra, sinistra o pentastellata poco importa, ma restano impresse nella memoria di chi deposita un mazzo di fiori sulla tomba di una persona cara che non c’è più.

Occhio non vede cuore non duole, si potrebbe dire, o scrivere, ma qui l’occhio inevitabilmente “cade” su certi particolari che fanno pensare, e soprattutto azzannano il cuore di chi s’avvicina a un luogo come il cimitero con riserbo, commiserazione, dolore.

Vetri infranti, sporcizia, ragnatele ovunque, la pulizia e la cura della casa delle persone estinte è lasciata a quei cittadini di buon cuore che raccolgono rifiuti e danno una spazzata alla bene e meglio davanti e forse nelle vicinanze del loculo della persona che non c’è più.

Serve un intervento drastico e l’augurio e la speranza è che davvero qualcuno si rimbocchi le maniche, e non solo in vista del 2 novembre nel quale è prevista la visita di Papa Francesco.

Politici? A loro chiediamo di intervenire. Con l’augurio e la speranza che per una volta si faccia poca cagnara e molta pulizia. Chi non è più fra noi, deve essere considerato. Per farlo riposare in pace.

Massimiliano Morelli

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