Home CRONACA Continue soppressioni sulla Roma Nord, pendolari: “Ci considerano ‘poracci'”

Continue soppressioni sulla Roma Nord, pendolari: “Ci considerano ‘poracci'”

treni-soppressi
Galvanica Bruni

Da diverse settimane la linea ferroviaria Roma Nord (Roma – Civita Castellana – Viterbo)  è oggetto di disservizi e di soppressioni di treni. La giustificazione è che mancano i materiali, cosa ovvia ma prevedibile visto che molti di quei treni girano da oltre 20 anni e la manutenzione è diventata una caccia al tesoro per via dei pezzi mancanti. Addirittura alcuni treni vengono “cannibalizzati”  nei depositi per recuperare i pezzi di sedile o altro da mettere sotto ai treni “attivi” sulla linea.

Insorge nuovamente il Comitato Pendolari che con oltre 2600 iscritti è la voce più autorevole a rappresentare le istanze delle migliaia di utenti quotidiani.

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“La situazione è drammatica – scrivono in un post – e sono mesi che chiediamo ad Atac, Regione Lazio, e Comune di Roma di provvedere a far partire una gara pubblica per la fornitura di nuovo materiale rotabile. I tempi indicati dalla Regione nell’ultimo nostro incontro non sono affatto compatibili con le condizioni di vita dei pendolari e si rischia l’incolumità a ogni viaggio: nelle ore di punta si sale su veri e propri treni bestiame, accalcati all’inverosimile.”

Ci considerano “poracci”. Sarcastico il proseguo del post pubblicato sull’attivissima pagina facebook e sul sito del Comitato.

“Purtroppo questa condizione di vita è sconosciuta a chi deve decidere poichè il treno non lo utilizzano: magari il treno è un mezzo da “poracci” secondo loro: chi va in auto, chi in moto, chi gira con la scorta, chi va in preferenziale con l’auto blu. Noi “poracci” che ancora abbiamo diritto di voto vorremmo dire a chi ci rappresenta presso le istituzioni che investire sul treno è il futuro,non è da poracci come pensano. Siamo giunti al punto anche di aver paura di parcheggiare le auto perchè si corre il rischio di furti e di atti vandalici come darle alle fiamme.”

“Questa condizione di vita non è ammissibile e come comitato ribadiamo il concetto che si deve investire  subito sulla mobilità sostenibile, che non vuol dire avere nuovi bus a gasolio ma auto elettriche, nuovi treni più efficienti, corsie preferenziali, bike sharing, car sharing, car pooling e chi più ne ha più ne metta. Diciamo quindi con forza – concludono gli esponenti del Comitato -: Comune di Roma, Regione Lazio e Atac: datevi una svegliata!”

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1 commento

  1. Corse del treno che saltano e traffico letteralmente in tilt sulla Flaminia fino al sottopasso per Tor di Quinto. Dopo le vacanze estive la situazione della viabilità è decisamente peggiorata. E’ insostenibile fino a metà mattina. File interminabili di automobili dal cimitero Flaminio e a Labaro dal vialone di Colli d’Ora sia a scendere verso la Flaminia sia in direzione via dei Due Ponti (una volta l’unica via di fuga salta traffico). L’unico mezzo di sopravvivenza urbana per molti cittadini potrebbe essere il treno, se le corse non saltassero rendendo quelle regoli veri carri bestiame su cui nelle ore di punta è spesso difficile salire tanto sono pieni. Quando sono regolari, al contrario, i vagoni sono insolitamente un poco più liberi del solito, probabilmente perché è aumentato il numero di cittadini e pendolari che usano l’automobile. Di fatto, interi quartieri del XV Municipio sono ostaggio di una mobilità privata e pubblica selvaggia e disorganizzata che si aggroviglia su se stessa come un serpente che si mangia la coda. Istituzioni pregasi intervenire in tempi strettissimi: la città scoppia.

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