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Aspettando ottobre già pronta la tratta Vigna Clara – Valle Aurelia

stazione vigna clara
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E’ tutto pronto, una circolare del Compatimento Lazio di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sancisce che dal 15 luglio la riattivazione della linea ferroviaria Valle Aurelia – Vigna Clara è definitiva.

Realizzato l’armamento dei binari, nella stazione Vigna Clara, ripulita e riqualificata, i marciapiedi sono stati rialzati, la pavimentazione completata, la linea elettrica è stata stesa, gli ascensori installati, i collaudi effettuati.

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la nuova linea, lunga circa 7 chilometri dei quali 4,4 interrati nella galleria Pineto, consentirà agli utenti di Roma Nord, e in particolare ai pendolari dell’hinterland, di lasciare l’auto a Vigna Clara e andare a Valle Aurelia nella cui zona insistono tre punti di grande affluenza quotidiana: l’ospedale dermatologico IDI, la sede Equitalia per Roma Nord e la Telecom di Val Cannuta dove ogni giorno si riversano complessivamente migliaia di persone.

Ma non solo, nella stazione Valle Aurelia passa sia la Metro A che la linea ferroviaria regionale FL3 Cesano-Viterbo utile per raggiungere le stazioni di Roma San Pietro e Roma Ostiense in meno di trenta minuti.

Ma riattivazione non vuol dire messa in esercizio. A una manciata di giorni dalla partenza del primo treno – l’inaugurazione era infatti prevista nella seconda metà di giugno – il TAR del Lazio, accogliendo un ricorso presentato nel 2002 e poi reiterato, ha sospeso di fatto la messa in esercizio della linea riservandosi di entrare nel merito del ricorso nella relativa udienza si terrà il 25 ottobre.

RFI e Regione Lazio non si sono mai espresse pubblicamente su questa sospensione ma tutte le fonti riferiscono che ormai, ad estate avanzata, ambedue vogliono attendere il 25 ottobre prima di far partire, se sarà possibile, il primo treno dalla stazione Vigna Clara.

Una pausa della quale Comune e XV Municipio potrebbero approfittare per metter mano alla viabilità locale e soprattutto al problema parcheggi nei dintorni della stazione.

Piazza Diodati, che confina con la stazione e dove c’è un piccolo mercato rionale che non verrà rimosso, sarà infatti parzialmente adibita ad area parking, l’unica disponibile. Scontato che i posti auto non saranno sufficienti in un’ottica di parcheggio di scambio; diventa dunque prioritario mettere mano alla viabilità locale creando nuovi posti auto sfruttando tutti gli spazi possibili come, ad esempio, la striscia di terra che si frappone fra via Monterosi e il tracciato ferroviario – area oggi occupata solo da vegetazione incolta – o il terreno inutilizzato di proprietà del Comune di Roma alla fine della stessa via.

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9 COMMENTI

  1. Se RFI vincerà la causa al TAR (cosa non del tutto scontata, un giudice che abbia dato una sospensiva del genere è difficile che cambi idea) la stazione aprirà a dicembre, in concomitanza con il cambio d’orario invernale. Scordatevi che la aprino a novembre! Con questo incidente burocratico intanto la Regione risparmierà un bel pò di soldi.

    Secondo me sotto sotto la Regione e le Ferrovie sperano di perdere la causa anche al Consiglio di Stato così con la scusa giudiziaria potranno realizzare una scelta politica impopolare quale la soppressione di un collegamento ferroviario inutile e costoso voluto fortemente da quel capriccioso di Marino, a Giubileo ormai concluso.

    • quindi RFI ha speso 120 milioni di euro negli ultimi 4 anni per poi tenerla chiusa? Ma per favore… Rassegnatevi, la stazione riaprirà e sarà una buona alternativa all’automobile per molti di noi

    • Di Marino e dei suoi capricci (?) ormai non importa più a nessuno. Regione e Ferrovia non sperano affatto di perdere la causa perché perderebbero soldi investiti e faccia. Invece sono i “furbetti del quartierino”, quelli che sono rimasti a bocca asciutta dall’appalto, quelli che vorrebbero gli infiniti e lucrosi cantieri di metropolitane fantasma con i costi che lievitano all’infinito secondo variabili imprevedibili e i termini di consegna che slittano indefinitamente di anno in anno, quelli fanno il tifo contro la riapertura di questa stazione e la chiusura dell’anello ferroviario.

  2. Non penso che RFI decida di buttare milioni di euro e poi sopprimere nuovamente la linea totalmente rinnovata.
    Il collegamento con valle Aurelia sarà utilissimo per molti abitanti della zona, ma tutto questo non sembra interessare minimamente né il comune ne la circoscrizione sia come maggioranza che non si è ancora espressa che come opposizione (non c’è traccia nei 18 punti del PD consigliati alM5S).

  3. Ancora vi illudete che il tribunale sbloccherà tutto…. Questa stazione rifarà la fine di Italia ’90. Basta osservare quello che è successo e le mosse legali ridicole delle Ferrovie. A maggio il ricorso Tocci-Solimena, che veniva dato per spacciato nel cestino, non solo viene ammesso ma il giudice concede persino una maxi sospensiva sia sul progetto del 1989 sia sui lavori di ripristino.
    Le Ferrovie, dal canto loro, invece di proporre reclamo immediato al Consiglio di Stato (che avrebbero quasi sicuramente vinto), commettono una strategia “perdente”: violano apertamente la sospensiva del Tar continuando abusivamente i lavori. E poi si vogliono presentare all’udienza di ottobre con questa posizione ai limiti della legalità davanti a un giudice che era già prevenuto!! Il risultato è che i ricorrenti hanno ragione visto che le Ferrovie hanno volutamente eseguire i lavori abusivamente nel mese di giugno, quindi causa persa (sicuramente al Tar e forse anche al Consiglio di Stato). Complimenti alle Ferrovie!

  4. io sono sempre più convinto ( e lo dico con aria ironica ma mica tanto) che da qualche parte nell’Epoca degli Antichi Roma ,qualche Imperatore aiutato sicuramente da un suo sciamano abbiamesso una MALEDIZIONE sulle quattro vie consolari a nord di Roma (appunto..Cassia,Flaminia;Aurelia e Salaria) così da non rendere possibile collegarle direttamente da alcun altro mezzo che strade (e guarda caso,il Raccordo ANulare è stato completato solo nall’inizio degli anni 50..e si parla di una strada,non di ferrovia) perchè è da più di 100 anni che si sono susseguiti innumerevoli progetti ed opere lasciate a metà riguardanti lo sviluppo del nodo ferroviario di roma e la sua chiusura tramite una linea di “cintura nord” (collegante via ferrovia, guarda caso, proprio le quattro vie consolari che citavo prima)..e NESSUNO è mai riuscito a portare a termine tale progetto. che posso pensare? non voglio scendere nell’esoterismo spicciolo ne tantomeno nella superstizione,ma veramente..sembra che nella mente delle persone (anche dei cittadini comuni) ci sia scritto un “comando” (e Milano a suo modo non ha avuto un destino tanto diverso ferroviariamente) che impedisca a CHIUNQUE di collegare i tracciati ferroviari urbani tangenti a queste strade consolari…tramite ingerenze politiche,sociali,tramite tribunali,guerre..etc…

  5. Passando accanto alla stazione chiusa, ogni tanto si sentono gli avvisi per altoparlante automatico. “Treno in arrivo sul binario…” Una voce fantasma un po’ inquietante.

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