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Parco di Veio, via al progetto “adotta un sentiero”

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Galvanica Bruni

Firmate le prime convenzioni con cittadini e associazioni che hanno aderito al progetto Adotta un Sentiero. Sono l’associazione “Valorizziamo Veio” che ha adottato i sentieri nella zona dell’antica città di Veio,  l’associazione “Mediterraid” che ha adottato la via Francigena all’interno del Parco, la MTB Formello e l’agriturismo “ Fattoria  di Pacifico”  che si occuperanno dei sentieri intorno a Monte Musino,  e Guido Continenza, che ha già una lunga esperienza di collaborazione con il Parco e  che si occuperà di alcuni tracciati nella Valle del Sorbo.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di giungere ad una sorta di gestione “condivisa” per la tutela del territorio e dell’ambiente naturale. Gli aderenti al progetto si occuperanno della piccola manutenzione dei sentieri tagliando l’erba, raccogliendo eventuali rifiuti, segnalando pericoli o interruzioni del percorso come nel caso di frane o smottamenti del terreno.

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“Adotta un sentiero – dice il commissario straordinario del Parco di Veio Giacomo Sandri –  vuole incentivare la partecipazione e sviluppare un senso di appartenenza. Creare un circolo virtuoso che sviluppi una strategia di valorizzazione del nostro patrimonio.  Questo progetto trae forza dalla disponibilità di custodia attiva di cittadini e associazioni, i “padroni di casa” che hanno mostrato un forte grado di affezione al proprio territorio e la volontà di valorizzarne la fruizione e l’accessibilità da parte di tutti”.

Il Parco si estende per 15.000 ettari: è costellato di beni storici, archeologici e paesaggi di inestimabile valore. I sentieri complessivamente misurano oltre 70 chilometri, compresa la via Francigena, tracciati che il Parco ha recentemente ampliato e sviluppato. I percorsi sono oggi segnalati con la numerazione del CAI (Club Alpino Italiano) che li ha inseriti nel proprio archivio nazionale. Un enorme patrimonio naturale che comporta una gestione difficile e problematica. Difficoltà dovute, purtroppo, alla sempre crescente carenza di fondi. Da qui la necessità e la voglia di costruire insieme nuove alleanze per concordare una strategia di difesa del Parco che parta dal coinvolgimento di tutti i cittadini e delle associazioni.

“Occorre lavorare insieme – ha detto il direttore del Parco Maurizio Gallo – per arrivare ad un piano strategico che rappresenti un’opportunità di riflessione e riprogettazione dell’intero operato dell’Ente Parco, in una logica di aumento dell’efficienza e della trasparenza, mettendo al centro la tutela del territorio e dell’ambiente insieme alle aspettative dei cittadini”.

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