Home TEMPO LIBERO Globe Theatre, Gigi Proietti e la visione di Shakespeare

Globe Theatre, Gigi Proietti e la visione di Shakespeare

proietti
Galvanica Bruni

“Eccomi qua, sono venuto a vedere lo strano effetto che fa la mia faccia nei vostri occhi e quanta gente ci sta”, sembra voler dire (con le parole di De Gregori) Gigi Proietti agli spettatori del Globe Theatre, la splendida struttura elisabettiana che sorge fra gli alberi di Villa Borghese e che ogni estate, dal 2003, offre ai romani e ai turisti un cartellone dedicato esclusivamente a William Shakespeare.

C’è voluta una ricorrenza tonda tonda – i 400 anni dalla morte del Bardo – per veder recitare per la prima volta l’irresistibile artista capitolino sul palco del teatro intitolato a Silvano Toti, di cui è da sempre attento e battagliero direttore artistico.

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L’occasione è offerta da “Edmund Kean”, il testo che Raymund FitzSimons scrisse per Ben Kingsley e che lo stesso Proietti ha adattato e del quale ha selezionato i brani e firmato la regia.

Un uomo solo nel suo camerino. Beve, si trucca, ma soprattutto interpreta e esamina le parole di Shakespeare, passando in rassegna una vita di battaglie e di successi.
L’uomo è Edmund Kean, il grande attore inglese dell’inizio dell’ottocento, adorato dal pubblico e osannato dalla critica, poi rovinosamente decaduto.
Kean tira fuori dalla sua “valigia dell’attore” (per restare alla canzone di De Gregori) monologhi e battute, così le idee prendono e perdono forma “tra un manifesto e lo specchio”, in un processo creativo che smonta e scruta la visione e le creazioni di Shakespeare.

Dopo il successo della scorsa settimana, “Omaggio a Shakespeare” sarà ancora in scena dal 12 al 17 luglio (con riposo il 14), sempre con inizio alle ore 21.15. Per ogni ulteriore informazione e per l’acquisto dei biglietti si può cliccare qui .

Giovanni Berti

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