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Rinviato di 48 ore lo sciopero AMA, si terrà il 13 e 14 luglio

sciopero ama
immagine di repertorio
Galvanica Bruni

Rinviato di 48 ore lo sciopero nazionale dei lavoratori dell’igiene ambientale. Era stato indetto per lunedì 11 e martedì 12 luglio, si terrà invece mercoledì 13 e giovedì 14. Lo hanno comunicato le organizzazioni sindacali  Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel che hanno accolto l’invito della Commissione di Garanzia differendo l’agitazione di 48 ore ma confermandola comunque per 24 ore prima che inizi il periodo di franchigia estiva in vigore dal 15 luglio di ogni anno.

Per i dipendenti Ama, l’astensione è prevista per tutti i turni di lavoro nelle 48 ore e inizierà con il primo turno di mercoledì 13 luglio.

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AMA: “non abbandonate i rifiuti in strada”

Ama fa sapere che attiverà in queste 48 ore le procedure tese ad assicurare durante lo sciopero i servizi minimi essenziali e le prestazioni indispensabili: pronto intervento a ciclo continuo; incenerimento rifiuti ospedalieri; raccolta pile, farmaci e siringhe abbandonate; pulizia mercati; raccolta rifiuti prodotti da Case di Cura, Ospedali, Caserme, Comunità recupero tossicodipendenti, ecc. Assicurata anche la pulizia – compreso lo svuotamento dei cestini – di alcune aree di interesse turistico-artistico e museale del Centro Storico. Nello stesso tempo  Ama invita i cittadini a non abbandonare sacchetti dei rifiuti in terra in presenza di eventuali cassonetti non svuotati.

La posizione dei sindacati

In una nota i sindacati, facendo seguito alla comunicazione del Garante sugli scioperi, affermano che il loro sciopero è assolutamente legittimo ma nel contempo sostengono che “non vi sono ragioni per introdurre ulteriori limiti all’esercizio del diritto di sciopero e non può essere negato ai lavoratori del comparto di esercitare il proprio diritto di sciopero garantito dalla Carta Costituzionale; siamo in assenza di una concreta ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di settore, scaduto da 30 mesi; siamo in assenza di una concreta sintesi dalle controparti datoriali alla sottoscrizione di aumenti contrattuali rispettosi del principio costituzionale di cui all’art. 36; nel corso dell’audizione le parti non hanno affatto convenuto ‘sull’avanzato stato della trattativa’ ma hanno, al contrario, evidenziato le concrete ed oggettive difficoltà di portare avanti la trattativa, in un contesto giuridico sempre più gravoso per i lavoratori”.

“Considerando che in tale contesto di fatto ed in assenza di impegni scritti delle associazioni datoriali ed evidenziando che contesteremo nelle sedi opportune i presupposti richiamati dalla Commissione e stabiliti dalla legge 146/1990 e che vi è unicamente la lesione del diritto di sciopero dei lavoratori, per esaurire le procedure di legge – dichiarano ancora nel comunicato – abbiamo accolto l’invito della Commissione di Garanzia differendo l’azione di sciopero al 13 e al 14 luglio 2016, prima del periodo della franchigia estiva in vigore dal 15 luglio di ogni anno. Ai Prefetti che ci stanno convocando – concludono i sindacati – dobbiamo far presente che abbiamo accolto l’invito della Commissione facendo venir meno i presupposti per un eventuale e forzato precetto dei lavoratori. La vertenza va avanti ad oltranza e ci riprenderemo il Ccnl anche attraverso lo sciopero di mercoledì 13 e giovedì 14 luglio 2016. Non ci fermiamo”.

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