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Ballottaggio in XV, chi sarà il nuovo presidente?

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Domenica 19 giugno urne aperte dalle 7 alle 23 nelle 144 sezioni del XV Municipio per scegliere chi dovrà occupare la poltrona da minisindaco per i prossimi cinque anni.
A contendersela sono Daniele Torquati per il PD e Stefano Simonelli per il M5S.

Il primo, che è anche presidente uscente, è arrivato al ballottaggio forte dei 17.904 voti, pari al 28,5%, ottenuti lo scorso 5 giugno. Il secondo, sbaragliando tutti gli altri candidati, si è aggiudicato il diritto di tentare la scalata a via Flaminia con 14.609 voti, pari al 23,9% dei votanti.

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Nel primo turno, su 128.822 aventi diritto al voto a recarsi alle urne sono stati in 68.074, cioè il 52,8%  ma è dato storico che al ballottaggio l’affluenza tende a diminuire.
Nel 2013, ad esempio, al primo turno fu del 48,6% e al secondo del 40,6%: oltre diecimila elettori decisero di starsene a casa.

Nulla è scontato ma tendenzialmente i modelli comportamentali dell’elettorato restano quasi sempre gli stessi quindi c’è da credere che anche domenica 19 giugno poco poco un cittadino su due del XV se ne andrà al mare anzichè alle urne.

Sarà un battaglia all’ultimo voto come quella del 2013 quando Torquati battè Giacomini con soli 773 voti di differenza? Tutto lascia credere di sì.

Nei giorni scorsi a favore del presidente uscente si è espressa Michela Ottavi, ex assessore ai servizi sociali del XV, candidatasi alla presidenza con Sinistra Italiana senza però raccogliere un gran successo. Comunque ai suoi elettori ha dato un’indicazione precisa: “sosteniamo Torquati”.
E analogo sostegno è arrivato a Torquati dall’area romana di Scelta Civica, il partito di centro fondato da Mario Monti.

Ma è l’incognita degli elettori del centrodestra che potrebbe far pendere la bilancia dalla parte di Simonelli. Quanti, pur non di votare a sinistra, opteranno per il Movimento 5 Stelle? Stando ai rumor sui social non sono pochi.
E non solo rumor, ci sono stati ex consiglieri della Lista Marchini che hanno dichiarato espressamente che voteranno per Simonelli invitando loro amici e sostenitori a fare altrettanto.

E come si comporteranno i quasi 2mila elettori che il 5 giugno hanno votato scheda bianca? Non sono pochi, una loro scelta di campo potrebbe influire l’esito del voto.

Insomma, tutti gli scenari sono aperti mentre negli ultimi giorni della campagna i due contendenti hanno lanciato i loro ultimi appelli.

Mentre Simonelli ha avvertito gli elettori che chi deciderà di dargli fiducia “non dovrà fermarsi al voto, ma dovrà rimboccarsi le maniche e agire in prima persona per sentirsi parte integrante di un processo di cambiamento” Torquati ha dichiarato che “merita di avere la fiducia” per poter continuare quella che ha definito “la sua rivoluzione gentile e sorridente”.

Per leggere le loro recenti interviste a VignaClaraBlog.it è sufficiente cliccare qui per Simonelli e cliccare qui invece per Torquati.

La nostra testata seguirà gli esiti del ballottaggio passo passo, così come ha fatto per l’intera tornata elettorale. A chi voglia ripercorrerne l’evoluzione trovando anche le preferenze ottenute dai candidati al consiglio per ogni lista suggeriamo di cliccare qui.

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