Home ATTUALITÀ CeSMoT, “Perplessi per stop lavori linea Vigna Clara – Valle Aurelia”

CeSMoT, “Perplessi per stop lavori linea Vigna Clara – Valle Aurelia”

comunicato stampa old
Galvanica Bruni

“La notizia della sospensiva dei lavori per la riattivazione della tratta ferroviaria Valle Aurelia – Vigna Clara a causa del ricorso al TAR di alcuni cittadini ci lascia fortemente perplessi, e non solo per il fatto che il TAR abbia deliberato su un ricorso vecchio di oltre 14 anni. Ancora una volta infatti l’interesse di pochi rischia di compromettere seriamente la realizzazione di un’opera strategica per la mobilità romana, arrivata ad un passo dal suo completamento.”

Così si esprime in un comunicato Omar Cugini, presidente del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, dichiarando che “in attesa di conoscere la posizione ufficiale di RFI sulla vicenda ed auspicando in un rapido ricorso al Consiglio di Stato che ribalti la sentenza del TAR, ci chiediamo come mai come sempre accade in Italia saltano fuori dei solerti cittadini pronti a protestare contro la realizzazione di un’opera ferroviaria mentre nessuno protesta per il traffico che soffoca la zona. E probabilmente automobili, autobus e camion non producono vibrazioni,mentre il treno si.”

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“Dobbiamo forse pensare che ai cittadini che hanno proposto il ricorso faceva più piacere vedere la stazione di Vigna Clara in abbandono come lo è stata dal 1990 ad oggi? Si sono forse dimenticati tutti i soldi spesi all’epoca? Forse – conclude Cugini – si è dimenticato che la riattivazione della tratta Vigna Clara – Valle Aurelia costituisce il primo passo verso la chiusura dell’anello ferroviario,opera da troppo tempo attesa e che riuscirà a diminuire traffico ed inquinamento a Roma.”

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20 COMMENTI

  1. Sono andato a vedere lo spettacolo desolante del cantiere chiuso e abbandonato. A ogni minuto mi cresce l’indignazione. In un Paese serio, chi blocca con futili pretesti un’opera pubblica, paga i danni; comincino i bravi ricorrenti a pagare i salari degli operai e tecnici che da ieri mattina, grazie a loro sono a spasso, assicurino loro la solvenza delle imprese appaltatarie che si vedono troncata la commessa, e via dicendo. Dateci i nomi e gli indirizzi di codesti ricorrenti. Ma vi rendete conto che l’unico mativo di gravame accolto dal TAR è che i ricorrenti non sono stati consultati ? E per un’idiozia simile si blocca un’opera pubblica, si mantiene un territorio nel disagio di mobilità, si spogliano del lavoro lavoratori e imprese? Anche di codesti giudici, dateci nomi e indirizzi !

  2. Ricordo che sempre a Corso Francia vi furono le barricate di una minoranza (legittima e rispettabile) di residenti ed esponenti ambientalisti che di fatto bloccò il ponte di collegamento tra Vigna Stelluti e via Nitti ( a proposito, tra i contestatori c’era anche il titolare di un’attività commerciale arrestato nell’ambito di mafia capitale), così come in molti si scandalizzarono e per l’ipotesi di realizzare un sottovia su Corso Francia. Tutte opere tese ad alleggerire i flussi veicolari e lo smog che ne consegue. Oggi ci risiamo e assistiamo ad una mobilitazione e a ricorsi contro la conclusione di un’opera ancor più significativa come la chiusura dell’anello ferroviario.
    Mi pare che, come al solito, in nome della trasparenza e della partecipazione dei cittadini alle “scelte condivise” con l’amministrazione per la realizzazione di un’opera pubblica, si celi in realtà il solo fine di far saltare l’opera pubblica senza mezzi termini. Poi non si lamentino se la stazione rimarrà abbandonata per altri 30 anni e magari se la ritrovano piena di poveri sbandati (nella migliore delle ipotesi) a bivaccare sotto le loro abitazioni. E pensare che, per una manciata di voti, la candidata alla presidenza di FDI si è pure complimentata a mezzo stampa con i cittadini ricorrenti. Per quanto riguarda i giudici dei TAR vi invito solo a vedere su internet quanti ne hanno arrestati, indagati o condannati solo negli ultimi anni. Fortunatamente sono pur sempre una minoranza rispetto a tanti loro onesti colleghi.

    • Non per attizzare polemiche, ma solo per capire.. “il sottovia su Corso Francia” dovrebbe attraversare Corso Francia (unendo Fleming e Vigna Stelluti)? Oppure scorrere sotto Corso Francia? In entrambi i casi mi chiedo dove sarebbero poi previsti ingresso e uscita del sottovia… a me non mi pare ci siano spazi grandi abbastanza da poter essere adibiti a rampe di accesso da nord verso il centro (ed uscita in direzione opposta). Altrettanto le uscite verso il centro… il sottovia, arrivato all’altezza di via Flaminia vecchia, dove riaffiorerebbe in superficie? Pochi metri oltre c’è il Tevere… Se non si progettano ingressi, e soprattutto uscite, che consentano al traffico di scorrere… ogni sottopasso si trasforemrebbe in una camera a gas

  3. Sconcertato da questi commenti.
    Invece di prendersela con l’amministrazione arrogante ed incapace se la prendono con il cittadino…
    Pazzesco.
    E’ come se ce la prendessimo contro l’usurato che denuncia l’usuraio, come se ce la prendessimo contro il taglieggiato che denuncia il capo mafia …
    Ma robba da matti …
    Ma voi … non siete tra quelli che fino a ieri plaudivano la giustizia contro Mafia Capitale vero … ?
    O affermate che esiste una giustizia utile e buona e una inutile e cattiva … ?
    G.Mori

    • Arroganti e incapaci nell’amministrazione ? Sì, ma se li mettiamo a confronto con certi cittadini e con certi giudici, è una bella lotta !
      Nel caso specifico, un capriccio egoista di tre persone che lascia a piedi il nostro quartiere, e mette in mutande aziende e lavoratori, grida vendetta al cielo.

      • Capriccio? Egoista? E perchè? Da quando la tutela dei propri diritti è diventata un capriccio? La realizzazione della tratta ferroviairia ha una V.I.A. o no? Perché questo è uno delle rilievi del T.A.R. – Si invoca la vendetta del cielo contro tre cittadini che chiedono di far valere un loro diritto, e contro un organo di Giustizia che tale diritto riconosce, e si è stati per 26 anni in tranquilla attesa del via al servizio ferroviario.

        • 1) il 99% di quelli che oggi sono chiamati diritti, sono capricci – non pretendo che lei lo capisca;
          2) Il TAR non ha fatto rilievi sulla VIA, ma soltanto sul mancato coinvolgimento dei ricorrenti (lana caprina), può leggersi da sé l’ordinanza a questo link

    • Mori piuttosto quando provvederà a bonificare tutti i muri, chioschi e cabine deturpati dai suoi manifesti elettorali ? Pensa che qualcuno possa avere fiducia in chi chiede di amministrare la città e neanche la rispetta ?

  4. @G.Mori
    Nella vita come in politica, la coerenza non è un optional specie per chi appartiene ad una cultura di destra.
    Mi scusi, ma lei non ha fatto parte in passato di quelle maggioranze di centro destra che da sempre (almeno dalla metà degli anni ’90) mettevano al centro del programma elettorale la riapertura della stazione Vigna Clara con la chiusura dell’anello ferroviario? Lei appartiene ad un partito rispettabilissimo che insieme alla denominazione Fratelli d’Italia reca anche quello di Alleanza Nazionale che ha profuso battaglie nobilissime per il Municipio XV su molti argomenti compreso quello del completamento dell’anello ferroviario ( lo spieghi alla candidata Foglietta che evidentemente non è a conoscenza della storia recente di Alleanza Nazionale prima e PDL poi). An e PDL negli anni hanno più volte ( a ragione) accusato d’inerzia le giunte Rutelli e Veltroni per il mancato completamento della linea ferroviaria ed oggi appare incomprensibile questa capriola politica.

  5. La galleria della stazione esiste pressapoco dagli anni 70, abbandonata, attraversare con il motorino il ristagno di acqua piovana era tra i miei passatempi preferiti, chi si occupa oggi della realizzazione della stazione deve capire che i trenini passeranno in quel tratto con frequenza di un quarto d’ora o meno ma anche se fosse mezz’ora la fila di case parallela alla ferrovia assisterà su malgrado a questo concertino per tutta la vita.
    Il concertino, Il concertino.
    leosc

  6. @G.Mori
    Come ho già detto alla sua collega Foglietta su queste pagine la competenza purtroppo non è dei politici.
    Due persone fisiche (non cittadini!) hanno bloccato una linea ferroviaria per semplici loro capricci di condominio, non sapendo nulla nè della ferrovia, nè di treni, nè di gallerie.
    Hanno forse paura che il loro mega appartamento invece di valere 1 milione di euro si abbassi ad 800.000? Ancora non hanno capito che se non era per RFI ed Italferr rischiavano di perdere del tutto il fabbricato dato che la galleria era fatiscente. Invece di Ringraziare le Ferrovie per un bieco capriccio si permettono di bloccare un’opera finita ed indispensabile per la popolazione. Oggi io sono stato a Vigna Clara e la popolazione è indignata, collerica, delusa, amareggiata e vi assicuro che se avesse sottomano i due ricorrenti non gli farebbe passare un buon quarto d’ora.
    Se lei dovesse essere eletto nel municipio XV immagino che vorrà di nuovo la chiusura della linea, tanto per passare ai posteri come il politico che ha ucciso definitivamente l’anello ferroviario.
    Complimenti Mori!

  7. @G.Mori
    spero che si sia informato nel frattempo sulla posizione e le” battaglie politiche” politiche a suo tempo fortemente a favore dell’opera da parte di Alleanza Nazionale e il PDL poi ( ma in realtà quasi tutti i partiti). Per questo sono certo che vorrà chiarirci a cosa si deve questo ripensamento da parte di un partito (Fratelli d’Italia) che reca anche il simbolo di Alleanza Nazionale. La ringrazio anticipatamente della risposta, se vorrà.

  8. oh però chiariamo le idee fino in fondo: se a una manciata di persone a Vigna Clara il treno da tanto fastidio anche solo come idea potenziale nemmeno attivata del tutto per giunta,nulla vieta a RFI in un futuro (chessò tra 10 anni) mentre l’anello è in funzione completamente fra valle aurelia e nuovo salario passando da vigna clara ,di progettare e realizzare un “bypass” in un’area urbana adiacente più rumorosa e meno intima di via Tuscia (magari lungo proprio Corso FRancia/McDonalds,vicino quest’ultimo proprio ad una parte del tracciato del “vecchio” anello anni ’50 tra l’altro) e finiti i lavori ,disattivare la tratta che passa per vigna clara,mantenendo così però il collegamento completo tra Valle Aurelia e Nuovo Salario,passando però in mezzo a Corso Francia (e magari includendo finalmente anche stazioni come Piazza dei Giuochi Istmici e il “desiderio segreto”di parecchi, Piazza Walter Rossi) e ricollegandosi sempre a via di Camposampiero,tagliandola tangenzialmente invece che frontalmente come il percorso via Vigna Clara attualmente farebbe

    c’est plus facile!

  9. Soprattutto il Responsabile del Centro Studi sulla Mobilità e Trasporti dovrebbe sapere che la richiesta di diversi residenti di chiedere al Tar Amministrativo di verificare la correttezza dell’esecuzione dei lavori della ferrovia trova fondamento nei danni precedentemente subiti.
    Dopo i Mondiali tutto il collegamento non venne più utilizzato e chiuso ufficialmente nell’ottobre del 1990 anche a causa di ingenti danni e fortissime vibrazioni al passaggio dei convogli agli edifici situati al si sopra e adiacenti alla linea ferroviaria. Durante la chiusura entrambe le fermate furono messe sotto sequestro dalla magistratura penale. Negli anni successivi le Ferrovie smantellarono tutto.
    Nel 2003, a seguito di crolli dei terreni posti al di sopra della galleria ferroviaria, la Rete Ferroviaria Italiana SpA (RFI) effettuò dei lavori di consolidamento e con l’occasione ampliò ulteriormente la sagoma della stessa galleria.
    Dopo un abbandono di 25 anni RFI decide di realizzare con URGENZA un nuovo collegamento regionale da Vigna Clara fino a Valle Aurelia di oltre 7 km e privo di stazione di Olimpico/Farnesina, senza curarsi del rispetto delle normative ambientali/edilizie/urbanistiche e delle gravi problematiche che si erano già verificate in passato sugli edifici posti al di sopra e adiacenti alla precedente tratta. Non è stato infatti depositato presso la Regione Lazio il progetto e lo Studio di Impatto Ambientale dove RFI spiega – anche alle amministrazioni competenti deputate al rilascio dell’autorizzazione ad eseguire le opere – quali soluzioni avrebbe adotato per risolvere il rischio dei crolli, delle vibrazioni e dell’elevato rumore dovuto alla particolare orografia del territorio già in precedenza avvenuti. Inoltre nessuna assicurazione è stata fornita in tal senso dai rappresentati di RFI sulla stabilità dell’opera in sede di conferenza pubblica presso il Municipio.
    Numerose famiglie con figli vivono in quell’area inclusa una scuola materna, a distanza di pochi metri (soli 2 metri in certi casi) dalla galleria in cui dovrebbe passare la ferrovia e ad una media di 5 metri tutte le famiglie di via Monterosi e Via Tuscia anche se come si sa le vibrazioni ed i rumori saranno avvertiti ben oltre.
    Il progetto più ampio riguardante la chiusura dell’anello ferroviario con l’arrivo alla stazione Tiburtina, non è stato mai approvato dal CIPE secondo la procedura della Legge obiettivo e, dunque, mai realizzato.
    Questo in corso di realizzazione di cui si sta discutendo riguarda, invece, esclusivamente la tratta di Vigna Clara/Valle Aurelia che è fine a se stessa. Un pò come realizzare un palazzo iniziando dal colore delle tapparelle invece che dalle fondamenta.

  10. Ingenti danni signora Mazzitelli ? Se fosse vero i “diversi” residenti prima sei poi diventati due avrebbero denunciato le ferrovie al tribunale civile e non al TAR . Chieda a un avvocato prima di dare queste notizie.

  11. @stefania mazzitelli
    Cara Signora Stefania,
    come spiegavo in un altro commento, RFI con Italferr hanno semplicemente in questi ultimi venti anni ricostruito la galleria Cassia _ Monte Mario che versava in condizioni disperate.
    I crolli di cui parla sono avvenuti tutti e tre in terreni privi di edifici, dato che sopra la galleria non è mai esistito alcun edificio.
    Le Ferrovie quindi hanno creato una situazione di sicurezza da una condizione di pericolo dato che la galleria è stato dovuta ricostruire dall’interno con un procedimento lungo e costoso.

    • Purtroppo queste rimangono solo parole dal momento che rfi per queste nuove opere non ha presentato ne un progetto ne una valutazione di impatto ambientale mentre wuanto affermato in precedenza risulta dagli atti depositati presso la magistratura.

  12. Un operaio mi ha detto oggi che devono finire i lavori entro il 20/6. Poi entro il 30/6 devono ottenere le certificazioni e i collaudi.
    Penso che abbiano già avviato l’appello cautelare al Consiglio di Stato, secondo me questo passaggio sarà veloce alla luce di questi ritmi così serrati…

  13. Ma apprezzando la mappa atac del trasporto pubblico non vedete come il nostro quartiere in realta’ sia scollato dalla città e abbia solo il 32? Possiamo finalmente rivivere la città. . E i treni elettrici contemporanei non hanno gli standard del 70…

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