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Virginia Raggi e il suo modello di governance della capitale

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Galvanica Bruni

Virginia Raggi, candidata sindaco di Roma per il Movimento 5 Stelle, in un post pubblicato sul sito di Beppe Grillo spiega la sua ricetta di governance della Capitale annunciando come intende strutturare la giunta se verrà eletta.

Nove assessorati più uno “a tempo” dedicato alle società a partecipazione comunale. Tutti e dieci avranno precisi obiettivi da raggiungere e da rendicontare. Fra i dieci spiccano un assessorato alla “Roma semplice” e  quello della “Qualità della vita e per la Città in movimento”, quest’ultimo al posto del tradizionale assessorato ai Trasporti.

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“L’assessorato temporaneo – spiega la candidata M5S – è quello per la riorganizzazione delle società partecipate. A Roma sono circa 80 tra municipalizzate e partecipate di primo, secondo e terzo livello. Abbiamo un panorama estremamente variegato con CDA e presidenti che costano molto e i servizi assolutamente assenti. È quindi prioritario procedere a una riorganizzazione. Ovviamente il nostro obiettivo è procedere a questa razionalizzazione quanto prima, ci poniamo come ambito la consiliatura e siamo certi di riuscire a finire addirittura prima. Essendo un assessorato così specifico noi pensiamo infatti di chiuderlo molto prima dei 5 anni della consiliatura. Nel momento in cui il panorama delle partecipate sarà completamente riorganizzato questo assessorato avrà di fatto cessato il suo scopo. Quindi è l’unico assessorato a termine, come è stato definito, perché abbiamo in animo di raggiungere l’obiettivo quanto prima. Del resto – ha continuato Raggi – queste 80 società ci costano 1 miliardo e 700 milioni all’anno e i servizi sono assolutamente assenti, inconsistenti e insufficienti”.

E per fugare ogni dubbio su eventuali conflitti di competenze, Virginia Raggi aggiunge che “le deleghe sulle municipalizzate rimangono sempre in capo agli assessorati di riferimento, quindi Ama continuerà a rimanere in capo a quello per la Sostenibilità ambientale, Atac a quello per la Città in movimento e così via. Questo perché questo assessorato avrà l’unico compito di procedere a una riorganizzazione amministrativa delle partecipate, nulla più, senza entrare nel merito delle deleghe specifiche”.

Questo disegno della giunta targata M5S “è un progetto innovativo – sostiene Virginia Raggi – a cui abbiamo lavorato tantissimo e ne siamo molto orgogliosi. Quello che abbiamo cercato di fare è stato ridisegnare completamente le deleghe e gli assessorati, in modo da renderli più funzionali per una Roma più semplice, più vivibile, ma sopratutto che metta al centro i bisogni del cittadino, sino ad oggi un po’ troppo trascurati”.

I nomi? “Presto comunicherò qualche nome”, ha poi concluso Raggi.

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