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Ponte Milvio: Foglietta, Mocci, Simonelli e Torquati a confronto

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Galvanica Bruni

Isabella Foglietta, FDI, Giuseppe Mocci, Lista Marchini, Stefano Simonelli, M5S, e Daniele Torquati, PD. Questi i quattro candidati alla presidenza del XV Municipio invitati dal Comitato Abitare Ponte Milvio in un’assemblea pubblica tenutasi martedì 24 maggio nei locali del ristorante Pallotta. Perchè proprio questi quattro? Perchè, a detta degli organizzatori, “sono più degli altri realisticamente in corsa“.

Ai quattro non è stato chiesto d’illustrare il loro programma nè di parlare del passato ma solo di rispondere ad una serie di quesiti che “guardano al futuro dell’area di Ponte Milvio“, come ha sottolineato Paolo Salonia, portavoce del Comitato e moderatore dell’evento.

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Decoro e contrasto al degrado, piano del commercio, ambulanti e abusivi, piano di massima occupabilità, movida, sosta selvaggia e strisce blu, rispetto delle norme e controllo del territorio, trasparenza e partecipazione sono stati alcuni dei temi toccati suscitando l’interesse della settantina di persone intervenute.

Rimettere mano alla viabilità, via i parcheggiatori abusivi, ridurre le tariffe del parking di via Riano proponendo convenzioni con i locali d’intrattenimento” è la ricetta di Isabella Foglietta al problema della mobilità in tema di movida e che trova d’accordo Stefano Simonelli che poi rilancia: “va colpita in ogni modo la sosta selvaggia anche incentivando l’uso degli ampi parcheggi del Foro Italico che distano solo un centinaio di metri“.  Ma per Daniele Torquati non basta, “serve l’introduzione delle strisce blu“, provvedimento previsto dal Piano Generale del Traffico Urbano che dovrebbe entrare  in vigore a metà 2017 in tutta la Capitale.

Per Giuseppe Mocci, per combattere il degrado è invece importante valorizzare il patrimonio culturale riaprendo al pubblico, ad esempio, la Torretta Valadier, unica location espositiva e culturale di pregio del territorio mentre, sempre sulla movida, diventa improrogabile conciliare le esigenze commerciali e quelle dei giovani con i giusti diritti dei residenti che chiedono di riacquistare quella qualità di vita persa da tempo.

Sempre contro il degrado, che si tocca con mano davanti ai cumuli di rifiuti sui marciapiedi di via Flaminia, l’approccio di Stefano Simonelli “è di tipo imprenditoriale, sia nei metodi che nelle prospettive“. Secondo il candidato M5S occorre che i rifiuti, già differenziati dagli esercenti, vengano raccolti dall’AMA direttamente all’interno dei locali  anzichè su strada. Non solo, per diminuire la produzione di rifiuti da parte dei gestori di locali d’intrattenimento occorre far adottare strumenti quali la mescita di bevande alla spina e quello del vuoto a rendere.

E che dire del superaffollamento di banchi e bancarelle, tavolini, ambulanti e dehors? “I marciapiedi fai-da-te saranno presto rimossi” annuncia subito Torquati spiegando che i locali interessati hanno perso tutti i ricorsi e che quindi dovranno smontare i marciapiedi che ospitano i loro tavolini.
E mentre anche per Foglietta “il rispetto delle regole è conditio sine qua non per il ripristino dell’ordine sulla piazza e dintorni” Mocci e Simonelli  ritengono necessario lo sviluppo di un piano di massima occupabilità, di un censimento delle attività commerciali e di un tavolo di concertazione fra residenti e commercianti.
Un assist per Torquati che gli consente di ricordare che il censimento è stato già fatto, che il tavolo esiste da tempo e che ha prodotto risultati sfociati in una bozza di piano.

Una buona gestione del territorio passa anche attraverso un rapporto diretto con i cittadini” dichiara poi Mocci, rispondendo ad una nuova domanda ed annunciando che se sarà eletto dividerà il XV Municipio in cinque aree assegnando la responsabilità di ognuna ad un singolo assessore.
Ma l’idea del mini city manager non piace nè a Foglietta nè a Torquati che concordano sul fatto che un territorio così eterogeneo non ha bisogno di divisioni ma di unità e di un governo di ampia visione che sappia conciliare ed armonizzare le esigenze di quartieri molto diversi l’uno dall’altro.

Trasparenza? La trasparenza è il cibo quotidiano del Movimento 5 Stelle sostiene Simonelli rispondendo alla nuova domanda del moderatore. “Tutti gli atti del Municipio devono essere non solo disponibili ma anche fruibili, i cittadini devono potervi accedere con la massima facilità, devono essere informati su tutto” ribadisce trovando d’accordo Mocci per il quale la trasparenza si concretizza anche anche “lavorando in presa diretta con i cittadini” e quindi tenendo “un consiglio straordinario all’anno dedicato ad ognuna delle cinque zone” in cui intende dividere il municipio.
Ma la trasparenza non è anche la diretta web dei consigli? chiedono dalla platea. E Torquati risponde: “abbiamo approntato tutto facendo anche prima del Comune. La diretta web partirà con la nuova consiliatura“.

Ordine e legalità, legalità e ordine. Chi non ricorda questa battuta di GianMaria Volontè nei panni del commissario nonchè “cittadino al di sopra di ogni sospetto“, magistrale film di Elio Petri del 1970?
Beh, sulla necessità di maggiore ordine e legalità a Ponte Milvio i quattro candidati alla presidenza sono stati ovviamente tutti d’accordo. “Il rispetto delle regole è conditio sine qua non per il ripristino dell’ordine e del vivere civile” aveva esordito Foglietta e questo è stato il leit motiv degli interventi degli altri candidati, tutti d’accordo anche sul fatto che occorre un maggiore presenza notturna delle forze dell’ordine.

Deluso chi s’aspettava battute acide, soddisfatto chi voleva conoscere di persona i candidati, perplesso chi ancora s’è sentito dire che i municipi contano poco finchè non verrà rilasciata maggiore autonomia, anche finanziaria (altro tema che ha accomunato i quattro), nell’insieme è stato un incontro all’insegna del fair play.  La palla ora è in mano agli elettori.

Claudio Cafasso

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4 COMMENTI

  1. Questo incontro ha messo in luce chi è’ sempre stato sul territorio e ha evidenziato l’inesperienza di altri ! Molto bene Mocci , alla Foglietta invece consiglierei di farsi affiancare da persone capaci e competenti come Calendino . Ma questa è’ un’altra storia ..

  2. apprendo de VCB che:
    1) il “piano di massima occupabilità”di Ponte Milvio esiste (cit. Torquati) ma nessuno se ne è accorto
    2) i “marciapiedi fai da te” sono stati rimossi (cit. Torquati) ma nessuno se ne è accorto
    3) la Torretta Valadier è aperta e funzionante…ma nessuno se ne è accorto
    4) il parcheggio funziona benissimo e non ci sono abusivi….ma nessuno se ne è accorto
    Insomma tutto bello, funzionante ed in ordine in questi 3 anni…forse era davvero #tuttaunaltrastoria….(ma nessuno se ne è accorto)

    • ecco come si distorcono le notizie, bravo Decio Meridio ! dove sta scritto che il piano dell’occupabilita’ esiste ? nell’articolo c’e’ scritto “una bozza”
      dove c’e’ scritto che i marciapiedi sono stati rimossi ? Torquati ha detto che saranno rimossi presto
      dove c’e’ scritto che la torretta e’ aperta ? Torquati non l’ha detto.
      Decio, ti consiglio un buon paio di occhiali

  3. Bene, le 9 domande sono andate, le 36 risposte sono riassumibili in due.
    Come giustamente scrive Claudio Cafasso, ordine e legalità.

    In verità, prescindendo da alcune particolarità assolutamente specifiche, il Comitato Abitare Ponte Milvio, pur soddisfatto dell’esito dell’iniziativa intrapresa, confidava in un bottino di risposte più ricco e variegato.

    Soprattutto più stringente sulle problematiche cogenti dell’area di Ponte Milvio.
    In questo, probabilmente, sbagliando, poiché era abbastanza scontato che l’occasione fosse giustamente colta al volo dai quattro candidati per presentare una loro idea complessiva e più vasta.

    Così come, pur avendo chiesto di “guardare al futuro”, era in effetti inevitabile che il Presidente Torquati facesse frequentemente riferimento a quanto conseguito, nel bene (e nel male, sono costretto ad aggiungere dal mio ruolo di cittadino censore), dalla Amministrazione uscente.

    Nè ho inteso intervenire o commentare, perchè lo scopo era semplicemente quello di ascoltare registrare…..e mandare a futura memoria.

    Dunque, senza dare pagelline a nessuno, ma solo registrando e prendendo atto.

    Si è detto, ordine e legalità, con ineludibile rispetto delle regole (ci sarebbe stato da chiedere come e con quali provvedimenti nel caso queste non fossero onorate).

    Quindi, come Comitato ci aspettiamo che, chiunque di loro governando, già nei fatidici primi cento giorni questa parte di città respirerà un’aria diversa, di decoro e pulizia, di restituzione di spazi pedonali liberati dai tavolini, di sosta regolamentata, di presenza rassicurante di Polizia Municipale, di silenzio nelle ore notturne, di scomparsa di dehors e di altri abusi.
    Insomma, la città del “buon governo”.

    Eh si perchè, a pensarci bene, è inutile andare ad approfondire i singoli temi: con “ordine e legalità” si rimette a posto tutto.

    Certo, poi ci sono tutte le problematiche delle competenze e delle autonomie, dei rapporti con il Comune e della riscrittura di alcune delibere, soprattutto della endemica scarsezza di risorse.

    Dolente leitmotiv, questo, agitato all’unisono dai quattro intervenuti.
    Praticamente una doccia gelata di realismo che ridimensiona i quadretti più o meno rosei.

    Infine, la trasparenza e la partecipazione come metodi imprescindibili.

    Verificheremo con attenzione, la nostra presenza vigile e collaborativa, le loro risposte – e le azioni sottointese – catalogate.

    Intanto, come promesso in conclusione dopo i sinceri ringraziamenti, “saremo presenti in tutti gli spazi che ci verranno dati e, in ogni caso, ce li prenderemo ugualmente (gli spazi)”.

    In conclusione siamo più che soddisfatti poiché, comunque, si è trattato di un momento di incontro tra i cittadini e chi aspira ad amministrarli e questo dialogo, che auspichiamo possa divenire un modus operandi costante, rappresenta sempre un valore irrinunciabile.

    Paolo Salonia
    Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

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