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Lago di Labaro, sabato un primo intervento

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incrocio via Flaminia via del Labaro
Galvanica Bruni

Le galoche sono uno dei prodotti più venduti nei negozi di calzature a Labaro. Perchè ogni volta che piove, come accaduto anche questa mattina, si forma il solito lago in mezzo alla strada, al centro di via Flaminia a pochi metri dalla stazione di Labaro. Attraversarlo è sempre un’impresa.

La situazione, che si protrae da anni e più volte denunciata, forse ora si avvia a conclusione. Ad annunciarlo è Elisa Paris, assessore ai Lavori Pubblici del XV Municipio, informando che sabato mattina, salvo condizioni meteorologiche avverse, addetti inviati dal  Dipartimento capitolino competente provvederanno ad ispezionare il pozzetto di raccolta delle acque meteoriche facente parte del tombino posizionato su quel tratto di strada.

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“L’ispezione – spiega Paris – è finalizzata a verificare lo stato del pozzetto e l’entità del danno che causa gli allagamenti su quel tratto di strada: qualora la causa fosse un’ostruzione risolvibile, gli operatori provvederanno alla disostruzione delle tubolari, altrimenti verrà valutata la tipologia d’intervento più adeguata. Sin dal nostro insediamento – conclude Paris – abbiamo indagato per capire a chi compete la manutenzione di questo tratto di strada. Considerato il carattere delicato della zona, soggetta a frequenti allagamenti, abbiamo chiesto al Dipartimento di intervenire con urgenza, e la nostra richiesta è stata finalmente accolta.”

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7 COMMENTI

  1. Rimango basito! Si sa già che non si tratta di un ostruzione! Ma l assessore non parla con l ufficio tecnico del municipio?

  2. Certamente l’assessore Elisa Paris risolverà questo problema come ha risolto tempo fa lo stesso problema alla Celsa. Grazie!

  3. Rilancio qui un mio post pubblicato a inizio mese sotto il precedente articolo sul tema.
    Eccolo:

    Piccolo aggiornamento “speranzoso”.
    Ieri mattina (3 maggio) intorno alle 9.00 una ditta di Guidonia che si occupa di esaminare le fognature era al lavoro sul tombino incriminato.
    Miracolo pre-elettorale? O manutenzione del “paesaggio urbano” del quartiere?
    Un problema di Ama? Un chiusino otturato? Ufficio tecnico del Municipio? Acea? Dipartimento Simu? Comune? Città Metropolitana (ex Provincia)?
    Sarebbe interessare risolvere anche gli arcani sul tipo di problema (trentennale, ci dice Pasquino), sulle competenze e su chi, quindi, è intervenuto – speriamo – in modo risolutivo.
    In attesa della prova del 9… al prossimo acquazzone. Che riemerga dalla pioggia il lago fantasma di Labaro?
    …….
    Noto tristemente dal comunicato dell’assessore e dai post qui sopra che le domande restano aperte, i dubbi aumentano, la poca chiarezza regna sovrana.

  4. Non sono un ingegnere idraulico, ma è logico pensare che le cause dell’allagamento di quel tratto siano almeno due. La prima è sicuramente la portata di accumulo del tombino e, per forza, la capacità di scarico di qualche maledetto collettore cui quel tombino PER FORZA deve essere allacciato.
    La seconda non è una vera e propria causa, ma contribuisce molto all’allagamento e si tratta dell’avvallamento del piano stradale che in quel punto è concavo ed è anche ampio. Se piovesse oro in quel punto, e non ci fosse un tombino, si potrebbe in pochi minuti raccogliere un super lingotto di parecchi quintali. Ecco, infatti sono 30 anni che li c’è il lago quando piove e nessuno ha mai fatto niente e, se l’ha fatto, beh peggio ancora perché l’avrebbe fatto male sprecando i soldi dei contribuenti. Tutto il resto sono le solite scuse dei politici di turno, lo scaricabarile delle competenze, la burocrazia e via dicendo. Nel frattempo gli stivali di gomma vanno a ruba e a Labaro sono un must.

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