Anonimo e ironico novello Pasquino fa parlare i cani

A Vigna Clara, nei pressi del parco cani di via dell’Alpinismo, sono recentemente apparsi alcuni cartelli che invitano i padroni dei cani a raccogliere i “regalini” dei loro fedeli amici.

Ma a fare notizia è la particolare ironia e perché no la fantasia dell’anonimo Pasquino che si è prodigato in ben quattro differenti messaggi affissi su grate, alberi e cancelli insieme alle opportune bustine di raccolta. Messaggi dove è il cane a rivolgersi al padrone disattento.

Si parte dal cane avvocato che recita testualmente: “Ai sensi dell’art. 2 comma 2 punto 4 dell’Ordinanza del 3 Marzo 2009 emanata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali: è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti  idonei alla raccolta delle stesse” concludendo con “Chiamami pure a studio se hai bisogno di chiarimenti.”

È la volta, poco lontano dal primo cartello, del cane al volante che invita perentoriamente il distratto padrone a raccogliere i propri bisogni pena l’abbandono sulla statale Aurelia.

A seguire il cane ipnotizzatore che, con occhi spiritati, si rivolge al suo padrone intimandogli più volte di guardarlo, di prendere il sacchetto e raccogliere.

Per finire con il cane che schifato dalla puzza vuole essere portato in braccio a casa.

Servirà? Da cittadino e proprietario di cane spero di si. Sono stanco di sentirmi accomunare, come padrone di cane, alla categoria di persone poco civili. Esistono padroni civili e proprietari maleducati come esistono guidatori coscienziosi e piloti irresponsabili.

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