
Da due anni, a Grottarossa, continua senza sosta l’iniziativa “La Sciarpa della Solidarietà” a favore della casa famiglia di don Antonio Coluccia in via della Giustiniana. Ad oggi la sciarpa ha raggiunto tremilacinquecento metri ma l’obiettivo è arrivare a seimila.
E’ un fatto noto, don Antonio ha ottenuto, dopo anni di attesa, una villetta confiscata alla banda della Magliana dove da più di due anni ospita ragazzi e adulti da recuperare e soprattutto da mantenere.
Così, per dargli una mano, Gabriella e Teresa, due sorelle che gestiscono la merceria Bollicine in via di Grottarossa, hanno ideato la Sciarpa della Solidarietà, una sciarpa di lana lunga ben 6 chilometri e che collegherà la parrocchia San Filippo, in via di Grottarossa, alla casa famiglia di Don Antonio in Via della Giustiniana.
Arrivate infatti a seimila metri di lunghezza, tutte le sciarpe saranno legate fra di loro a simboleggiare la solidarietà del territorio nei riguardi di Don Coluccia e del suo lavoro. Poi saranno sciolte e vendute al prezzo di 10 euro l’una.
Ora siamo a 3,5 chilometri ma, nel tempo, la grande catena di solidarietà ha travalicato i confini di Roma Nord. In questi giorni infatti 50 sciarpe stanno arrivando da Ancona e altre 100 dalla Puglia ma tutte insieme fanno solo 225 metri, quindi lo sforzo da sostenere è ancora elevato.
Ogni piccola sciarpa prodotta – raccomandano le organizzatrici a chi intenda dare una mano – deve essere lunga 150 centimetri e larga 30.
E per chi vorrebbe partecipare senza avere però la dote di saper sferruzzare ecco la soluzione giusta.
“Io ad esempio – ci racconta Edda, attivissima residente della zona – non lavoro a maglia, ma ogni tanto acquisto 20 euro di lana, equivalente di 5 sciarpe, e la lascio per le signore che lavorano indefesse.” L’unione fa la forza, è vero, ma fa anche la beneficenza.
© RIPRODUZIONE VIETATA