Home POLITICA Amico mio amico caro… io, Razzi, mi candido a sindaco di Roma

Amico mio amico caro… io, Razzi, mi candido a sindaco di Roma

Antonio Razzi
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Anche il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, si candida a sindaco di Roma. E’ l’ennesimo candidato nel campo del centrodestra. “Io mi candido a Roma, certo. Perché, non posso? Chi l’ha detto che non so governare”, dice interpellato dall’Agenzia Dire.

“Non ne ho ancora parlato con Berlusconi quindi non so, però perchè no? Potrebbe appoggiarmi…“. Razzi non è spaventato dalla frammentazione del centrodestra nella Capitale: “Per me ce ne possono essere anche 10 di candidati, sono i cittadini che devono scegliere”.

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Il senatore Razzi poi ribadisce il concetto con una nota: “Basta con questo teatrino squallido a cui stiamo assistendo per salvare le sorti di Roma sono completamente disgustato di tutte queste beghe, queste liti fratricide in famiglia all’interno di tutto il centrodestra, così si fa il gioco del Movimento 5 Stelle che non è in grado di governare nemmeno un condomino, sono solo urlatori dell’ultima ora e mi auguro che gli italiani capiscano che sono un bluff assoluto che sarebbe deleterio se dovessero vincere le elezioni per il Campidoglio”.

“Detto questo – chiosa  Razzi – non mi rimane che scendere in campo in prima persona anche come sindaco di Roma e stavolta caro amico… te lo dico da amico, so veramente c…. vostri anche perché bisognerà fare i conti con i 450 mila abruzzesi residenti a Roma… e con i miei conterranei non si scherza”. (fonte agenzia Dire)

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2 COMMENTI

  1. Razzi ormai ha capito di essere un “personaggio” folkloristico e interpreta al meglio la sua parte in commedia, trovando peraltro grande risalto sui mezzi di comunicazione. La tanto vituperata prima repubblica forse ha avuto tanti torti, ma sfido chiunque a trovare personaggi alla Razzi ( ma potremmo citare molti altri suoi attuali colleghi e colleghe ) nella classe dirigente che sedeva in parlamento tra gli anni ’60 e la prima metà degli anni ’80. Se Razzi sente questa vocazione impellente di misurarsi anche nel ruolo di sindaco è giusto che lo faccia, ma per cortesia si candidasse in qualche paesino del suo amato Abruzzo ( con tutto il rispetto per questa bellissima regione e per il malcapitato paesino e i suoi cittadini), risparmiandoci la Capitale d’Italia che sebbene versi in grave stato non si merita un razzi della situazione.

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