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Lavori nella stazione Vigna Clara, un polverone…

stazione vignaclara
Galvanica Bruni

Esiste una valutazione dell’impatto ambientale? E di quello acustico? S’è tenuto conto del mutato assetto urbanistico? Qualcuno sta pensando a creare un parcheggio di scambio sufficientemente ampio? Queste ed altre le domande poste dai cittadini del Fleming alla Commissione Trasparenza capitolina in merito all’avvio dei lavori nella stazione di Vigna Clara.

Giovedì 22 ottobre la riapertura della stazione di Vigna Clara è stata infatti oggetto di un’apposita seduta della Commissione Trasparenza capitolina presieduta dalla consigliera Lavinia Mennuni. Obiettivo, appurare tempi e modalità tecniche di realizzazione dei lavori, ma soprattutto la correttezza degli stessi alla luce delle diverse obiezioni poste da alcuni residenti e dal comitato di quartiere “Fleming-Tor di Quinto“.

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La storia recente

La riapertura della linea ferroviaria tra la stazione di Vigna Clara e quella di Valle Aurelia è diventata una certezza a cavallo fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015.

La riattivazione della tratta Vigna Clara-Valle Aurelia si inserisce infatti nel quadro più ampio dell’accordo sottoscritto a dicembre 2014 tra il Comune e le Ferrovie per la definizione di sei interventi da realizzare all’interno del Nodo ferroviario di Roma per il potenziamento del sistema ferroviario metropolitano e regionale.

L’accordo con le Ferrovie prevede in particolare l’uso della galleria tra la fermata Pineto (a metà di via Damiano Chiesa, ai piedi della collina su cui sorge il Gemelli) e la stazione Vigna Clara, lunga 4,4 chilometri, oggetto di recenti interventi che la rendono utilizzabile non appena ripristinato l’armamento dei binari e la linea elettrica lungo tutto il tracciato.

Era il 9 aprile 2015 quando il non ancora ex sindaco Ignazio Marino, l’ex assessore capitolino alla Mobilità Guido Improta, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello stato Michele Elia e il numero uno di RFI Maurizio Gentile effettuarono un sopralluogo nella stazione chiusa da 25 anni e la cui storia, icona degli sprechi all’italiana, è ormai nota anche ai sassi.

Nell’occasione confermarono che, grazie all’incombente Giubileo, una accelerazione decisiva sarebbe stata data al progetto da anni pronto in un cassetto e che VignaClaraBlog.it presentò in esclusiva all’opinione pubblica romana cinque anni fa.
Obiettivo: realizzarlo entro Pasqua 2016.

In quell’occasione furono fatti annunci sostanziali: grazie ai 102 milioni stanziati dal governo, la linea Valle Aurelia-Vigna Clara, lunga circa 7 chilometri dei quali 4,4 interrati appunto nella galleria Pineto-Vigna Clara, sarà completata entro Pasqua 2016 e verrà collegata alla linea FL3 Cesano-Viterbo in corrispondenza della Stazione Valle Aurelia, permettendo i collegamenti ferroviari verso Roma San Pietro e Roma Ostiense e l’interscambio con la Metro A nella stazione di Valle Aurelia.

Nei 102 milioni, oltre a quelli necessari per l’armamento dei binari e della linea elettrica lungo tutto il tracciato, sono compresi anche i fondi per il restyling della stazione di Vigna Clara: dall’innalzamento dei marciapiedi all’installazione degli ascensori passando ai sistemi di videosorveglianza e ovviamente a una pulizia totale dal punto di vista decoro.
Lavori che sono iniziati da poco.

Al via i lavori

Ma che tipo di lavori? E’ questa la domanda che si pongono i residenti. Il cartello posto all’esterno non dice nulla: nessuna riga è compilata.

Stando a quanto si apprende dal Comitato d Quartiere, confermato anche da un funzionario del Dipartimento capitolino alla Mobilità, RFI, Rete Ferroviaria Italiana spa, si trincera dietro un no-comment. “Stiamo applicando il progetto di 25 anni fa, nulla di più e nulla di meno” pare abbiano detto.

Cioè armare i binari, stendere la rete elettrica, bonificare l’area dalle sterpaglie e dalla vegetazione cresciuta spontaneamente in 25 anni, alberi non di pregio compresi.

Normale amministrazione dunque per RFI che non ritiene di dover chiedere nessun nulla osta primo perchè quel che fa lo fa dentro un’area di sua proprietà e secondo perchè il tutto si basa su un progetto già approvato.

E le nuove norme?

Approvato sì, ma 25 anni fa!” è la reazione dei residenti che sono invece preoccupati, e non poco.

Lo scenario urbanistico è molto cambiato negli ultimi 25 anni ma soprattutto è cambiata la legislazione per cui, sostengono, le opere attuali dovrebbero essere precedute da una valutazione ambientale strategica, da sondaggi idrogeologici, dalla verifica di eventuali impatti acustici, dal capire se la stesa di cavi elettrici a due passi dalle abitazioni non sia pericolosa.

Una lunga serie di processi propedeutici e valutativi dettati dalle norme vigenti che i cittadini reclamano a tutela del territorio e della loro salute.
Riattivazione della tratta sì, è la loro conclusione, ma solo a patto che sia fatta sui binari della correttezza.

“E che si pensi anche ai parcheggi – aggiunge il comitato di quartiere – già oggi il Fleming scoppia, che ne sarà fra qualche mese con la riapertura della stazione?”

E la Commissione Trasparenza che dice?

Non poteva e non può dire più di tanto. Lavinia Mennuni e gli altri commissari presenti, fra i quali Virginia Raggi del M5S, non erano infatti al corrente dei dettagli della vicenda e in assenza di un rappresentante RFI è stato un funzionario del Dipartimento Mobilità a renderli edotti.

Ma ci sono anche altri motivi, lo ha ammesso la stessa presidente Lavinia Mennuni sottolineando i poteri “non inquisitori” della commissione ma soprattutto il fatto che, alla luce dello scenario politico attuale, l’Assemblea Capitolina è prossima allo scioglimento. Dunque il tempo limitato è il vero ostacolo.

Nondimeno, la Commissione ha preso atto di tutte le istanze dei cittadini riservandosi di chiederne conto al tavolo tecnico Comune-RFI che sta gestendo l’operazione. Tavolo al quale, si è però appurato, non siede il Comune ma la sua longa manus operativa, l’Agenzia per la Mobilità, e questo è apparso molto strano agli occhi dei commissari.
Anche di ciò si chiederà conto all’assessore capitolino ai trasporti…che però non c’è: Stefano Esposito è infatti dimissionario.

Un polverone

E tutto ciò, tempo (e dimissioni sì dimissioni no di Marino) permettendo. Un polverone (metafisico) dunque, nel quale districarsi non è facile.

Un polverone (meno metafisico) come quello che si alza dal cantiere nella stazione di Vigna Clara nella quale, polvere o no e finiti i lavori, a Pasqua 2016 c’è chi aspetta di veder arrivare il primo treno dopo 25 anni.

Claudio Cafasso

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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32 COMMENTI

  1. Il polverone? Ma aprite questa stazione immediatamente e risollevate le sorti dell’intera rete di mobilità nel quadrante nord ovest! I dubbi dei residenti? Degli inquilini dei quattro appartamenti sopra la fermata? Tutti gli abitanti di Vigna clara e del Fleming aspettano la riapertura da decenni, altro che.

  2. concordo con edoardo, ed aggiungo.. alberi non di pregio? ma che vuol dire semmai devono piantarli gli alberi e non levarli. Dovrebbero levare il mercato dietro la stazione intanto e creare altri posti a spina se ne ottengono molti li e pensare ad un progetto sicuramente .Per ora ho visto solo che hanno rotto dei muri e dei pezzi di giardino dai giardinetti di Vigna Clara, c’è scritto GAS.

  3. Tutto bello ma:
    1) Parcheggi
    2) Impatto sonoro
    3) Polveri dovute al passaggio del treno
    4) Inquinamento
    5) Sicurezza (bivacchi etc)
    6) Decoro

    Sono le prime cose che mi sono venute in mente. Ma che ne posso sapere io?

    Un saluto
    Max

  4. La stazione doveva essere aperta tanti tanti anni fa, ci lamentiamo continuamente del traffico e della mancanza di trasporti pubblici adeguati e poi quando si cerca di far qualcosa per salvare una zona che è in completo degrado e abbandono si alzano finti ambientalisti a lamentarsi della polvere che avrebbero nel proprio giardino. Difendiamo invece davvero l’ambiente spingendo e promuovendo tutte le iniziative che mirano a ridurre l’uso delle auto e del trasporto su gomma in generale. Piuttosto mi chiedo: sarà questa la volta buona che la aprano?

  5. E’ ora di finirla con queste lamentele inutili e soprattutto individualistiche. Se si abita in una città ogni tanto bisognerebbe ricordarsi del beneficio sociale derivante da ciò che si sta proponendo. Lo scempio è che son passati 25 anni per capire che i trasporti urbani si sono dimenticati di Roma Nord non che ora ci sia della polvere o che un parcheggio sia diventato un mercato (di giorno) e un posto da evitare (di notte). L’aver tolto Educazione Civica dalla scuola ha prodotto tutto questo. Perchè non pensare che l’uso del trasporto pubblico possa eliminare il problema del parcheggio SOLO perchè magari ci si libera dell’auto?

  6. Si tratta di una ferrovia già esistente. Immagino che a lamentarsi siano coloro che hanno proprietà immobiliari in prossimità della linea e che magari le hanno acquistate negli ultimi 25 anni. Purtroppo per loro, si dovevano informare al momento dell’acquisto sulle eventuali conseguenze che avrebbe comportato sul loro bene la riattivazione della linea. Stiamo parlando di un’opera di primaria importanza per la mobilità della città.

  7. Polveri? impatto sonoro? Ma allora i motivi della contrarietà non sono legati solo alla mancata chiusura dell’anello ferroviario o di parcheggi. Possibile che tutti sono bravi a lamentarsi ( giustamente) quando non si realizzano opere pubbliche o quelle approntate non vengono messe in funzione, salvo essere poi in prima fila per dire no nel momento in cui qualcosa si muove. La verità è che tutti vorrebbero servizi più efficienti, reti di trasporto potenziate, maggiori parcheggi nei quartieri etc. etc. salvo poi invocare la mancanza di trasparenza e l’assenza di “concertazione” con i cittadini nel momento in cui le istituzioni ( pur con tutte le sue inefficienze e ritardi) realizzano opere per migliorare la vita dei quartieri. Non sempre, ma troppo spesso dietro i niet di comitati o singoli cittadini che prefigurano catastrofi, si cela solo il tentativo (pur legittimo) di difendere lo status quo. Questo è normale, ma incoerente se tale atteggiamento proviene degli stessi che prima lamentavano l’assenza delle istituzioni nel proprio quartiere. Solo per rimanere nella zona di Corso Francia, negli ultimi anni, c’è stato chi ha detto no al Ponte di collegamento tra via Nitti e Vigna Stelluti, no alla Stazione di Vigna Clara, no al tipo di illuminazione installata e così via.

  8. Se vuoi fare il paladino della giustizia, almeno impara ciò di cui stai parlando, ad esempio che la VAS si fa per i piani, e non per un progettino di restauro di una stazione.

    Lascio a te il piacere di scoprire cosa si celi dietro la sigla “VAS”.

  9. Scusate la mia (crassa) ignoranza… io leggo della “riapertura della linea ferroviaria“, il che implicherebbe che tale ferrovia sia già stata attiva in passato… ma quando?

  10. Forse non ci si rende conto dell’importanza strategica di un collegamento fra la Stazione di Vigna Clara e la metropolitana… E della valorizzazione del quartiere

  11. Per tutti i i “pro stazione”:
    Volete la stazione?
    Bene anche noi.

    Ma DEVE essere FATTA a regola d’arte!
    Preservando la salute degli abitanti e la sicurezza.

    Le polemiche le lascio.
    Troppo facile scrivere a caso… (mancano 2 zeta)
    Max
    GREENSIDEROMA ONLUS

  12. suggerisco di concentrare l’azione dei cittadini sulla richiesta di un razionale e grande progetto per parcheggiare le auto e le moto di coloro che useranno il treno. vi sono aree del Comune e di Fs intorno alla stazione vigna clara e vi sono anche spazi verdi da razionalizzare…(in attesa che si completi la linea C,, fino alla Storta e che si chiuda l’anello ferroviario nord del nodo Roma).
    Il Giubileo di Papa Francesco spinge perché il servizio possa entrare in esercizio dalla primavera 2016… per tale data si possono sistemare molti parcheggi a raso… ben studiati anche nel verde e far nascere servizi locali coerenti. il Municipio XV cosa fa??

  13. Io spero che la stazione sia attivata. Spese ingenti in passato, ora nuovi stanziamenti per un’opera che migliorerebbe la mobilità nei nostri quartieri.E magari da raggiungere a piedi, o con i mezzi pubblici, più che in macchina.

  14. ma il municipio che deve fare…nulla!! come se non conoscessero il territorio, non andassero in giro sui bus o in macchina e a piedi tra la gente, ma fossero catapultati nelle loro stanze!
    elenco:
    via del podismo
    ponte pedonale sulla Flaminia incompleto
    strade dissestate,vedi su tutte via delle fornaci di tor di quinto
    movida senza controllo
    occupazioni suolo abusive
    parchi inaugurati e abbandonati
    lampioni spenti sulla Flaminia da mesi

  15. polemiche incomprensibili. la apertura va attesa con entusiasmo, la nuova tratta consentirà il collegamento con la metro A, e quindi permetterà di lasciare l’auto e raggiungere tutte le zone centrali di Roma. l’apertura,inoltre, darà anche valore alle proprietà localizzate vicino alla nuova stazione. ma di cosa si sta discutendo? poi però andiamo all’estero e torniamo incantati della organizzazione dei trasporti nelle grandi metropoli. speriamo che entro giugno 2016 anche roma nord possa avere una metro.

  16. @DavideB, se lei si informasse verrebbe a sapere che

    via del podismo è di competenza del dipartimento ambiente del comune
    ponte pedonale sulla Flaminia incompleto spetta alla Regione
    strade dissestate, quelle importanti circa il 70% sono di compotenza del dipartimento LLPP del comune
    movida senza controllo ci devono pensare le forze dell’ordine
    occupazioni suolo abusive è compito dei vigili
    parchi inaugurati e abbandonati sono dell’ufficio giardini del comune
    lampioni spenti sulla Flaminia da mesi perchè non lo chiede all’acea’?

    Caro Davide le sue frecce sono tutte senza punta. Ciao.

  17. @lsz se le polemiche sono incomprensibili le lasci conmprendere a chi abita in zona.
    Controlli bene quante stazioni nascono e poi vengono abbandonate.
    Controlli il progetto di che anno è.
    Controlli, controlli e cerchi informazioni.
    Troppo facile parlare, peggio ancora scrivere…

    All’estero le cose vengo fatte al 100% non come qui (vedi ponti, strade etc)

    Siamo tutti contenti della fantastica metro che da 25 anni parte da Vigna Clara!
    Io ho la tessera!
    Siamo anche felici di aver letto come funzionerà la stazione, di aver visto il progetto e sopratutto di aver capito dove faranno il parcheggio, se ci saranno coperture antirumore e anti inquinamento.

    Bella questa euforia superficiale.

    Ci vediamo all’apertura!

    Max

  18. Visto e considerato che questo quadrante della città verrà raggiunto dalla linea C pobabilmente nel prossimo secolo (e quando sarà chissà quanti protesteranno per i lavori, i disagi, gli alberi tagliati ecc. ecc.) mi sembra auspicabile che la stazione venga recuperata e riattivata quanto prima. Da quello che si legge il collegamento avrebbe un capolinea attestato a Valle Aurelia; perchè non alla stazione Ostiense? Oppure ho capito male?

  19. @mauro
    Così recita il sito di RFI:
    “Linea Valle Aurelia – Vigna Clara
    La linea a doppio binario – circa 7 km di cui 4,4 km nella galleria Cassia Monte Mario, oggetto negli ultimi anni di importanti interventi di adeguamento infrastrutturale – sarà connessa alla linea FL3 Cesano – Viterbo in corrispondenza della stazione Valle Aurelia.
    Ciò permetterà di migliorare sia i collegamenti ferroviari verso Roma San Pietro e Roma Ostiense sia l’interscambio con la metro A, stazione Valle Aurelia.
    Gli interventi a Vigna Clara prevedono: innalzamento dei marciapiedi, per facilitare l’entrata e l’uscita dai treni; realizzazione di percorsi tattili per ipovedenti; installazione di due ascensori, dei sistemi di videosorveglianza e del cancello elettrico per la chiusura notturna della stazione.
    La fine lavori è prevista entro il 2016, per un investimento complessivo di circa 102 milioni di euro.
    Linea Vigna Clara – Roma Tiburtina
    L’intervento prevede la chiusura dell’anello ferroviario Nord, con la realizzazione di nuovi tratti di linea che collegheranno Vigna Clara agli impianti Roma Smistamento e Roma Tiburtina.
    I nuovi ponti sui fiumi Tevere e Aniene sono le opere più impegnative previste nel progetto.
    Per risolvere il problema degli insediamenti abusivi presenti nell’area di via Camposampiero (zona Tor di Quinto) è stato elaborato un primo studio di fattibilità con alcune varianti di tracciato per by-passare la zona occupata. Le soluzioni sviluppate consentiranno anche di collegare la stazione di Tor di Quinto, gestita da ATAC; qui potrà essere realizzato anche un parcheggio con una capacità di circa 1.000 posti auto.”
    Un saluto
    Max
    GREENSIDEROMA.ORG

  20. Neanche a dirlo! 3su3! Ecco chi mi ha scritto oggi:

    “Salve,
    Grazie di avere risposto alla mia posta.
    Allora sono d’accordo per comperarlo nel suo stato attuale.Per ciò io voi presi di dire agli altri acquirenti cheil vostro bene è già venduto. Per ciò visto che sono attualmente in spostamento per il lavoro (esterno Italia) così in Francia risiedo a Île-aux-Moines vista la distanza è preferibile che li pago per bonifico bancario poiché è il mezzo più affidabile ed il rassicurato. Una volta che avrete ricevuto il trasferimento è attualmente che si prenderà un appuntamento per inviare o uno spedizioniere della società di trasporto FEDEX o DHL verrà al vostro domicilio per il recupero del mio futuro bene. Per la spedizione amerei dirli che tutto è interamente a mio carico ed ho anche contattato la società di trasporto FEDEX o DHL che verrà a voi con tutta la documentazione in regola per l’eliminazione del mio futuro bene.
    Ecco alcune informazioni su me:
    Nomina e nome: Francisca Deborah
    ville: Abidjan
    indirizzo: 2 plateau Cocody Rue des Jardins
    Rue: Via dei ministri
    NB 1 : Parlo soltanto che il francese
    Dunque se siete d’accordo su questo principio poteste bene indicarmi le informazioni seguenti perché possa farvi il trasferimento:
    _Codice IBAN
    _Code BIC/SWIFT
    _Nom ed indirizzo della banca
    _Nome e cognome del titolare del conto
    _Adresse completo
    _Coordonnées telefoniche (mobile e fisso).
    _ Prezzo finale
    Al ricevimento di quest’informazioni (le informazioni chieste) mi renderò al mio
    banca e vi farò il trasferimento il più rapidamente possibile.
    Grazie per la vostra comprensione piacevole e resto in attesa di tutte le vostre coordinate bancarie per rendersi non appena possibile allamia banca per effettuare il trasferimento sul vostro conto
    Cordialemente”
    Ovviamente anche in questo caso mi sono divertita rispondendo :
    “Perfetto!!! Considero la merce già venduta e visto che da oggi sono in Abidjan possiamo incontrarci e concludere la trattativa di persona, cosicché risparmierà anche sul trasporto!! Che fortuna che mi ha contattata ora che sono proprio in zona! Dato che anche altri 2 acquirenti risiedono in Abidjan, ho portato la merce con me così il primo che si presenta all’appuntamento si aggiudicherà la merce. Siamo d’accordo allora che ci vediamo domani alle ore 20 alla 12 Rue Sainte Famille 02 BP 812 Abidjan 02. Il mio numero è: 00225 49 80 94 24. Se avesse bisogno di qualcosa mi chiami. A presto!”
    Sono a dir poco assurdi! È

  21. Grazie Max.
    Un collegamento del genere potrebbe essere utile solamente con frequenze paragonabili a quelle della metro (treni ogni 5 minut), altrimenti non si avrebbero grandi vantaggi rispetto alla combinazione tram+metro attualmente disponibile.

  22. @ Cesare…allora il municipio non serve a nulla e si vede 🙂 ogni cosa è di competenza di qualcun altro o di altro ente o ufficio…ma il municipio potrebbe sensibilizzare e spronare gli altri uffici a occuparsi delle cose in elenco…secondo lei lo fa? invita i vigili ad agire verso la movida? tampina il servizio giardino e l’assessorato all’ambiente per ottenere manutenzione e bandi? etc etc secondo me non succede nulla di tutto ciò…

  23. Il municipio può fare sempre da tramite. Anche quando un problema non è di sua competenza. Può esercitare pressioni sugli enti gestori e interfacciarsi per conto della cittadinanza con le amministrazioni -regionale e comunale- con cui peraltro condivide, nell’ultima legislatura, partito e programma politico. Va detto che la giunta municipale non ha fatto davvero nulla di tutto ciò: le luci sulla via Flaminia -tanto per fare un esempio- sono ancora spente perché come ripete annoiato il presidente Torquati “non è competenza del Municipio”, ma se il municipio si mettesse dalla parte della gente che chiede aiuto anche quando non è espressamente di sua competenza forse le cose, oggi, sarebbero diverse.

  24. Due considerazioni:
    – Allo sbocco della ferrovia si crea di nuovo come tre anni fa un polverone e una puzza insostenibili (ci abito sopra e mi hanno già causato problemi di salute) Non c’è modo di ridurre il problema con le strutture spara acqua che (pare) furono utilizzate quando tre anni fa fresarono la galleria?
    – un treno che ci collega al quartiere aurelio lo chiamate “collegamento con la metro”? E’ come dire che per andare in Svezia devo passare un attimo per l’Africa… Qualche autobus in più che va in centro, grazie!

  25. Ho letto tanti commenti tipici dell’egoismo degli italiani (ma esiste un popolo italiano coeso e con amor di Patria ?): basta che va bene a me chi se ne frega dell’altro !
    D’accordo, le opere e le infrastrutture di interesse comune utili e senza sprechi di denaro pubblico, in particolare quelle elettriche in città (metropolitane, tranvie, filobus, treni locali, servizi di car sharing elettriche, etc) vanno fatte: ma devono anche essere rispettata la vita e la giusta e dovuta qualità di vita di tutti, anche di quelli che da tali opere subiscono l’impatto diretto, sia per i lunghi cantieri, sia per l’esercizio.

    Le opere devono essere fatte tenendo in conto tutti gli aspetti (parcheggi, sicurezza, insonorizzazione acustica, estetica ambientale, eliminazione delle vibrazioni, rispetto delle norme, etc), e questo vale anche per questa ferrovia.

    A Berlino, per esempio, come molti sanno ci sono ferrovie locali che passano attaccate a primi piani di edifici, ma il loro impatto sulla vita dei cittadini che lì vi abitano è davvero irrilevante: sarà così anche per questa ferrovia ?

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