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Slitta la differenziata nel XV

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differenziamoci.jpgA marzo l’annuncio: arriva la differenziata nel XV Municipio. Quando? Entro la fine del 2015. A maggio la conferma di Fortini: a dicembre sarà implementata. Arriviamo ad agosto e la certezza non è più tale. Ora si parla di marzo 2016. Per Ribera non è un dramma, “avremo più tempo per prepararci”.

Presente l’Assessore capitolino all’Ambiente Estella Marino, martedì 10 marzo i vertici dell’amministrazione del XV Municipio avevano annunciato alla stampa: “anche da noi arriverà la raccolta differenziata”. E alla domanda quando? la risposta era stata “Dopo l’estate, in ogni caso sicuramente entro la fine del 2015”.

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Insomma il percorso per raggiungere il traguardo che obbligherà 160mila abitanti di Roma Nord ad assumere abitudini e comportamenti diversi in materia di rifiuti casalinghi sembrava già ben tracciato. Si trattava di mettere in moto la macchina dell’informazione e dell’educazione preventiva perchè passare da un regime di deregulation a un sistema metodico e strutturato non è roba da poco e non lo si affronta in pochi giorni.

A spiegarlo nei dettagli Marcello Ribera, presidente della commissione ambiente del XV, che in un’intervista rilasciata a VignaClaraBlog.it lo scorso marzo illustrava come quando e dove sarebbe stata implementata la raccolta differenziata da Ponte Milvio a Cesano nelle due soluzioni previste: il porta a porta e la stradale potenziata (leggi qui).

Arriviamo a maggio e lo stesso Daniele Fortini, presidente e amministratore delegato di Ama, conferma: “il nuovo modello, adottato nel 2014, oggi è operativo su 10 dei 15 municipi”. Gli ultimi cinque, fra il quali il XV, “transiteranno al nuovo modello entro la fine dell’anno”.

I conti senza l’oste

Insomma le intenzioni c’erano tutte ma i conti senza l’oste non tornano. E l’oste è rappresentato da una città che i conti li fa invece ancora oggi con cassonetti strapieni e rifiuti abbandonati un po’ ovunque. Ma un altro oste inaspettato è stato il Giubileo.

Città sporca e Anno Santo mal si conciliano. E così, preso atto che l’emergenza di Roma è la pulizia, le risorse, circa 250, destinate alla diffusione del nuovo modello di raccolta nel V, VII e XV municipio, gli ultimi tre rimasti senza, saranno dirottate a pulire strade e piazze della capitale rinviando a marzo 2016 l’introduzione della differenziata in questi tre territori.

L’intesa AMA-Sindacati

Il rinvio a marzo 2016 lo si evince, stando al Messaggero di domenica 9 agosto, da un’attenta lettura del verbale d’intesa sottoscritto nei giorni scorsi fra Ama e organizzazioni sindacali.

“La frase chiave – scrive il quotidiano romano – è nella terza delle sette pagine del verbale. Il punto 2 indica questa decisione condivisa: ‘Completamento e consolidamento del nuovo modello organizzativo della raccolta differenziata su tutto il territorio di Roma Capitale entro il mese di marzo 2016, previo apposito confronto sul tema, che terrà conto dei risultati effettivi di quanto indicato al punto 1, ottobre’. E cosa dice il punto 1? Da settembre – spiega il Messaggero – ci deve essere un evidente, pronto e strutturale miglioramento della qualità e della intensità dei servizi erogati a tutta la città, in particolare quelli di spazzamento e pulizia”.

Ricapitolando: gli ultimi tre municipi dovevano partire entro la fine dell’anno, ma si rinvia tutto a marzo; e comunque si partirà solo se a ottobre sarà accertato che la pulizia della città a settembre è migliorata.
“Lo sforzo della differenziata, comunque necessario – conclude il Messaggero – ha dirottato fino ad oggi circa 1.600 uomini e, secondo i sindacati, questo ha avuto effetti negativi sugli altri servizi.”

E l’assessore capitolino all’Ambiente, Estella Marino, così commenta: “Non è una frenata, a marzo 2016 comunque ci sarà l’estensione a tutti i municipi. Teniamo conto di un dato: quando avevamo fatto la programmazione, non c’era la prospettiva del Giubileo.”

E che succede nel XV?

Abbiamo raggiunto Marcello Ribera, da mesi impegnato su questo fronte nella sua veste di presidente della commissione ambiente. Fra decoro-day, centri mobili AMA portati ogni domenica nelle piazze del territorio, incontri con comitati di quartiere affinchè si facciano portatori delle novità verso i loro iscritti, l’introduzione indolore della differenziata è la sfida con la quale si sta confrontando da marzo.

Tre mesi in più, è un bene o un male? gli abbiamo chiesto. “Siamo un po’ in ritardo con le isole ecologiche quindi nel caso è meglio perchè avremo più tempo per prepararci. Non c’è ancora nulla di ufficiale per noi, ma due-tre mesi in più per la campagna informativa nei quartieri, scuole e parrocchie per spiegare l’importanza di questa scelta, direi storica, in un municipio che da oltre 20 anni è fermo all’8% di raccolta differenziata, non sono certo un dramma”.

In ritardo sulle isole ecologiche. Dopo tutto l’acceso dibattito su quella a La Giustiniana, come si è sviluppata l’azione di governo? “La commissione ambiente – risponde Ribera – ha preparato un nuovo documento con nuove proposte di isole ecologiche attraverso un percorso partecipato e condiviso con i comitati e AMA. Sono state individuate più aree e il documento sarà sottoposto al Consiglio municipale nella prima seduta utile di settembre.”

Ci dica qualcosa di più…. “La commissione ambiente ha lavorato a lungo su questo documento negli ultimi mesi. Abbiamo cercato di coinvolgere il più possibile il territorio, di ragionare con i comitati di quartiere sulle esigenze del Municipio e sulle scelte da prendere. A confrontarsi con noi è intervenuto anche il Direttore del Dipartimento Pianificazione e Strategie AMA.
La commissione ha anche analizzato a lungo tutte le aree pubbliche individuando quattro zone sulle quali proporre ulteriori accertamenti per la realizzazione dei centri di raccolta.”

Quattro zone, possiamo anticiparle? “Certo. La prima area si trova tra Osteria Nuova e Cesano, là dove in Campidoglio si pensava di trasferire i demolitori/rottamatori (scelta contrastata dal XV). In quest’area chiediamo anche di realizzare una sede di zona dell’AMA.
La seconda è da individuare tra le aree pubbliche sulla Cassia, più o meno fra La Giustiniana, Grottarossa e Tomba di Nerone.
La terza è anch’essa da individuare tra le aree pubbliche nell’area di Tor di Quinto, vista anche la presenza a pochi passi della sede di zona dell’AMA.
La quarta, infine, andrebbe collocata in uno spazio sulla Flaminia, vicino Labaro Prima Porta nel quale trasferire la sede AMA attualmente ubicata in piazza Saxa Rubra a Prima Porta.

Sarà dunque il Consiglio di settembre a decidere... “Certo, quanto le ho descritto è il succo delle proposte. Ovviamente nelle premesse del documento abbiamo scritto che nell’individuazione esatta delle aree non espressamente indicate vanno tenuti in considerazione criteri di destinazione urbanistica, la logistica e la viabilità.”

Nel documento c’è dell’altro? La proposta di risoluzione conterrà anche due richieste specifiche. La prima è di istituire un osservatorio sui rifiuti e la seconda prevede l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle zone interessate dal porta a porta per scongiurare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti e il sorgere di micro-discariche.”

Scopo del documento? “E’ è un atto d’indirizzo che servirà ad attivare la Giunta Municipale e l’AMA disegnando le guide sulle quali muoversi. Si tratta di un documento complesso alla cui realizzazione si è giunti grazie alla collaborazione e la condivisione tra tutti i commissari ed è per questo che giungerà in aula a firma non di un singolo proponente ma a nome dell’intera commissione ambiente”.

Claudio Cafasso

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3 COMMENTI

  1. Tutto bello anche questo per evitare sanzioni europee armiamoci e partite senza considerare alcune difficoltà operative per quei poveri operatori che dovranno andare in giro a raccogliere sacchetti,cosa succederà quando ci sara uno sciopero?le abitazioni con strade strette come via giuseppe prinotti che ha la maggior parte di abitazioni con meno di 6 famiglie quindi bidoncini piccoli messi per strada nei pressi dei cancelli con la probabilità che vengo incolati dalle macchine che non rispettono il limite di velocità,ma sopratutto lo spazio dove metterli

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