Il volto di Michèle Mercier, bellissima attrice francese oggi settantaquattrenne, entro fine luglio decorerà i 157 gradini della storica scalinata che congiunge Corso Francia con via Ronciglione. Un intervento decorativo che sarà realizzato da David “Diavù” Vecchiato, uno dei massimi esponenti della Street Art romana.
Si tratta di un’iniziativa che si svolgerà all’interno della manifestazione Ossigeno 2015-Popstairs, inserita nella programmazione Estate Romana 2015 e realizzata con il sostegno del Campidoglio in collaborazione con la Siae. Un laboratorio di riqualificazione urbana attraverso tre interventi di Street Art realizzati, per la prima volta a Roma, su tre scalinate che si trovano rispettivamente nel XII, XIV e XV Municipio.
Per renderle luogo di interesse artistico culturale sono stati scelti soggetti femminili “popolari” della cinematografia internazionale, individuati per la loro stretta relazione con il territorio.
Ed è così che sulla scalinata di via Ugo Bassi, nel XII Municipio, comparirà una giovanissima Elena Sofia Ricci nei panni di una delle eroine della Repubblica Roma, Cristina Trivulzio di Belgiojoso, dal film di Magni “In nome del popolo sovrano” mentre in via Fiamignano, nel XIV, sarà riprodotta Ingrid Bergman, che poco distante, nel quartiere di Primavalle, ha interpretato “Europa ’51” di Roberto Rossellini.
E nel XV Municipio, a decorare la scalinata di Corso Francia sarà appunto Michèle Mercier, un tributo alla sua interpretazione nel film del 1963 “Il Giovedì” di Dino Risi, la cui ultima scena si svolge proprio su quella scalinata dove uno scanzonato Walter Chiari ne affronta i gradini a tre a tre.
David “Diavù” Vecchiato si metterà all’opera il 23 luglio, simbolicamente di giovedì, e terminerà il successivo mercoledì 29.
Marcello Ribera, presidente della Commissione Ambiente del XV Municipio, in una nota si dichiara orgoglioso del fatto che “la più importante scalinata del nostro territorio sia stata scelta per un obiettivo artistico di questo livello che andrà oltretutto ad omaggiare un maestro della cinematografia italiana come Dino Risi. Riteniamo che quest’opera – sostiene Ribera – possa rappresentare un definitivo momento di rilancio e di riqualificazione della nostra splendida scalinata”.
Claudio Cafasso
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