Home ATTUALITÀ Pendolari della Roma Nord all’attacco, nuovo esposto in Procura

Pendolari della Roma Nord all’attacco, nuovo esposto in Procura

Galvanica Bruni

treni.jpgDa giorni una lunga sfilza di disagi stanno mettendo a dura prova la pazienza dei pendolari della Ferrovia Roma Nord, la famosa Roma-Civita Castellana Viterbo. Una pazienza giunta al limite tanto da sfociare nell’ennesimo esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio da parte Atac.

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Raffica di soppressioni. Martedì 1 luglio, oltre 60 corse tra urbane e extraurbane sono state soppresse. Il giorno successivo altre decine. Mercoledì 3 luglio il record: oltre 70 corse non sono state effettuate.

A fronte di ciò, l’Atac fa sapere di essere “intervenuta tempestivamente per limitare i disagi dei viaggiatori e ha attivato un attento monitoraggio per valutare se siano in corso fenomeni correlati ad iniziative individuali come già rilevato nella giornata di mercoledì 1 luglio, dovuti all’applicazione anche al personale operativo del sistema automatico di rilevazione delle presenze, peraltro già in uso per il restante personale dell´azienda…”

Insomma, disservizi creati ad arte da dipendenti Atac, questa la sintesi dell’azienda.  

Il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, forte dei suoi oltre 2mila iscritti, denuncia alla Procura: “Abbiamo il fondato sospetto che queste soppressioni di treni non finiranno presto e chi ci rimette è sempre l’utente pendolare pagante, che non ha un servizio degno di un paese civile, per colpa di lotte interne all’azienda alle quali l’utenza deve restare estranea e non deve assolutamente subirne le conseguenze. Siamo veramente in un paese folle se questo viene permesso”.

La situazione sui treni peggiora di giorno in giorno. “Quei pochi che viaggiano – si legge nel documento – oltre ad essere vecchi e sporchi, sudici, sono affollati, senza aria condizionata, senza bagni. In questi giorni caldi si sfiorano i 40 gradi durante il giorno e si viaggia in condizioni fisiche estreme. Pensiamo che una visita di una ASL su quei treni possa veramente significare la chiusura della linea a tempo indeterminato.”

“Le soppressioni di questi giorni – sottolinea il documento – ampliano il problema già grande di una gestione deficitaria: stazioni complete e non ancora aperte (ndr come accade a Prima Porta, leggi qui), treni malridotti e vandalizzati, parcheggi abbandonati e utenti vittime di furti e danneggiamenti per le auto in sosta (ndr si veda il caso Montebello, clicca qui), evasione tariffaria senza controllo, presidio di stazioni e treni praticamente inesistente, a parte pochi valorosi addetti, sempre più isolati.  Non è garantito un servizio,  nemmeno minimale.”.

Tra qualche mese ci sarà il Giubileo della Misericordia a Roma, aumenteranno a dismisura gli utenti della Roma Nord. “Che misera figura farà la Capitale d’Italia quando i turisti troveranno questo scempio? Noi tutti ci dovremo vergognare per quello che vedranno e subiranno, utilizzando la nostra linea” si legge nell’esposto nel quale si chiede alla Procura che “si indaghi seriamente sulle cause che stanno bloccando i nostri treni e che si faccia chiarezza. Chi sta sbagliando deve pagare perché è vergognoso che per delle problematiche interne ci vadano di mezzo centinaia di migliaia di utenti, inclusi bambini, anziani e disabili. Ci sono tutti gli estremi per una denuncia per interruzione di pubblico servizio – conclude il documento – oltre che per una causa civile risarcitoria.”

Fabrizio Azzali

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