Home ATTUALITÀ Alla stazione Montebello sempre la stessa storia…

Alla stazione Montebello sempre la stessa storia…

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Galvanica Bruni

Son passati quasi sei mesi da quando avevamo fatto presente la situazione e nulla è cambiato. Al parcheggio della stazione della Ferrovia Roma Nord di Montebello, sulla Flaminia, le sbarre di entrata e di uscita sono ancora rotte, le aste son sempre alzate, furti a raffica, ovunque tracce di vetri spaccati.

Avevamo raccontato la situazione già a gennaio, subito dopo un ennesimo e grave atto di vandalismo (leggi qui); una macchina infatti che era all’interno del parcheggio era stata trovata con i vetri rotti e i fili staccati. Immediate e puntuali furono le denunce scatenatesi sulla pagina Facebook del Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord.

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A leggerli oggi, i commenti sulla attivissima pagina del Comitato, sembra davvero di tornare indietro nel tempo. C’è infatti chi continua a denunciare questo stato di degrado, da mesi o addirittura come leggiamo ” da oltre un anno, la situazione di Montebello non cambia”. Sporcizia che invade il marciapiede, macchine con i vetri infranti, furti di auto e di gomme.

Come dare loro torto? Del resto, di tempo ne è passato davvero tanto, e nonostante le continue denunce e lamentele, non solo non è stato preso nessun provvedimento, ma ancora ci troviamo a dover raccontare nuovi atti di delinquenza all’interno del parcheggio.

Solo dal mese di maggio ad oggi, su Twitter e su Facebook, leggiamo tante dichiarazioni di poveri pendolari che non sanno se e come troveranno la macchina al loro ritorno.

Il parcheggio è totalmente incustodito. All’ingresso troviamo sono due semafori, uno di colore verde per l’entrata ed uno di colore rosso per l’uscita. Peccato però che non funzionino. Sono solo due lucette accese, fisse, non rispondono a nessun comando. Le sbarre infatti sono sempre alzate e il distributore dei biglietti è fuori uso. L’unica cosa che sembra funzionare, è l’orario della macchinetta che spacca il minuto.

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Due telecamere ( funzionanti?) puntano sulle sbarre, ma il parcheggio è completamente privo di sorveglianza.

Si entra e si esce senza nessuno controllo; pur spingendo il pulsante per l’emissione del biglietto di accesso, non esce nulla. Le sbarre alzate poi sono un chiaro invito ad entrare senza pagare.

E allora ecco che i delinquenti hanno vita facile. Se prima potevano accedere al parcheggio solo dalle rampe di scale che arrivano fino alla Flaminia davanti al cimitero di Prima Porta, ora invece possono accedere tranquillamente dall’entrata principale, riuscendo a rubarle le macchine, non solo a danneggiarle.

Era “solo” il 3 novembre 2014 quando l’Atac fece presente al Comitato Pendolari in uno dei loro incontri, che “le sbarre e la segnalazione dei posti liberi o occupati nel parcheggio interno, finora sempre aperte e non funzionanti, erano dovute a delle questioni economiche tra ATAC e fornitore. La problematica è in via di risoluzione”. A questo punto, forse è bene ricordarlo: oggi è venerdì 3 luglio 2015 e nulla è cambiato.

Valentina Ciaccio

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