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Aspettando un bando e un falò in via del Podismo

Galvanica Bruni

pino240.jpgChi dei due arriverà prima? Nella lunga attesa di un bando che l’affidi in gestione, un eventuale falò sarebbe il triste epilogo della piccola area verde di via del Podismo, a Vigna Clara, scientificamente abbandonata al degrado da un paio d’anni. In questi giorni basterebbe infatti un nulla, un solo mozzicone di sigaretta, e tutto potrebbe andare a fuoco.

L’incuria che regna nel giardino di via del Podismo è dir poco scandalosa, pare voluta. A pensar male si direbbe che si vuole punire un intero quartiere mandando allo sfacelo un piccolo polmone di verde con annesso edificio caduto in mano ai vandali e oggetto di frequentazioni notturne.
Già, perchè dopo la catena e lucchetto messi a seguito di un tentativo di occupazione, nessuno si è preoccupato di riparare la rete bucata dalla quale chiunque può entrare e uscire indisturbato.

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Nel frattempo la sterpaglia e le cataste di rami e alberi tagliati da mesi e lasciati seccare al sole, o per autocombustione, o per una scintilla, o per un mozzicone di sigaretta potrebbero prendere fuoco in un attimo. E se un eventuale incendio scoppiasse di notte, con qualche sbandato addormentato nell’edificio?

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Era il 19 marzo quando in via del Podismo due fantastici pini, inclinatisi pericolosamente troppo, vennero abbattuti e parzialmente segati dagli addetti del Servizio Giardini del Comune.

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Il lavoro andò avanti per l’intera mattinata fino a quando una sega si ruppe. “Riprendiamo domani” dissero a chi li guardava mentre riponevano armi e bagagli nei furgoni.

Desaparecidos. Missing. Volatilizzati. Da allora non si sono più visti. Sarà stata l’unica sega in dotazione a tutto il Servizio Giardini capitolino?

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Dal 19 marzo gli alberi giacciono a terra e i rami fatti a pezzi e accatastati sono diventati legna secca. Sotto il sole cocente di questi giorni sono diventati perfetta legna da ardere.

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E non parliamo di una sola piccola catasta. Sono cinque. Quintali di legna secca poggiati su sterpaglie e rifiuti: basterebbe una scintilla e addio giardino.

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E addio edificio, ormai fagocitato dall’erba alta e secca pure lui. Quanto meno non ci sarebbe più bisogno di ristrutturalo…

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E il bando è in stand by…

Tutto questo attendendo un bando da oltre cinquecentocinquanta giorni. Era il 17 dicembre 2013 quando il Consiglio del XV Municipio votò a favore della proposta di mettere a bando la gestione dell’area e della casetta a scopi sociali. Si trattava dunque solo di scrivere e pubblicare un bando pubblico per affidare al miglior progetto l’edificio e la cura dell’area verde.

Dopo 18 mesi quel bando ancora non è uscito. Lo staranno scrivendo con calma, con molta calma, forse una parola al giorno. Classico esempio di lentocrazia, non c’è altra spiegazione, anche se altri, in quel di via Flaminia 872, saranno pronti a darne decine di spiegazioni.

Qualunque esse siano noi registriamo che per redigere (quattro, cinque pagine?) un bando di gara non sono bastati diciotto mesi e questo francamente è intollerabile. Anche perchè questo ingiustificabile ritardo ha causato l’inutilizzo di un bene pubblico e la sua totale devastazione.

Chi, e con quali fondi, se ne accollerà la ristrutturazione dopo la lunga serie di atti vandalici che non sarebbero avvenuti se come minimo fosse stata riparata la rete o, ancora meglio, se l’edificio e l’area fossero stati assegnati in tempi rapidi?

Claudio Cafasso

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2 COMMENTI

  1. la mia curiosità è come trascorrono le giornate, cosa fanno ora per ora, coloro che lavorano nel municipio e che dovrebbero essere preposti a fare cose concrete…cioè vanno al lavoro, timbrano il cartellino e come passano il loro tempo? con parole e chiacchiere??

  2. L’emblema della poca intelligenza politica di Toquati. Forse non era ancora abbastanza esperto e navigato per affrontare un municipio così vasto e importante di Roma, però questa sta diventando una vicenda che veramente gli tornerà indietro come un boomerang alle prossime elezioni. Un manufatto che sta a cuore a mezzo quartiere che per menefreghismo viene lasciato in stato di abbandono quando ci sarebbero moltissime persone disposte a prenderlo in gestione….
    Va bene le poche risorse, va bene il buco lasciato dalla precedente giunta….ma dopo anni … basta !!!!!!!!!!!

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