Home ATTUALITÀ Le vie della Parità a Ponte Milvio: sette targhe per sette donne

Le vie della Parità a Ponte Milvio: sette targhe per sette donne

adele bei
Galvanica Bruni

Sette targhe per sette protagoniste della Resistenza: questo il primo nucleo del progetto “Le Vie della Parità”, per intitolare quattordici percorsi ciclabili a figure femminili di spicco della storia e, per quanto riguarda la seconda metà, della cultura e della scienza. Le celebrazioni si sono tenute oggi, giovedì 4 giugno, a Ponte Milvio sotto la prima delle targhe scoperchiate, dedicata alla partigiana Adele Bei; presenti gli studenti che hanno selezionato questi 14 nomi per il progetto, le associazioni di ciclisti, gli atleti delle due ruote e gli attivisti di Lega Ambiente.

Prima a intervenire l’assessore alle Pari Opportunità Alessandra Cattoi, che ha ricordato i nomi delle sette partigiane a cui sono dedicate le porzioni della pista ciclabile tra Ponte Milvio e Castel Giubileo.

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“Adele Bei, Egle Gualdi, Adele Maria Jemolo, Laura Lombardo Radice, Marisa Musu, Laura Garroni, Maria Teresa Regard” e descritto il progetto: “Con il progetto Sulle vie della parità @ Roma abbiamo voluto proseguire il lavoro che da tempo abbiamo intrapreso di conoscenza e di valorizzazione del ruolo e dei saperi femminili nella storia. Un’attività rivolta in particolar modo alle giovani generazioni, affinché sviluppino un pensiero critico alternativo a modelli maschili e femminili stereotipati e conformisti e acquisiscano come valore fondamentale imprescindibile il rispetto tra i generi. Il progetto, inoltre, è stata un’importante occasione di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città.”

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Di medesimo tono il successivo intervento del sindaco Ignazio Marino: “Oggi intitoliamo alcune piste ciclabili ad altrettante donne ed è la prima volta che queste vie per biciclette vengono equiparate alle strade tradizionali e per questa prima volta abbiamo scelto le donne perché siamo convinti, come amministrazione della città di Roma, che il ruolo, l’importanza, l’autorevolezza, le capacità e i saperi delle donne non siano ancora abbastanza valorizzati. Bisogna fare di più e la giornata di oggi è un segno, forte, in questa direzione.”

Concludono le parole della partigiana Marisa Rodano, ospite d’eccellenza della cerimonia; con lei gli studenti hanno voluto scattare alcuni selfie, dopo la conclusione del suo intervento, in cui ha ricordato le donne della Resistenza.
“Le donne durante la Resistenza organizzavano manifestazioni per la pace e per il diritto al pane, oltre a combattere ogni giorno contro la deportazione in Germania”, per poi aggiungere “Anche se oggi abbiamo la presidente della Camera donna il cammino è lungo da fare: migliaia di donne faticano tra lavoro e casa e non sfondano nelle istituzioni, il numero è sempre basso e tutto ciò che si può far per far avanzare il ruolo delle donne è ben fatto.”

Tra i presenti anche esponenti dell’amministrazione del XV Municipio, tra cui Daniele Torquati, presidente, e gli assessori Alessandro Cozza, Michela Ottavi ed Elisa Paris. Presente anche Maria Rosaria Senofonte, direttrice dell’Ufficio Toponomastica di Roma.

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Non manca un contrappeso di voci critiche nei confronti dell’iniziativa, da parte anche di esponenti del mondo delle due ruote; non sono nuove in questo senso le parole di Fausto Bonafaccia, fondatore e presidente dell’associazione BiciRoma, che dichiara come l’intitolazione assomigli a “propaganda”, avendo “declassato” la pista ciclabile a tratto ciclopedonale.

Ricorda inoltre un progetto già presentato e chiede “Se a qualcuno si devono intitolare le ciclabili a nostro avviso sarebbe il caso di farlo per quegli uomini e donne che hanno vissuto di bicicletta come i grandi campioni e campionesse dello sport ciclistico o se si vuol indirizzare verso le donne un’iniziativa sarebbe meglio quella più concreta di garantire loro la sicurezza mentre percorrono le ciclabili dotandole di punti sos e di maggiori controlli liberandole dal degrado in cui si trovano attualmente.”

Dito contro anche gli interventi sul tratto di Ponte Milvio: “Ora questo breve tratto è stato ripulito e riverniciato ma basta andare un po’ più in là per vedere la vegetazione incolta che sta chiudendo il passaggio dei ciclisti.”

Sono parole dure per un sindaco che sembra mostrare profondo interesse per la tematica, o quanto meno molta pratica, data la sua “impresa” di arrivare in mattinata da Testaccio a Ponte Milvio, solo in bicicletta. Di sicuro a lui è andata meglio, rispetto a tre quarti di Roma Nord, bloccati in macchina: praticamente un terzo di città paralizzato per una perdita d’acqua nella galleria Giovanni XXIII.

Flavia Sciolette

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7 COMMENTI

  1. L’iniziativa avrebbe avuto senso se PRIMA l’intera pista ciclabile fosse stata pulita e risistemata….così è come mettere una targa su di una discarica.
    L’ennesima inutile operazione di facciata.

  2. Caro Strix da quanto tempo non va sulla ciclabile ?? da diversi mesi direi, ci vada e poi mi aspetto un suo commento nuovo che dice ” ho scritto una sciocchezza”

  3. Antonio avresti ragione se vivessimo in un paese e in una citta, non dico perfetta ma almeno decente, siccome non e’ cosi e per giunta mi hanno FRODATO anche la TASI….lasciami criticare.

  4. Cesare se ho scritto “una sciocchezza” la stessa sciocchezza l’ha scritta il Presidente di BiciRoma che lamenta come me il degrado della ciclabile….mi sa che l’articolo, al solito, non l’hai letto tutto. Ti basta spostare lo sguardo a sinistra di pochi centimetti e trovi un articolo intitolato “Monnezza tour” dove le foto della pista non lasciano scampo. Ora mi aspetto un tuo commento dove mi dici: “HO TOPPATO!!!!!!”.

  5. Siamo passati al tu ? ok ci sto perchè mi sei simpatico anche se hai toppato una seconda volta ! Uno che scrive “L’iniziativa avrebbe avuto senso se PRIMA l’intera pista ciclabile fosse stata pulita e risistemata” solo perchè lo ha sentito dire da un altro senza verificare con i suoi occhi se sta dicendo una sciocchezza o no, non ci fa una bella figura. Avete toppato in due tu e biciroma perchè la pista è stata rifatta e pulita da un po’ di tempo. Ma perchè hai toppato una seconda volta ? Perchè l’articolo monneza non c’azzecca per niente perchè si parla della ciclabile in direzione centro mentre qui stiamo solo parlando della ciclabile da Ponte Milvio a castel Giubileo, quindi direzione opposta al monnezza tour. Caro Strix a arrampicarsi sugli specchi a volte si scivola di brutto !

  6. Caro il mio Cesare anche tu mi stai simpatico però continui a non leggere quanto scritto perchè io fin dal primo commento ho parlato di INTERA PISTA CICLABILE e non del tratto Ponte M.-Castel Giubileo. Ma non ne voglio fare certo una questione di Stato: ne hanno pulito un pezzo (dopo anni e anni di lamentele)? Bene. Quando avranno pulito anche il resto allora forse si potrà parlare di celebrazioni ed intitolazioni.
    Quanto alla iniziativa di intitolare piste ciclabili a donne della resistenza mi ricorda tanto le 50 targhe che il CONI metterà per ricordare atleti famosi…..anche loro avrebbero fatto meglio a pulire PRIMA tutto il FORO ITALICO (ho scritto TUTTO non “solo” una parte). Stammi bene Cesare.
    PS: se ci vogliamo dare poi del “VOI” per me ok…..

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