Domenica 24 maggio, a distanza di 100 anni dall’inizio della prima Guerra Mondiale, gli Alpini del Comitato NIkolajewka hanno voluto ricordare nei giardini di Tomba di Nerone l’anniversario. A fare gli onori di casa Sandro Bari che ha messo in evidenza l’importanza della celebrazione e il lavoro svolto dai “reduci” a cui si deve la realizzazione del monumento dedicato ai Combattenti della Guerra di Russia.
Alla breve cerimonia erano presenti le Associazioni d’Arma, il Labaro dei Reduci della Guerra di Russia, l’ANAC, il Presidente del XV Municipio Daniele Torquati e i Consiglieri Paccione, Zotta e Calendino.
Ad assistere all’evento uno scarso pubblico costituito per lo più da ex militari o da parenti di ufficiali, sottufficiali e soldati che combatterono nel primo o secondo conflitto mondiale.
La Guerra 15-18, si trascinò con esito incerto e in un ambiente difficilissimo, per tre lunghissimi anni e l’Italia pagò un tributo di sangue pesantissimo: 500.000 mila morti e oltre un milione e mezzo tra mutilati o feriti. Nel corso della guerra, combattuta per lo più nelle trincee del Carso, rifulse però il coraggio dei soldati e imprese celebri come quelle condotte da Luigi Rizzo o Gabriele D’Annunzio entrarono nella storia.
A distanza di 100 anni è importante e commovente che una sparuta pattuglia di “Vecchi Soldati” abbia voluto ricordare non solo quelle vicende ma anche la ingiusta detenzione di Salvatore Girone e Massimiliano LaTorre, i due Sottufficiali del Rgt. San Marco da oltre 3 anni detenuti in India.
Francesco Gargaglia
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