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Al via il Comitato per l’ordine e la sicurezza del XV Municipio

Duca Gioielli

xv-municipio.jpgSi è svolto nella mattina di giovedì 14 maggio il primo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza del XV Municipio, al quale hanno partecipato il dirigente prefettizio delegato e le forze dell’ordine territoriali, e che sarà riconvocato i primi giorni del mese di giugno. E’ quanto comunica il presidente Daniele Torquati, soddisfatto per l’esito di questo incontro.

“Si tratta – spiega – di un ottimo strumento grazie al quale abbiamo potuto iniziare ad analizzare i problemi, condividendo i pareri degli organi competenti, a partire da tutte le criticità del territorio elencate nelle relazione che ho consegnato la scorsa settimana al Prefetto Gabrielli.
Il lavoro per andare ad affrontare i dieci punti che compongono la relazione illustrativa (movida Ponte milvio; abusivismo nei pressi del cimitero di Prima Porta; sicurezza in piazza Saxa Rubra; sicurezza via Tenuta Piccirilli; questione rifugiati politici; insediamenti abusivi; fenomeni illegali a via Gradoli, via Stasi e via Bruno Bruni; sicurezza privata e furti negli appartamenti; degrado ambientale; dissesto idrogeologico) è stato quindi suddiviso e programmato tra breve periodo e lungo periodo.”

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“Esprimiamo perciò soddisfazione – conclude Torquati – per questa prima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza del XV Municipio che, nato grazie all’input del Prefetto, costituisce un fondamentale elemento di novità che per la prima volta da importanza ai Municipi”.

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21 COMMENTI

  1. Dopo anni di furti, scippi, spaccio, violenze oggi si scoprono, grazie al primo Comitato, i “dieci punti”…….ma che i furti negli appartamenti, la sicurezza privata, il degrado e dissesto sono una novità? E che le forze dell’ordine questo cose non le sapevano?
    Ma allora la “TASK FORCE SUL RISCHIO IDROGEOLOGICO” era una bufala? Era una bufala!
    Ma allora il Consiglio del 5 Marzo sulla “sicurezza” a che è servito? Anche questo con il suo “PIANO SULLA SICUREZZA” era una bufala?
    Meno male che è arrivato il Prefetto Gabrielli sennò i residenti del XV mica lo sapevano che gli rubavano negli appartamenti……

  2. ti ricordo che il prefetto è appena cambiato, quindi magari forse devi prendertela con il prefetto che c’era prima che non forniva questi strumenti

  3. Ricordo sommessamente al presidente Torquati che le annose problematiche di via Gradoli solo marginalmente e residualmente attengono alla sicurezza e all’ordine pubblico. Ancora una volta si continua a scaricare le responsabilità politiche
    con atteggiamenti fuorvianti, investendo impropriamente altri Enti o figure istituzionali.
    La rapida risoluzione della “questione” di via Gradoli, se solo esistesse la volontà politica, si otterrebbe a “costo zero”, con l’emnazione di semplici atti ammistrativi di pertinenza dei dipartimenti capitolini(ordinanze sindacali, provvedimenti di revoca) e degli uffici tecnici del Municipio (determinazioni dirigenziali). Risulta quindi evidente che spetta alla guida politica delle Amministrazioni emanare e/o pretendere l’emanazione dei suddetti provvedimenti, ponendo termine a tutte le condotte omissive.

  4. davide che c’entra il Prefetto?
    Io me la prendo con chi sta al municipio che non solo non ha competenza in maniera di sicurezza (vedere Regolamento-Funzioni) ma ci racconta pure balle (ovviamente si tratta di balle spaziali). Torno a ripetere per la 100ma volta: dov’è il PIANO SULLA SICUREZZA che si è deciso di elaborare nel consiglio del 5 marzo? Sono passati 70 giorni……dopo 70 giorni hanno cominciato ad “analizzare i problemi”….me’ co..ni!

  5. Caro Lucio Maria Frizzoni come lei ben sa via Gradoli non fa parte della Repubblica di San Marino, per cui ogni provvedimento preso per questa via deve essere valido per tutte le vie di Roma, altrimenti niente !

  6. Giustissimo Stefano 68.
    Il comitato per via Gradoli si batte per la nostra via, ma plaude e sempre plaudirà qualsiasi intervento di bonifica contro il degrado abitativo e avverso gli speculatori.
    Visto che l’Amministrazione ha molto investito in oltre tre anni di sopralluoghi congiunti, tutti con esiti identici a quelli che portarono all’emissione del provvedimento del novembre 2007, siamo giunti all’ultimo atto. Ma chissà come mai il procedimento si è bloccato nella palude. Forse le vicende emerse il 2 dicembre 2014 forniscono una possibile spiegazione.
    Intanto cominciamo con i monolocali di via Gradoli; in particolare con quei 24(compresa quello di tua proprietà) per i quali è stata verificata e certificata( giugno 2012) la non idoneità all’uso per civili abitazioni, per i motivi a te perfettamente e compiutamente noti. Se poi il Municipio, senza chiamare in causa la Prefettura e la Madonna di Fatima, decidesse di estendere le ispezioni anche nei tuguri del quadrilatero dell’orrore…..

  7. Complimenti anche da parte mia per la tenacia Lucio Maria che mi sembra di aver conosciuto nell’analoga lunga battaglia della discarica di via Mastrigli (per fortuna vinta!)

  8. Il compiacimento per le attestazioni di condivisione sempre più numerose da parte degli affezionati di codesto blog è pari allo sgomento per il perdurante silenzio delle tre scimmiette.

  9. Plaudo a questa iniziativa che mi auguro possa portare quanto prima a risultati concreti. Noi residenti siamo stufi delle solite chiacchere e promesse fumose fatte dai politicanti di turno.

  10. il solito bla bla bla bla dei nostri amministratori italiani,molte chiacchiere e pochissimi fatti sul territorio,vergognatevi sapete solo chiedere dei voti,ma viste le ultime mandate elettorali ormai l’assenteismo alle urne a raggiunto dei livelli da record….il nostro paese avrebbe sempre più bisogno di persone come lucio frizzoni,che combatte ogni giorno contro l’illegalità senza mai percepire un euro.

  11. Caro signor Lucio Maria Frizzoni, forse mi ha frainteso, io non ho nessun monolocale in via Gradoli, ma essendo un residente sto cercando di capire cosa sta accadendo, ed anche cosa è accaduto in passato.
    Comunque penso di essere dalla sua parte.

  12. Dimenticavo, nella mia palazzina mi hanno raccontato dei numerosi ragazzetti che hanno frequentato il suo comitato, quindi mi domandavo se potevo farne parte anche io, tutto qui

  13. Ringrazio Lucio Maria Frizzoni per la tenacia con cui si batte affinché cessi il degrado abitativo che si perpetra da anni in alcune palazzine di via Gradoli con rilflessi inevitabili sulla sicurezza e la tranquillità di tutti gli abitanti della strada.
    Sono stati riqualificati quartieri di Roma notoriamente malfamati, è assurdo che non ci sia una volontà politica di far cessare il degrado abitativo in Via Gradoli e gli abusi edilizi da cui tale degrado deriva. Spero vivamente che l’Amministrazione capitolina proceda in maniera definitiva per contrastare ed eliminare le cause di quelli che il Presidente Torquati ha definito “fenomeni illegali a Via Gradoli”.

  14. Stefano68 ormai è l’oltre Crozza nel paese delle meraviglie: lo propongo per il prossimo telegatto !
    Finalmente anche altri convergono sulle constatazioni del Comitato circa l’assenza della volontà politica quale causa dell’inazione dell’Amministrazione e della finta opposizione, troppo distratta dai circhi equestri.

  15. Sono daccordo con Nadia per la lotta al degrado, ma non capisco quali sono i fenomeni illegali in via Gradoli !

    Quanto a Lucio Maria Frizzoni non capisco cosa centra Crozza… ? probabilmente mi ha scambiato con qualcun altro in via Gradoli.

  16. Effettivamente non c’è somoglianza fisica tra Stefano68 e Crozza: facevo semplicemente un paragone tra le parodie televisive del secondo e l’esilarante
    comicità del primo.
    L’illegalità in via Gradoli è rappresentata dai residui di quella consorteria responsabile del sacco urbanistico della via e dello sfruttamento e depredazione dei più indigenti.
    Responsabilità che condividono con gli attuali emuli e i nuovi sodali, degni eredi degli antichi capibastone.

  17. Comunque è vero che ci sono alcune situazioni di degrado in via Gradoli, infatti in una palazzina ho notato degli appartamenti abitati da extracomunitari che versano in condizioni pietose, ma penso che ciò sia dovuto alle condizioni di ingenza in cui versavano queste persone nel loro paese, ed anche nel nostro.
    Cha fare?

  18. Non affittare ad uso abitativo monolocali accatastati nella categoria C o, anche se condonati, privi del certificato di agibilità e dei requisiti minimi previsti dalle normative vigenti per case di civile abitazione. E’ evidente che un nucleo familiare confinato in 15-20 mq, magari interrati, senza luce , senza ventilazione e senza riscaldamento, possa generare situazioni di degrado e di allarme igienico-sanitario. Aggiungiamo anche il grave pericolo per la sicurezza dell’intero stabile causato dalla detenzione e dall’uso delle bombole GPL nei piani interrati e seminterrati. La tragedia esplosiva è sempre dietro l’angolo, senza aspettare la bandiera nera del califfo Al Baghdadi.
    Con buona pace dei lungimiranti scienziati dell’UOT del XV Municipio e delle tre scimmiette di via Flaminia.

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